Anticipazioni

Calabria, sanità e scuola sparenti. Quell’incontro con Antonio Acri. Gli articoli su "il Crotonese" di domani

venerdì 9 ottobre 2009.
 

di Emiliano Morrone - All’Ospedale civile c’è carenza di medici, di alunni all’Istituto d’Arte. Sanità e scuola si chinano, poi s’inginocchieranno, in questa città di emigrazione e inverni. (...)

Di proposte e soluzioni vere non c’è stata traccia. Qualche trovata bizzarra tra i banchi, tipo “se ci sono dei concorsi, li devono vincere i medici di San Giovanni in Fiore”; alla faccia del bossismo teatrale, in barba all’articolo 3 della Costituzione, gestaccio alle why not. (...)

La città di Gioacchino da Fiore perde tutto, compresa l’Abbazia florense, e la politica non vede, non sa, sfocia in populismo. Triviale. (...)

C’era una volta. Questa favola triste si chiama “svuotamento”, “società sparente”. (...)

E la politica? Pare pronta a declamare un verso del rapper Caparezza, “noi marcerem verso Roma ladrona, perché chi va a Roma prende la poltrona”. (...)

Una maledizione: allagamenti, frane, incendi, blocchi, ritardi, veleni, raffiche, parate, spot e mattanza; paralisi, iattura. La Calabria è isolata, e di più San Giovanni in Fiore. (...)

Poi il progetto di conversione cadde “come corpo morto cade”. (...)

Dovuto allo scadimento di San Giovanni in Fiore; marginale, problematica e declassata, nonostante Mario Oliverio, del luogo, governi la Provincia di Cosenza. (...)

Si potrà anche dedurre un atteggiamento voluto...

continua su il Crotonese di domani, 9 ottobre 2009


Salgo le scale di corsa. Non imbarazzo. L’ho visto di recente Tonino Acri, consigliere regionale del Pd, grintoso nella malattia. L’ho sentito poi al telefono, discorsi alti prima che di cosa pubblica: la fede, la speranza e l’esempio alle nuove generazioni. Entro in casa. La moglie Vittoria, docente quando studiavo allo scientifico, è già sulla porta, contenta. Il piacere d’un incontro vero. Gli anni non hanno cancellato la stima e la riconoscenza di allora, quando gli insegnanti principiavano dall’aspetto umano, senza schemi e programmi speciali. (...)

Ha vissuto l’epoca dello scontro fra Pci e Dc: modelli dissimili, ispirazioni diverse, valori anche convergenti. (...)

Della Calabria nel momento più critico (...).

A un passo dal federalismo, che, se tiene la legislatura nazionale, imporrà pure da noi contezza, disciplina e progetto.

Il presidente non si nasconde, affronta con grande dignità e umanità le cure mediche, la sua condizione attuale, reagendo con la passione politica e una spiritualità umanistica e di credo. (...)

Ma quel giorno, di là da interventi del pubblico (...), Acri e Luigi De Magistris si sono stretti la mano...

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