CHE INDECENZA E CHE VERGOGNA!!! Una appropriazione indebita e un abuso di lunga durata della Parola di tutti i cittadini e di tutte le cittadine....

PER L’ITALIA, PER L’ITALIA INTERA (E NON PER UN "PARTITO")!!! CONTRO LA CRISI CULTURALE E POLITICA GIA’ OLTRE OGNI LIMITE, UNA SOLLECITAZIONE E UNA SPERANZA: DECIDERSI PER IL BENE COMUNE!!! Questo l’auspicio del cittadino CardinaleTarcisio Bertone. Berlusconi, il Presidente di "Forza Italia", invece, in collegamento telefonico con la "Rete Italia" (che sostiene Roberto Formigoni), ha dichiarato: "«Si voti o a milioni in marcia su Roma»"!!!

L’aver dimenticato da lungo tempo l’importanza della Parola e del Nome sta portando solo alla irrimediabile e generale devastazione della Casa Comune - l’intera Italia.
domenica 27 gennaio 2008.
 
[...] VOTO SUBITO - Il leader di Forza Italia è intervenuto in collegamento telefonico con la platea di Rete Italia (il movimento di «amici» che sostiene l’azione politica di Roberto Formigoni), riunita a Riva del Garda ribadendo che la via maestra da perseguire è quella del voto subito, anche perché se non fossero convocate in tempi stretti nuove elezioni «milioni di italiani si riverserebbero a Roma per chiederle» [...]

Ansa» 2008-01-27 09:16

Card. Bertone: accordo per bene comune

ROMA - Il segretario di Stato Vaticano, card. Tarcisio Bertone, ha espresso stasera la speranza che le forze politiche italiane "si mettano d’accordo per il bene comune".

ll porporato è stato avvicinato dai giornalisti, all termine di una messa da lui celebrata in una chiesa del quartiere Trionfale, a Roma. Agli inizi, Bertone è apparso restio a fare qualsiasi dichiarazione sulla crisi del governo Prodi. "Non parlo, non parlo", ha detto ai cronisti che lo assediavano in sagrestia. Ma come cittadino, gli è stato chiesto, non ha alcun auspicio per l’Italia? "Beh, un auspicio di speranza", ha risposto Bertone. Che tipo di speranza? "La speranza che si mettano d’accordo per il bene comune", è stata la replica.


-  E sul Pdl: «Si va avanti, nulla è cambiato.
-  Un riferimento nel logo di FOrza Italia»

-  «Si voti o a milioni in marcia su Roma»
-  Berlusconi: alle urne senza indugi.

-  «Nella Cdl chi condivide il programma, porta aperta
-  alla sinistra responsabile»
*

RIVA DEL GARDA (Trento) - «Se all’interno di questa sinistra c’è qualcuno che vuole dividere con noi certe responsabilità, non saremo certo noi a dire di no». Silvio Berlusconi non ha cambiato idea sulla strategia da adottare dopo la caduta del governo Prodi e incentrata sul desiderio di un ritorno immediato alle urne. Ma non chiude la porta al confronto con una parte della coalizione avversaria qualora, dopo il voto, si presentasse la necessità di affrontare i grandi temi istituzionali.

VOTO SUBITO - Il leader di Forza Italia è intervenuto in collegamento telefonico con la platea di Rete Italia (il movimento di «amici» che sostiene l’azione politica di Roberto Formigoni), riunita a Riva del Garda ribadendo che la via maestra da perseguire è quella del voto subito, anche perché se non fossero convocate in tempi stretti nuove elezioni «milioni di italiani si riverserebbero a Roma per chiederle». Il Cavaliere è convinto della necessità di tornare alle urne e, a differenza del leader di An Gianfranco Fini, non pone limiti ad un allargamento delal coalizione: «Se ci sono persone che hanno la volontà di condividere il nostro programma - ha detto - ben vengano».

«PARTITINI? NESSUN PROBLEMA» - Rispondendo a una domanda dello stesso Roberto Formigoni sul ruolo dei partitini all’interno delle coalizioni («che prima ti strappano i parlamentari e poi ti fanno soffrire»), Silvio Berlusconi, ha spiegato: «noi abbiamo subito nel 2001 e abbiamo fatto sufficiente esperienza per guardarci da questi rischi». «Noi daremo supporto e sostegno ai nostri alleati - ha aggiunto -, daremo loro visibilità, ma poi con i loro voti dovranno eleggere i loro rappresentanti. Il confronto lo faremo al nostro interno in ambito nazionale perchè la legge elettorale non può essere cambiata».

«IL PDL VA AVANTI» - Forza Italia, ha annunciato il leader del centrodestra, si presenterà con il suo nome e il suo simbolo, anche se verrà inserito nel logo «un richiamo al Pdl». Il progetto del nuovo soggetto politico non si ferma, ha poi precisato, «si va assolutamente avanti, non è cambiato nulla», anche se le operazioni per il varo di un nuovo partito sono complesse e «in questo momento credo interferiscano con le elezioni che riteniamo urgenti».

*Corriere della sera, 27 gennaio 2008


Sul tema, nel sito, si cfr.:

IL GIORNO DELLA MEMORIA E LA DIGNITA’ DELL’ITALIA...


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