Leggete questo articolo: Travaglio condannato di nuovo festeggia in cattedra insegnando giornalismo...
Intendo rivolgere queste domande al giornalista Travaglio: sono veri i fatti affermati nell’articolo indicato? Se sono veri, la legalità e la morale hanno una doppia dimensione? La magistratura è sacra e intoccabile quando colpisce la politica e da non considerare quando colpisce il giornalismo? E’ legale, morale e deontologico violare la legge in materia di ingiurie e diffamazioni? O dobbiamo ritenere che il fine, la verità, possa giustificare qualsiasi mezzo, anche delittuoso, alla stregua di un diritto a delinquere, di dostoevskijana memoria, in nome della giustizia? Perché se così fosse, potremmo avere giudici legittimati a sgozzare, pubblici ministeri legittimari a torturare... Insomma, chi stabilisce la strada del retto vivere se non la legge, da rispettare in ogni dimensione e da contestare solo per vie legali?
Vincenzo Tiano
Che nell’articolo del Giornale possa esserci faziosità non lo escludo. Ci sarebbe, quindi, non un’omissione (cioè tacere che in Cassazione è stato poi assolto), ma una vera e propria falsità (nell’articolo da te postato c’è scritto che il Gip lo prosciglie mentre nell’articolo del Giornale che il Tribunale lo condanna). Qual è la notizia vera? Tra parentesi: come può un Gip (è scritto nell’articolo da te postato) pronunciare sentenza di non doversi procedere, tipo di sentenza che spetta al giudice del dibattimento? Ma al di là di cose troppo tecniche, è’ vero o non è vero che è stato condannato a 8 mesi di reclusione per aver diffamato Previti? E’ vero o non è vero che è stato condannato dalla Cassazione a risarcire l’ex giudice Filippo Verde per i danni subiti in relazione al contenuto diffamatorio di un brano del libro "Il manuale del perfetto inquisito". Per non parlare della altre cause civili... Insomma, le mie domande sono sempre queste, e le rivolgo anche a te, che sei un giornalista avente come baluardo la legalità e la deontologia: la legalità è un concetto che può essere sdoppiato a seconda dei fini e delle persone? E’ vero che ci sono illeciti e illeciti, ma un buon giornalista, un buon giudice, un buon P.m., un buon poliziotto, non dovrebbe svolgere le proprie funzioni nel rispetto della legge, a tutto tondo... Tutti siamo soggetti alla legge: tu Emiliano, io, il Presidente del Consiglio, qualsiasi giornalista. O no?
Vincenzo Tiano
Infatti, il problema non sono le querele ma eventuali condanne.
v.t.