DIO è "Amore" (1 Gv.: 4.8) o "Mammona", "Ricchezza" ("Deus caritas est": Benedetto XVI, 2006)?! AL GOVERNO DELLA CHIESA UN PAPA CHE PREDICA CHE GESÙ E’ IL FIGLIO DEL DIO "MAMMONA" ("Deus caritas est") È .... CHE LA SUA CHIESA È LA CHIESA DEI "SACERDOTI DI AMMONE" (Freud)!!!

LA CARITÀ?! L’ECUMENISMO DEGLI AFFARI. Un convegno: Comunità di Sant’Egidio, Vaticano, Ortodossi - tutti d’accordo!!! I poveri sono il tesoro prezioso ("caritas") della Chiesa. Una nota di Marco Tosatti - a cura di Federico La Sala

FILOLOGIA E TEOLOGIA: "IL VANGELO CHE ABBIAMO RICEVUTO" NON E’ L’EVANGELO!!! E la Grazia ("Charis") di Dio ("Charitas"), l’amore evangelico ("agàpe"), non è il "caro-prezzo" del Dio "Mammona" ("Deus caritas est", Benedetto XVI, 2006)!!!
mercoledì 5 maggio 2010.
 


Carità, una sfumatura arcaica?

Carità e beneficenza sono ormai concetti che "stanno scomparendo dal lessico corrente" per assumere una "sfumatura arcaica". Eppure, sono "caratteri distintivi della natura umana e del cristiano, guidato dal sentimento di compassione".

di MARCO TOSATTI (La Stampa, 4/5/2010)

Carità e beneficenza sono ormai concetti che "stanno scomparendo dal lessico corrente" per assumere una "sfumatura arcaica". Eppure, sono "caratteri distintivi della natura umana e del cristiano, guidato dal sentimento di compassione". E’ quanto ha sostenuto il metropolita di Minsk e Sluck ed esarca patriarcale della Bielorussia Filaret, intervenendo al convegno ’I poveri sono il tesoro prezioso della Chiesa. Cattolici e ortodossi nella via della carità’, tenutosi oggi presso la Comunità di Sant’Egidio.

Secondo il metropolita ortodosso, esistono due forme di carità, "una individuale, l’altra comunitaria. Si dovrebbe preferire la prima, perché senza regole e più sincera", ma dato che "molti abusano della carità abbandonandosi all’ozio" nella società di oggi "sono preferibili" forme di beneficenza comunitarie.

L’importante - ha evidenziato Filaret - è "che la carità sia gratuita, fatta senza pomposità e pubblicità". Inoltre, chi fa beneficenza "non fa preferenza di persone, deve abbracciare tutti, inclusi i nemici, a dispetto delle differenze di religione e cultura", ha aggiunto il metropolita.

Nel corso del convegno è intervenuto anche il vice decano del Collegio cardinalizio Roger Etchegaray, che ha sottolineato come "carità e beneficenza debbano diventare la giustizia di domani". Mentre il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi ha esortato ad assumere la carità "come visione per il XXI secolo", nel segno "di un universalismo cristiano".


Sul tema, nel sito, si cfr.:

-  MEMORIA FILOLOGICA E TEOLOGICA. GESU’, IL FIGLIO DELLA GRAZIA EVANGELICA ("CHARITAS") O IL "TESORO" DI "MAMMONA" ("CARITAS") E DI "MAMMASANTISSIMA" DEI FARAONI ?!!:
-  "CHARITAS" ACCUSATIVO PLURALE DEL NOME GRECO "CHARIS".

-  MONSIGNOR RAVASI, MA NON È POSSIBILE FARE CHIAREZZA? SI TRATTA DELLA PAROLA FONDANTE E DISTINTIVA DELLA FEDE CRISTIANA!!! DIO È AMORE ("Charitas") O MAMMONA ("Caritas")?! Ha dimenticato l’esortazione di Papa Wojtyla ("Se mi sbalio, mi coriggerete")?!

-  PER CARITÀ!!! Prof. Giovanni Reale, si svegli dal sonno dogmatico!!! L’amore evangelico è "charitas", non "caritas"!!!

-  LA ’CROCE’ (lettera alfabeto greco = X ) DI CRISTO NON HA NIENTE A CHE FARE CON IL CROCIFISSO DELLA TRADIZIONE COSTANTINIANA E CATTOLICO-ROMANA.

-  LA CHIESA DEL SILENZIO E DEL "LATINORUM". Il teologo Ratzinger scrive da papa l’enciclica "Deus caritas est" (2006) e, ancora oggi, nessuno ne sollecita la correzione del titolo. Che lapsus!!! O, meglio, che progetto!!!

-  SIGMUND FREUD E LA LEGGE DEL "PADRE NOSTRO". IL ‘LUPO’ HOBBESIANO, L’ ‘AGNELLO’ CATTOLICO, E “L’UOMO MOSÈ E LA RELIGIONE MONOTEISTA”. Indicazioni per una rilettura


"Carissimi, non prestate fede a ogni spirito (...) Dio è Amore" (1 Gv., 4, 1-8)

"CHARISSIMI, NOLITE OMNI SPIRITUI CREDERE... DEUS CHARITAS EST"(1 Gv., 4.1-8)

(Gesù disse ai suoi discepoli:)

«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole (...)» (Gv: 14,23-24).


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