Riflessioni

San Giovanni in Fiore: un giovane sarebbe deceduto. Una riflessione, un appello alla comunità locale: si aiutino i ragazzi, al di là della politica comunemente intesa

sabato 12 aprile 2008.
 

Siamo appena stati raggiunti da una telefonata. Un giovane sarebbe deceduto nella tarda mattinata a San Giovanni in Fiore. La notizia sembrerebbe confermata. Si parla di suicidio. Ne sappiamo davvero poco.

Avremmo voluto non scriverne. Ma è bene, di là da retoriche di circostanza, che una riflessione sui giovani del centro silano si faccia. Con la speranza che sia partecipata, che serva a meditare sulla nostra inerzia e indifferenza.

La rete ha la sua potenza, in cui crediamo con fermezza. Per questo, ci rivolgiamo alle forze politiche, alle agenzie di formazione, alla società civile: si discuta subito del disagio sociale che si vive nella città calabrese, specie presso i ragazzi.

Non conosciamo le ragioni dell’episodio riferito, del quale non è ancora nota la dinamica. Per delicatezza, non facciamo alcun nome. Rimaniamo in rispettoso silenzio, tutti noi della Voce, davanti all’accaduto.

Ciononostante, non possiamo esimerci dall’esprimere la nostra rabbia di giovani. Se è andato via un ragazzo come noi, questo non si può accettare.

Fatti analoghi sono capitati con troppa frequenza negli ultimi mesi. Qualche volta senza conseguenze tragiche. Siamo convinti che è giunto il momento di attivarsi e di abbandonare le nostre occupazioni. C’è un problema da esaminare. Si trovino rapidamente delle soluzioni.

Si unisca la comunità di San Giovanni in Fiore. E non lo faccia solo per il lutto, che ci auguriamo non sia, in questo caso come per il futuro.

Dimostri, la comunità di San Giovanni in Fiore, che è sentita l’esigenza di scommettere sulle nuove generazioni. Il che non ha nulla di politico, nel significato comune della parola.

Davvero c’è bisogno di coesione e responsabilità, per rispondere alla sofferenza di tanti ragazzi del posto. Per aiutarli, coinvolgerli, stimolarli, farli sentire protagonisti d’una crescita civile possibile.

Noi ci crediamo, e qui chiediamo di lavorarci insieme.

Emiliano Morrone


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