L’ho appreso da Facebook. Stavo per andare a dormire. Inquieto per le minacce ricevute dal pm Pierpaolo Bruni, recapitate da un codardo anonimo che per e-mail le ha mandate alla redazione di "il Crotonese". Hanno incendiato l’auto del giornalista Antonino Monteleone (nella foto in alto), un giovane professionista d’immenso coraggio e valore, da sempre impegnato a raccontare affari e reati di criminalità e poteri forti. Uno che fa inchiesta vera, che ha sempre la notizia, che segue e conosce processi molto importanti; a Marcello Dell’Utri e ad Antonio Bassolino, giusto per dare dei riferimenti.
Perché dice la verità, Antonino è stato riempito di querele, e ogni volta ha vinto. Non ha mai avuto paura e non ne avrà.
Non posso credere che la Calabria sia questa, che chi scrive, chi indaga per sconfiggere la mafia, il male peggiore del Mezzogiorno e dell’Italia, venga intimidito con tale facilità. No, non posso. Ora dobbiamo muoverci e si deve muovere lo Stato.
In questo momento, voglio che facciamo quadrato attorno ad Antonino, che lo proteggiamo con l’informazione e l’intervento collettivo, martellante.
Il vigliacco che ha usato questa violenza deve sapere, come il suo sporco mandante, che siamo con Antonino, che non è e non sarà mai solo. Deve sapere che noi siamo più forti di loro, che per imporsi hanno bisogno di armi e rifugi. Soprattutto dobbiamo reagire con la parola, coinvolgendo tutti i nostri amici, la stampa, l’opinione pubblica. Perché Antonino è la voce della Calabria bella, della Calabria che non tace, dell’informazione con la maiuscola.
Passiamo parola e facciamo in modo che su questa vicenda non cali il silenzio. Antonino Monteleone deve essere tutelato. Diversamente, sarà una nostra sconfitta.
Emiliano Morrone e Carmine Gazzanni
Come ieri sera ad Anno Zero si è vista una splendida Sicilia, fatta di giovani, di magistrati, di imprenditori, di gente comune, tutti stretti attorno ad un magistrato minacciato, così spero che la Calabria sappia far sentire la sua benefica presenza fisica accanto a questo giornalista coraggioso.
Da me, che sono lontana, tutta la solidarietà, l’ammirazione e l’augurio ad Antonino Monteleone di continuare dritto sulla sua strada, sperando che molti lo seguano e lo accompagnino, a partire dalle istituzioni che troppo spesso intervengono poco e tardi.
Marcella