Domattina, tutti in Piazza Indipendenza, a Roma, a partire dalle 8,30. Ammazzateci tutti e tantissimi movimenti di giovani che lottano per la legalità in Calabria si ritroveranno per consegnare al Consiglio superiore della Magistratura le firme contro il trasferimento dalla Procura di Catanzaro del giudice Luigi De Magistris, titolare, tra l’altro, dell’inchiesta Why not, nella quale sono indagati politici importanti della Calabria e personaggi di spicco delle istituzioni dello Stato.
Il giornale "la Voce di Fiore" e "La società sparente" aderiscono all’iniziativa. Saremo presenti con nostri rappresentanti.
Esortiamo a partecipare quanti non vogliono che la Calabria rimanga nelle mani di poteri oscuri.
Roma, 7 ottobre 2007
Per ulteriori informazioni, si può andare su un sito dedicato, il cui link, aperta la pagina, è attivo.
Slitta la camera di consiglio che deve decidere sul trasferimento del pm di Catanzaro
Nuove azioni disciplinari: occorre tempo per esaminare le carte del ministero di Mastella
Csm, rinviata al 17 dicembre
la decisione sul caso De Magistris
Il magistrato applaudito fuori dal Palazzo: "Sono
determinato e sereno, riprenderò a lavorare alacremente" *
ROMA - E’ stata rinviata al 17 dicembre la camera di consiglio in cui la sezione disciplinare del Csm dovrà pronunciarsi sulla richiesta di trasferimenti d’ufficio per il pm Luigi De Magistris e per il procuratore capo di Catanzaro Mariano Lombardi, avanzata dal ministro della Giustizia Clemente Mastella.
La sezione disciplinare ha cominciato la sua riunione alle ore 9.45, alla presenza del pm di Catanzaro De Magistris e del suo difensore Alessandro Criscuolo. Non si è invece presentato, per ragioni di salute, il procuratore Lombardi, che ha inviato alla sezione disciplinare un certificato medico. Presente invece il suo difensore Fausto Zuccarelli. A quanto si è appreso, De Magistris non avrebbe comunque preso la parola davanti ai giudici disciplinari.
"Vado avanti determinato e sereno, e parlerò solo il 17 dicembre davanti al Csm" ha detto De Magistris uscendo dal Palazzo dopo la decisione del rinvio. Il pm ha aggiunto che continuerà a lavorare "alacremente" e alla domanda dei cronisti se lo slittamento dei termini non comporti più l’urgenza del provvedimento di trasferimento il magistrato ha risposto: "Non sono valutazioni che devo fare io".
L’istanza di rinvio della decisione sul trasferimento è motivata dalla necessità per le parti di aver più tempo per esaminare le ultime carte inviate dal ministro Mastella al Csm e contenenti altre accuse per i due magistrati. Il ministro della Giustizia ha comunicato infatti di aver "esercitato l’azione disciplinare per nuovi fatti".
La nuova azione disciplinare per De Magistris e Lombardi risale a qualche giorno fa, visto che porta la data del 4 ottobre. Il 20 settembre scorso, invece, il guardasigilli aveva fatto pervenire al Csm "ulteriore documentazione" a carico dei magistrati di Catanzaro. Il fatto che i giudici disciplinari ne stiano discutendo ora, potrebbe far presumere che abbiano già rigettato la richiesta della difesa di Lombardi di dichiarare inammissibili le nuove contestazioni del ministro.
In concomitanza con la camera di consiglio, si è tenuto davanti a palazzo dei Marescialli un piccolo sit-in del comitato spontaneo a sostegno di De Magistris, che lo ha accolto all’uscita applaudendo. Il comitato ha già raccolto 90 mila firme per chiedere che il magistrato non venga trasferito. Erano presenti una ventina di persone con striscioni che chiedevano di "non toccare De Magistris". Tra loro anche Aldo Pecora leader di "Ammazzateci tutti".
* la Repubblica, 8 ottobre 2007.