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I RISULTATI DELLE ELEZIONI POLITICHE SUI SITI STRANIERI. «Il Berlusconi III comincia a materializzarsi, nonostante l’incredibile rimonta del protagonista Walter Veltroni» - a cura di pfls

lunedì 14 aprile 2008.
 
[...] Nei giorni scorsi, e in particolare domenica e lunedì a seggi ancora aperti, la quasi totalità dei mezzi d’informazione stranieri avevano sottolineato che in quello che una volta era indicato, senza l’ironia di oggi, Il Bel Paese, la gente è andata alle urne in una atmosfera generale di tristezza e disillusione, che riflette lo stato d’animo di chi non crede più nella politica e vede il proprio paese nel pieno di una crisi che ne fa il "malato grave" tra le grandi nazioni [...]


-  Berlusconi III, sui siti stranieri
-  la politica più vecchia del mondo
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Le maggiori agenzie internazionali e i principali siti dei media esteri hanno seguito, fin dai primi exit poll, i risultati delle elezioni politiche italiane. In un suo primo commento, il New York Time online, citando la Reuters scrive che «si delinea al Senato una vittoria più netta del Pdl di Silvio Berlusconi sul Pd di Walter Veltroni», rispetto ai dati inizialmente annunciati. Analoga osservazione viene fatta dal Washington Post:«Berlusconi sembra avviato al terzo mandato», scrive il britannico Times, «dopo che le prime proiezioni danno alla coalizione di centro destra da lui guidata un chiaro vantaggio al Senato, necessario a qualsiasi premier per poter governare».

«Il Pdl di Berlusconi insieme alla Lega avrebbero al Senato il 43,7 per cento rispetto al 39,1 per cento per il Pd di Walter Veltroni». Pur con dati non sempre uguali, indicazioni che confermano l’affermazione del centro destra sono date da altri media online.

Benché nel complesso gli osservatori siano ancora cauti, lo spagnolo El Mundo, per esempio, afferma che «comincia a prendere forma il Berlusconi III, nonostante l’incredibile rimonta del centro sinistra di Veltroni». «Berlusconi - scrive El Pais- si appresta a essere per la terza volta il presidente del Consiglio dei ministri italiano, sulla base delle proiezioni relative al Senato».

Il francese Le Figaro scrive del «ritorno in pista di un animale politico, che né le disfatte, né gli scandali hanno abbattuto».

Il tedesco Bild ipotizza «il ritorno al governo italiano del miliardario Berlusconi, dopo il 1994 e il 2001».

E anche l’americana Cnn e la britannica Bbc parlano di un vantaggio per il candidato premier del Pdl e altrettanto hanno indicato l’agenzia francese Afp e i quotidiani britannici Times e Daily Telegraph nelle edizioni online.

L’emittente araba Al Jazeera, nella sua edizione online in inglese, scrive con grande evidenza del «probabile ritorno di Berlusconi al governo, sulla base degli exit poll».

Nei giorni scorsi, e in particolare domenica e lunedì a seggi ancora aperti, la quasi totalità dei mezzi d’informazione stranieri avevano sottolineato che in quello che una volta era indicato, senza l’ironia di oggi, Il Bel Paese, la gente è andata alle urne in una atmosfera generale di tristezza e disillusione, che riflette lo stato d’animo di chi non crede più nella politica e vede il proprio paese nel pieno di una crisi che ne fa il "malato grave" tra le grandi nazioni.

L’International Herald Tribune aveva pubblicato un articolo della agenzia americana Ap, ripreso anche da altri media, tra cui il Los Angeles Times, riferendo di «un sentimento diffuso di declino nazionale e di paura che nessun candidato sarà in grado di rimettere l’Italia sul giusto binario».

«Gli italiani nuovamente alle urne disillusi» era stato il titolo del britannico Indipendent mentre il Daily Telegraph, aveva descritto «gli italiani al voto mentre il disastro economico incombe sul loro paese».

Secondo l’Economist «a causa della confusionaria legge elettorale attualmente in vigore» dopo il voto di oggi c’è «il pericolo del caos seguito da uno scomodo compromesso».

Il New York Times riferendo dei pronostici secondo cui Berlusconi sarà di nuovo premier, aveva parlato di "disincanto", "apatia" e "scetticismo"dell’elettorato. Il francese Le Figaro aveva messo l’accento sui «geronti italiani che si aggrappano al potere», dicendo che «l’Italia è la nazione con la classe politica più vecchia del mondo». E a proposito di età «Die Zeit» osserva come «una vittoria di Berlusconi non sarebbe una sorpresa: da settimane i sondaggi profetizzavano un suo vantaggio di 8-9 punti. Tuttavia Veltroni, che è più giovane di quasi vent’anni e che, in quanto sindaco di Roma per lungo tempo, gode di grande favore, pensava di avere fino all’ultimo delle chance di vittoria».

* l’Unità, Pubblicato il: 14.04.08, Modificato il: 14.04.08 alle ore 20.35


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