Politica

San Giovanni in Fiore: barriere architettoniche, sanità, cimitero, organico comunale, rifiuti solidi urbani, giovani, emergenza neve, concessioni edilizie, commercio, Urp, piano carburanti, Consulta degli emigrati e Sportello unico. Nuova istanza di "la Voce di Fiore" a sindaco e consiglio

domenica 30 marzo 2008.
 

Contrariamente a quanto certe nebulose dichiarazioni di politici parrebbero suggerire, questa istanza, come le precedenti, è stata trasmessa per fax e spedita per raccomandata A/R, n. 13463809295-4 del 15 marzo 2008, segno di un impegno civile, concreto, convinto e corale, per la crescita di San Giovanni in Fiore; comune purtroppo segnato da un’emigrazione obbligata prodotta da una politica di assistenzialismo subordinante. Lo stesso da cui proviene in Calabria la delinquenza e l’affiliazione alla ’ndrangheta.

Emiliano Morrone

Al sindaco di San Giovanni in Fiore (Cs) e al Consiglio comunale di San Giovanni in Fiore tramite il presidente,

premesso che a San Giovanni in Fiore, a partire dal palazzo municipale, non risulta ancora realizzato l’abbattimento delle tante barriere architettoniche che impediscono ai diversamente abili e portatori di handicap di muoversi con ausili a ruote o d’altro genere;

considerata l’esistenza di specifici obblighi normativi in ordine all’abbattimento di dette barriere, in particolare all’interno di strutture pubbliche come il municipio o per l’accesso a uffici dell’amministrazione dello Stato;

vista la recente dichiarazione pubblica del sindaco di San Giovanni in Fiore in risposta al consigliere comunale Marco Militerno in ordine al riferimento di Militerno, in una sua nota stampa, all’impegno degli emigrati per la città - dichiarazione nella quale il sindaco ha elencato delle priorità politiche («SIAL, Cooperative, LSU, LPU, Transazioni ex Fondo Sollievo, Rifiuti solidi urbani, dal sito Ebeteinfiore, in data 14 marzo 2008») che in analoghe occasioni sono ribadite inequivocabilmente;

conosciuti i problemi della sanità locale, anche per dichiarazioni raccolte come giornalista direttamente presso medici del presidio ospedaliero locale, in cui risulta perfino una difficoltà a reperire sacche di sangue;

conosciuti gli sforzi, le iniziative, le sollecitazioni e le istanze del Comitato “Rifiutiamo i rifiuti”, che hanno recentemente prodotto una verifica dell’Arpacal sulla regolarità della discarica comunale sita in località “Vetrano”;

conosciuti gravissime difficoltà di disabili e portatori di handicap in loco e leggi dello Stato che demandano anche ai comuni il compito di rimuovere pregiudizi all’integrazione dei medesimi;

visto che il progetto per l’abbattimento delle barriere architettoniche - della cui esistenza l’assessore all’urbanistica informò la stampa ai tempi dell’ultima giunta guidata da Riccardo Succurro - non risulta a oggi eseguito;

si chiede:

1) che vengano immediatamente rimosse le barriere architettoniche per l’accesso agli uffici municipali e, in ogni caso, di sapere le ragioni per cui a oggi ciò non è stato fatto;

2) di sapere quanti e quali comuni, dall’insediamento dell’attuale giunta comunale, e con quali autorizzazioni, quantitativi e tipologie di rifiuti, hanno scaricato nella discarica del “Vetrano”;

3) di sapere quali sono i risultati delle indagini recentemente effettuate dall’Arpacal presso la stessa discarica;

4) di conoscere le iniziative intraprese dall’esecutivo comunale per una efficace razionalizzazione delle strutture sanitarie locali e per il rilancio dell’ospedale civile, ivi compreso il caso dell’utilizzo della tac donata da emigrati al nosocomio;

4) di sapere che cosa ha impedito, nel rifacimento di scale della città con fondi del Psu, di ricavare appositi corrimano o montacarichi per portatori di handicap e diversamente abili;

5) di sapere se la recente richiesta di arretrati circa la corresponsione della tassa sui rifiuti solidi urbani in capo a emigrati che non hanno immobili abitabili non sia per caso viziata da illegittimità e di conoscere le ragioni per cui non si possa procedere a una diversa tassazione, in materia, di coloro che non vivono a San Giovanni in Fiore;

6) di conoscere in che modo è regolato il rapporto di lavoro della cooperativa che provvede alla nettezza urbana con il Consorzio Vallecrati e che cosa ha fatto la giunta comunale per tutelare l’interesse di questi lavoratori, appartenendo San Giovanni in Fiore al predetto Consorzio;

7) di sapere quali problemi esistono rispetto alla creazione di un punto internet gratuito presso la biblioteca comunale;

8) di conoscere se per caso esiste la concreta e reale previsione di assegnare ai giovani che abitano a San Giovanni in Fiore degli spazi di produzione culturale che mancano e che sono una delle ragioni del disagio sociale di cui scrivono diversi giornali;

9) di sapere in che modo è regolato il rapporto fra Comune di San Giovanni in Fiore e società che gestisce la casa di riposo negli spazi municipali dell’Abbazia florense e di avere copia di tutti i provvedimenti adottati nella fattispecie;

10) di sapere se esiste un regolamento cimiteriale e con che iter e con quale responsabile si procede a verificarne il rispetto;

11) di sapere se è stato considerato il parere di non residenti che hanno chiaramente respinto una composizione della Consulta in cui gli emigrati risultano, paradossalmente, componente minoritaria;

12) di avere copia dei piani di sicurezza relativi alla risposta municipale all’emergenza neve;

13) di conoscere le ragioni per cui il geometra Antonio Guarascio, dipendente del Comune di San Giovanni in Fiore, pare relegato a meri compiti amministrativi e di sapere se nell’organico dell’ente le responsabilità pertinenti al settore tecnico del municipio siano state o siano affidate sempre a personale munito di idoneo titolo;

14) di conoscere i motivi per cui alla data di oggi non risulta attivo un Ufficio Relazioni con il Pubblico;

15) di conoscere le ragioni per cui l’attivazione dello Sportello unico, misura necessaria specie in un Comune ad alto tasso di disoccupazione come San Giovanni in Fiore, nonostante i solleciti di vari soggetti sia stata accantonata;

16) di avere copia del piano carburanti;

17) di sapere se l’assessorato al Commercio ha, e in caso affermativo con quali strumenti, un controllo sulle attività produttive presenti nel territorio, di cui alcuni dati, riportati da Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera dell’undici maggio 2004, appaiono assai stridenti per una città delle dimensioni di San Giovanni in Fiore;

18) di sapere dal sindaco se è vero, ed eventualmente con quali modalità, quanto riportato tempo addietro da Il Quotidiano della Calabria in ordine all’organizzazione del reparto di Pediatria dell’ospedale civile circa la reperibilità dello stesso primo cittadino, effettuata, per il giornale calabrese, nel predetto reparto;

19) di conoscere se sono state date delle risposte al Comitato di cittadini (di via Panoramica) che ha rilevato per iscritto delle presunte anomalie nella concessione edilizia a un imprenditore del luogo che avrebbe realizzato, secondo il Comitato, un punto di ristorazione in zona vietata dal Piano regolatore e nei pressi della scuola elementare “Corrado Alvaro”;

20) di conoscere se dall’insediamento della giunta attuale ci sono state costruzioni con concessione edilizia scaduta.

Roma, 15 marzo 2008

Emiliano Morrone

Dir. responsabile di "la Voce di Fiore"


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