A volte ritornano, o almeno si manifestano. Non mi riferisco agli spiriti, in realtà alludo a Gesù Cristo. Non sono un frequentatore di chiese e di associazioni cattoliche, penso che si sia capito, anche se, nel profondo del cuore, credo che esista un essere superiore. Alcuni giorni ero in giro per commissioni e dopo aver fatto una coda alle poste, aver aspettato il mio turno in banca e poi alla cassa di un affollatissimo parcheggio mi sentivo alquanto nervoso. I miei impegni erano tutti in centro di Torino e ho dovuto lasciare l’auto molto distante per poi camminare sotto la pioggia dal momento che avevo anche dimenticato l’ombrello. Ero preso da mille pensieri e non riuscivo a cancellare dalla mente la faccia ‘incazzata’ dell’impiegata delle poste, ad un tratto ho avuto un’illuminazione, anzi, un miraggio: su di me trionfava un ingresso di un’associazione con la scritta: ‘Cristo informa’. (vedi foto su blog) - Cristo informa? - Mi sono chiesto. Non credevo ai miei occhi e per un attimo ho immaginato che dietro allo sportello avrei potuto trovare proprio Gesù Cristo pronto a rispondere alle mie domande e aiutarmi nel tortuoso cammino della vita. Finalmente avrei avuto la prova non solo della sua esistenza ma anche che la Chiesa cattolica ha sempre avuto ragione e questa volta avrei fatto tesoro persino delle parole del Papa. Ho chiesto a mia figlia di scattarmi una foto e, come per incanto,mentre ero in posa , ho sentito, dietro di me, che si è aperta la porta, è apparsa una gentile signora la quale, dopo avermi invitato ad entrare, mi ha riempito di opuscoli dell’associazione cattolica ‘Cristo informa’. Un Cristo moderno perché ha anche un sito internat www.informacristo.org e una mail, ma, ahimè non è l’ufficio personale di Gesù ma soltanto una specie di fan club che ,addirittura, funge da segreteria al figlio di Dio. Vi pare giusto? Alcuni individui, ancora in vita, si arrogano il diritto di dire che Cristo parli attraverso di loro. Siamo al paradosso ragazzi, davvero ho avuto l’impressione che la religione, qualunque essa sia, si arrampichi sugli specchi e non sappia più cosa inventarsi pur di non scomparire. Mi ha anche colpito il lusso di quei locali ultramoderni e mi sono chiesto se i soldi arrivano dalle offerte dei fedeli, dal 5 per mille della dichiarazione o da qualche particolare convenzione o aiuto del vaticano. In che modo potrebbe informarmi Cristo? Potrebbe rispondere a migliaia di domande, purtroppo non è lui dietro lo sportello di ‘Cristo informa’ ma gente che, forse, in buona fede, non può conoscere le leggi di Dio perché è ancora viva: mangia, dorme e fa la cacca come me. Visitando il sito mi sono anche reso conto che hanno un po’ giocato sull’ordine delle parole, da informazioni su Cristo - che già lasciano a desiderare perché nessuno può avere informazioni su di Lui - hanno montato un’insegna di genere commerciale con la scritta ‘Cristo Informa’. Se avessi avuto la possibilità di domandare a Cristo qualcosa oggi, probabilmente, gli avrei chiesto come aveva potuto permettere che quel ragazzo di 16 anni, di Torino, vivesse una situazione di imbarazzo e di depressione a causa dei suoi compagni di classe che continuavano a prenderlo in giro chiamandolo ‘frocio di merda’ portandolo sino al suicidio. Ma le domande sarebbero piovute copiose e probabilmente anche Cristo avrebbe dovuto servirsi di segretari e delegati. Ma... mi sorge un dubbio ora: era quell’ufficio veramente una sede distaccata della centrale in paradiso?
Cosmo de La Fuente
www.familiafutura.blogspot.com (foto dell’ingresso dell’associazione)
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Navigando nella rete, siamo entrati nel sito “lavocedifiore”. Con gradevole sorpresa abbiamo visto un articolo firmato da Cosmo de La Fluente dove si parla dell’Associazione Informazioni su Cristo, con tanto di fotografia dell’ingresso della sede di Torino e relativi manifesti.
L’autore formula alcuni interrogativi e obiezioni a cui vogliamo rispondere.
Perché stupirsi se esiste un’associazione che si chiama InformaCristo e si propone di parlare di lui? Oggi vogliamo essere informati su tutto, nulla di strano che ci sia chi voglia informare su Gesù Cristo! E poi, che una volta tanto non siano dei preti a farlo, ma dei cristiani laici, uomini e donne, dovrebbe far tirare un sospiro di sollievo a chi magari è allergico a tutto ciò che sa di gerarchia ecclesiastica. A lei invece non sembra giusto. Nessuna presunzione, da parte nostra, di volerci sostituire a Gesù Cristo. Ma che di lui si possa parlare è logico. E che questo avvenga attraverso di noi, anche. Come potrebbe essere diversamente? Dovrebbe parlarci con visioni, apparizioni? Lui ci ha lasciato la sua parola, il Vangelo, tocca a noi interpretarla e attualizzarla. Con rispetto, senza arroganza, ma con franchezza.
Noi intendiamo farlo in un modo forse un po’ originale: vogliamo parlare di Cristo con la pubblicità! Questo può indurre qualcuno a pensare che facciamo pubblicità a Gesù Cristo come fosse un detersivo? In un certo senso è così: “Lanciare Dio come si lancia una saponetta!”, è il nostro slogan. Con questa provocazione non vogliamo mancare di rispetto a Gesù Cristo. Vogliamo solo esprimere la nostra convinzione che Cristo vada portato tra le cose di tutti i giorni, utilizzando gli stessi mezzi di comunicazione che si usano per i beni materiali. Questo per far capire alla gente quanto Gesù Cristo sia vicino ad ognuno di noi e quanto noi possiamo parlare di Lui in qualsiasi luogo e momento. Non soltanto in chiesa! Per questo lanciamo messaggi sulle strade, ovunque ci è possibile, rivolti in particolare a chi non va in chiesa e che a Dio non pensa più. Certo, non possiamo prendere l’esperienza della pubblicità commerciale e utilizzarla, così com’è, ai nostri fini. Il prodotto di consumo è un bene fisico che si può toccare, verificare, accettare o rifiutare. Nel nostro caso si tratta di un “Bene” immateriale che rende tutto più difficile. Noi ci stiamo accostando al problema con fatica e impegno. E tanta umiltà. Di tanto in tanto riceviamo segnali incoraggianti che ci rassicurano sulla strada che abbiamo intrapresa. Scopriamo così che il messaggio ha prodotto un interrogativo in qualcuno che poi ha sentito il bisogno di parlarne.
Circa il “lusso di quei locali ultramoderni” lei si chiede se i soldi arrivano dai fedeli, dal 5 per mille, o da qualche particolare convenzione o aiuto del vaticano! Si rassicuri: è tutto frutto del nostro lavoro; ci auto-tassiamo per sostenere le spese, e nessuno, (sottolineiamo: nessuno) ci sponsorizza. E non facciamo pagare le pubblicazioni perché, come diceva il fondatore dell’Associazione: “il pane della fede non si fa pagare!” I locali poi, non hanno niente di lussuoso, sono ricavati da uno scantinato e la maggior parte dell’arredamento è di recupero.
In ultimo lei dice: "se avessi avuto la possibilità di domandare a Cristo qualcosa, oggi probabilmente, gli avrei chiesto come aveva potuto permettere che quel ragazzo di 16 anni di Torino si è suicidato". Olmi nel suo film “Cento chiodi” mette in bocca al giovane professore la stessa domanda e gli fa dire che “Dio sarà Lui a dover rendergli conto del male nel mondo”. Il male rimane certamente un grande mistero. Scrive Vincenzo Paglia in Lettera ad un amico che non crede: “È davvero un mistero grande, perché se non ci fosse Dio il male sarebbe unicamente una legge, fredda e implacabile, ma sempre e solo legge della natura e del suo corso”.
Grazie per aver parlato di noi.
Noi di InformaCristo