Giornalismo

E’ deceduto Enzo Biagi, tra i padri del giornalismo italiano

martedì 6 novembre 2007.
 

Milano, 6 novembre 2007 - E’ morto pochi minuti dopo le otto il giornalista Enzo Biagi. La conferma è stata data stamane dalla famiglia.

Enzo Biagi, nato nell’agosto del 1920 a Pianaccio di Lizzano in Belvedere, era ricoverato a Milano presso la clinica Capitanio da venerdì 26 ottobre per accertamenti di routine che, successivamente, aveva reso necessaria una degenza più lunga del noto giornalista per subentrate complicazioni.

Nella mattinata di venerdì le condizioni di Biagi si erano aggravate, poiché ai problemi cardiaci si erano aggiunti problemi renali e polmonari. Ma anche questa ennesima crisi era stata superata "combattendo come un leone", come avevano riferito le figlie Bice e Carla che in questi ultimi giorni non lo avevano mai lasciato.

Questa mattina, però, nonostante i miglioramenti degli ultimi giorni, la situazione era tornata nuovamente ad aggravarsi tant’è che le figlie, raggiungendo in torno alle 7 l’ospedale, non avevano voluto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti.

Enzo Biagi ha vissuto come un regalo della vita la possibilità di riprendere negli ultimi mesi il proprio lavoro di sempre come giornalista anche televisivo. Lo ha detto la figlia Bice di fronte alla camera ardente. "Ha avuto dei grandissimi dolori privati, negli ultimi anni, ma la vita gli ha dato un ultimo regalo - ha detto Bice - perché pochi mesi fa ha potuto riprendere, per qualche mese, il lavoro che aveva fatto tutta la vita".

Bice, insieme alla sorella Carla, ha voluto ricordare in particolare il periodo trascorso dal padre come partigiano. "Ha sul petto il distintivo di Giustizia e Libertà, era una delle cose a lui più care, di cui parlava di più. Anche questo mi piace ricordare". Bice ha riferito che l’ultima frase pronunciata ieri sera da Biagi alle figlie è stata: "Ho tanto bisogno di voi". La figlia Bice ha concluso definendo il papà "una persona per bene e coerente".

"Si è addormentato sereno. Aveva previsto tutto come al solito. Ci ha fatto dormire qualche ora e poi gli siamo stati tutti accanto fino all’ultimo". Lo ha detto la figlia di Enzo Biagi, Bice, ai microfoni del Tg1. "Mi rendo conto - ha detto visibilmente commossa - voi ricordate Enzo Biagi, io mio padre. Grazie a tutti quelli che ci sono stati vicino".

Vorrebbe che fosse ricordato per quello che era: "Una persona onesta". La figlia di Enzo Biagi, Carla, ha assicurato che un figlio "non potrebbe chiedere di più". Perchè "sicuramente è stato una persona per bene e coerente, un esempio per la famiglia e, mi rendo conto, anche per qualcun’altro". "Ha sul petto il distintivo di giustizia e libertà - ha sottolineato Carla - perchè era una delle cose più care di cui parlava di più, ossia dei partigiani, e anche questo mi piace ricordarlo".

Sono stati il giornalista e scrittore Enzo Zavoli, il direttore del Sole24Ore Ferruccio De Bortoli e l’avvocato matrimonialista Cesare Rimini le prime persone, oltre ai familiari, che hanno visitato questa mattina la salma di Enzo Biagi, morto poco dopo le otto. "Era il più grande amico" ha detto Rimini visibilmente commosso all’ingresso della clinica Capitanio di Milano.

Per De Bortoli, Enzo Biagi era "un grande amico, un padre, un fratello maggiore che ci ha insegnato la passione per questo lavoro, la libertà che a volte ha un costo".

Secondo il direttore del Sole24Ore, Biagi è rimasto fino all’ultimo "il cronista che conoscevo. Ha scherzato fino alla fine. Se avesse avuto un blocchetto - ha concluso - avrebbe raccontato questi giorni. Ci ha lasciato una grande serenità"

I funerali di Enzo Biagi avranno luogo giovedi’ a Pianaccio, il piccolo borgo di Lizzano in Belvedere, sull’appennino bolognese, dove era nato. La camera ardente e’ prevista alla clinica Capitanio di Milano, con accesso attraverso l’ingresso di via Quadronno. Restera’ aperta sia oggi che domani. Poi, giovedi’ mattina, il feretro sara’ trasferito a Pianaccio per i funerali.

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