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Giustizia: confermato l’ergastolo agli assassini di Graziella Campagna

giovedì 20 marzo 2008.
 

Palermo, 19 mar. (Adnkronos) - Ergastolo confermato per i due imputati accusati dell’omicidio di Graziella Campagna, la 17enne di Saponara (Messina) uccisa nel dicembre dell’85 dopo avere scoperto la vera identità di due boss. Poco prima della mezzanotte di ieri i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Messina hanno emesso la sentenza di secondo grado a carico di Gerlando Alberti junior e di Giovanni Sutera, confermando il carcere a vita come aveva anche chiesto il pg Marcello Minasi.

Prescritto, invece, il reato per le due donne imputate, Agata Cannistrà e Franca Federico, rispettivamente titolare e impiegata nella lavanderia dove lavorava la giovane uccisa.

Dopo la lettura della sentenza Gerlando Alberti junior e Giovanni Sutera sono stati raggiunti nelle loro abitaizoni e arrestati, come prevede la legge. Alberti ha atteso la sentenza nella sua abitazione di Falcone, nel messinese. Sutera si trovava, invece, a Fucecchio, in provincia di Empoli.

La sentenza è stata accolta in aula, dove c’erano tutti i familiari di Graziella Campagna, da un lungo applauso. "Ieri sera i giudici di Messina hanno restituito l’onore che era stato tolto a mia sorella Graziella...", ha detto all’ADNKRONOS Pietro Campagna, fratello di Graziella Campagna. "Mi ha commosso - ha detto Pietro Campagna - vedere in aula tutta quella gente comune, che non si era mai vista al processo. Erano commossi anche loro e questo mi ha dato una grande emozione". "E’ stata una sentenza giusta ed è stata fatta giustizia - ha aggiunto - a una ragazzina di appena diciassette anni, che è stata uccisa solo per avere scoperto qualcosa che non doveva scoprire". Pietro Campagna ha anche sentito al telefono Beppe Fiorello, l’attore che nella fiction ’La vita rubata’ ha interpretato proprio la parte del fratello della vittima. "Era molto contento - ha detto - finalmente è stata resa giustizia a Graziella".

"Contenta" anche se "il dolore non potrà mai essere cancellato", è stata anche la madre di Graziella Campagna, che ha preferito aspettare la sentenza a casa. "E’ soddisfatta - ha detto - perché finalmente ha avuto la giustizia che cercava lei, e che cercavamo tutti noi, da più di vent’anni". Adesso, secondo Pietro Campagna, "vanno cercate le responsabilità dei mandanti dell’omicidio di Graziella Campagna". "Sì - ha spiegato - se c’erano all’epica due latitanti che potevano trascorrere anni in una località come Villafranca Tirrena, è chiaro che c’erano delle coperture. E sarebbe bello se si potesse fare luce sui mandanti e che queste responsabilità venissero a galla".

"Adesso lo posso finalmente dire: ci sono giudici degni di questo nome anche a Messina...", ha invece commentato all’ADNKRONOS l’avvocato Fabio Repici, legale dei familiari di Graziella Campagna.


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