Ieri la puntata su Gaza, con la lite tra Santoro e la Annunziata che poi abbandona lo studio
L’ambasciatore dello Stato ebraico esprime la sua indignazione: "Spettacolo vergognoso"
"Annozero", Israele protesta
Fini: "Superata ogni decenza"
Il conduttore replica: "E’ lui a travalicare i compiti: una richiesta di censura"
E Urbani e Petruccioli assicurano: della vicenda si occuperà il prossimo cda della Rai
ROMA - Ieri, su RaiDue, una puntata di Annozero particolarmente agitata, con Lucia Annunziata che lascia lo studio dopo un duro scambio verbale con Michele Santoro - accusato da lei di aver impostato il programma, dedicato alla guerra a Gaza, in chiave faziosa e pro-palestinese. Ed è bufera. Con Israele che protesta ufficialmente: "Spettacolo vergognoso che provoca sconcerto", scrive l’ambasciatore dello Stato ebraico in Italia, Gideon Meir, in una lettera inviata al presidente della Rai Claudio Petruccioli.
Ma non basta. Oggi anche Gianfranco Fini chiama il numero uno di Viale Mazzini: "Ad Annozero - accusa - ieri si è superato il livello di decenza". "La trasmissione Annozero di ieri sera merita critiche severe. - replica Petruccioli con una lettera - Ma non per mettere sotto accusa un modo di far televisione; bensì per indurre tutti, di fronte a un conflitto così doloroso, a non cadere più in errori del genere. Con questo spirito mi impegno affinchè la Rai svolga sempre meglio la sua essenziale funzione; e sottoporrò queste riflessioni alla valutazione del Consiglio di Amministrazione mercoledì prossimo".
Poco dopo il presidente della Camera telefona a a Lucia Annunziata, per esprimerle "solidarietà e apprezzamento". A Fini risponde anche Santoro dal sito. "In un paese normale il livello della decenza lo supera un presidente della Camera che, travalicando i suoi compiti istituzionali, interviene per richiedere una censura nei confronti di un giornalista che sta compiendo il suo dovere di informare l’opinione pubblica".
Sulla vicenda, poi, interviene anche Lucia Annunziata. Con una frase stringata: "Commenti? Non ne voglio fare - spiega la giornalista. C’è una trasmissione, ognuno può rivederla e farsi la propria opinione". Intanto, però, Giuliano Urbani, membro del cda Rai, ribadisce, come Petruccioli, che il caso sarà all’esame della prossima riunione del Consiglio: "Non vogliamo processi unilaterali nè in contumacia, ma è inaccettabile l’incitamento, anche involontario, all’odio e gli insulti. Abbiamo procedure precise, compresa ovviamente la necessità di ascoltare Santoro, e siamo pronti a investire del caso tutti gli organi competenti".
A replicare a Santoro, inoltre, è Walter Veltroni. Chiamato in causa, nel corso della puntata di ieri, proprio dal conduttore, che lo aveva invitato ad andare a Gaza invece che in Africa. Un messaggio che il segretario del Pd rispedisce al mittente: "Vorrei dire a Santoro che già dalla settimana scorsa Piero Fassino e io abbiamo manifestato agli ambasciatori di Israele e della Palestina la volontà di andare a Tel Aviv e a Gaza per avere incontri al massimo livello. Non mi è piaciuto il riferimento quasi sarcastico nei confronti dell’Africa dove ogni giorno muore, nella totale indifferenza del mondo occidentale, un numero di bambini anche superiore a quello dei conflitti di questi giorni".
Reazioni politiche. Ma è soprattutto sulla lite con la Annunziata che si concentrano le reazioni politiche del giorno dopo. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa: "Abbiamo parlato della vicenda anche a margine del Consiglio dei ministri - spiega - se anche lei si alza e se ne va in una trasmissione televisiva, qualche problema di imparzialità in queste trasmissioni deve esistere". E Fabrizio Cicchitto, capogruppo dei deputati Pdl: "Quanto avvenuto è gravissimo perchè ai telespettatori è stata data una informazione prodotta al di fuori dei più elementari principi deontologici del giornalismo. Sorprende constatare che al momento non ci sia ancora stato un atto di censura da parte dei vertici Rai".
* la Repubblica, 16 gennaio 2009
ANNOZERO: LA GUERRA DEI BAMBINI
Sul tema, nel sito, si cfr.:
La puntata di ieri era dedicata alla strage di bambini a Gaza
’Annozero’, botta e risposta Fini-Santoro: ’’Superata ogni decenza’’
Fini telefona a Petruccioli e alla Annunziata, che ieri ha abbandonato la trasmissione, per esprimerle ’’solidarietà e apprezzamento’’. Il giornalista replica: ’’Limite della decenza superato da Fini’’. Guarda il video dello scontro. Quando l’Annunziata ’subì’ il me ne vado di Berlusconi
Roma, 16 gen. (Adnkronos/Ign) - Il presidente della Camera Gianfranco Fini (nella foto) ha telefonato al presidente della Rai, Claudio Petruccioli, per dirgli che ’’nel corso della trasmissione di Michele Santoro, ’Annozero’, ieri sera è stato superato ogni livello di decenza’’. Fini ha poi chiamato Lucia Annunziata per esprimerle ’’solidarietà e apprezzamento’’. Ieri la giornalista ha abbandonato lo studio all’apice di uno scontro verbale con Santoro, accusando la trasmissione di essere schierata a favore dei palestinesi.
Il presidente Rai, in serata, ha fatto sapere che ’Annozero’ merita critiche severe. ’’Ma non per mettere sotto accusa un modo di far televisione; bensi’ per indurre tutti, di fronte a un conflitto cosi’ doloroso, a non cadere piu’ in errori del genere". Lo sottolinea, in una lettera inviata al presidente della Camera Gianfranco Fini in risposta alla telefonata arrivatagli da quest’ultimo in mattinata. "Con questo spirito -aggiunge Petruccioli. mi impegno affinché la Rai svolga sempre meglio la sua essenziale funzione; e sottoporrò queste riflessioni alla valutazione del Consiglio di Amministrazione mercoledì prossimo".
La replica di Santoro a Fini non si è fatta attendere. "In un Paese normale il livello della decenza lo supera un presidente della Camera che, travalicando i suoi compiti istituzionali, interviene per richiedere una censura nei confronti di un giornalista che sta compiendo il suo dovere di informare l’opinione pubblica" sono state le sue parole. Santoro ricorda che la legge prevede che "la determinazione dell’indirizzo generale e l’esercizio della vigilanza dei servizi radiotelevisivi competono alla Commissione parlamentare di vigilanza sul servizio pubblico radiotelevisivo".
A intervenire è stata poi la stessa Annunziata. "C’è una trasmissione e ognuno vedendola può farsi una sua opinione" ha detto all’Adnkronos.
Immancabili le reazioni politiche. "Se anche Lucia Annunziata ha ritenuto così fazioso Santoro, al punto di dover abbandonare la trasmissione Rai di unilaterale attacco ad Israele, l’azienda pubblica dovrebbe interrogarsi su questo modo di fare informazione - afferma il presidente del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri - Siamo al fiancheggiamento di ogni estremismo". Riguardo poi alla replica al presidente della Camera, "Santoro non offenda Fini. Gli regalo uno specchio così vedrà una faccia indecente. La sua è TeleHamas. Più parlano lui e la sua spalla, più ci votano".
’’Devo dire che neppure su Al Jazeera si registrano livelli simili di faziosità anti-israeliana’’ attacca anche il portavoce di Forza Italia, Daniele Capezzone. Mentre il vicecapogruppo del Pdl alla Camera, Italo Bocchino, precisa che "quella di Fini a Santoro non è censura, ma critica decisa da parte delle istituzioni a un uso improprio del servizio pubblico radiotelevisivo. Nessuno può e deve mettere in discussione la libertà del giornalista Santoro, ma chi ha compiti istituzionali può e deve invece rilevare le distorsioni della tv di Stato’’.
Secondo Fiamma Nirenstein (Pdl), vicepresidente della commissione Esteri della Camera, la Annunziata ha fatto bene ad andarsene da una trasmissione ’’fonte di disinformazione mestatoria e confusiva tesa a creare la criminalizzazione dello Stato d’Israele". "Bene - dice Nirenstein - ha fatto la collega Lucia Annunziata ad abbandonare un dibattito disinformativo. Il servizio pubblico dovrebbe intervenire per verificare un minimo di livello culturale e morale dei suoi prodotti, pena la trasformazione dell’informazione in incitamento pericoloso e primitivo".
Per il Pd parla Giorgio Merlo, vice presidente della Vigilanza Rai, che sottolinea come "la garanzia del pluralismo e la non ridicolizzazione degli ospiti sono e restano i due capisaldi essenziali che qualificano e differenziano un servizio pubblico radiotelevisivo rispetto a qualsiasi altra forma di emittenza. Ora, senza mettere in discussione la professionalità di Santoro, è indubbio che è difficilmente contestabile la scelta di Lucia Annunziata di abbandonare la trasmissione di ’Annozero’ ieri sera".
Chiede alla Vigilanza Rai di intervenire su ’Annozero’ il segretario del Pri, Francesco Nucara. Mentre solidarietà a Santoro arriva dal Pdci. Ieri, da ’Annozero’ c’è stato ’’finalmente uno squarcio di verità giornalistica - rimarca Jacopo Venier, responsabile Esteri del Pdci - dopo giorni e giorni di bombardamento informativo su Gaza, la Palestina e il suo popolo. Santoro ha svelato agli occhi degli italiani come stanno realmente le cose". Per Venier "le critiche a Santoro di Gasparri e company sono il segno tangibile del clima unilaterale che si respira al governo. Contro Santoro, infatti, si è scatenata la solita canea che mira a criminalizzare chiunque critichi il governo di Israele. Condividiamo con lui questo destino, visto che nel nostro panorama politico siamo stati gli unici a prendere una posizione univoca su Gaza e a denunciare la propaganda informativa che sta andando in onda anche sulla Rai dall’inizio del massacro israeliano. Un motivo in più, questo, per scendere in piazza domani a Roma al grido di ’Siamo tutti palestinesi’".
Sulla stessa linea Manuela Palermi, direttore di ’Rinascita’. ’’Finalmente, grazie a Michele Santoro - dice Palermi - la televisione ha per la prima volta mostrato ai telespettatori italiani la tragica realtà di Gaza. Uno splendido e commovente ’Annozero’, quello di ieri sera, condotto da un giornalista che fa il suo mestiere con bravura, coraggio e serietà. Patetica e imbarazzante la fuga di Lucia Annunziata, che ci ha invece mostrato l’altra faccia del giornalismo: quello asservito e politicista’’.