San Giovanni in Fiore

I dodici consiglieri di opposizione che cercano di intimorire il sindaco

Rappresentazione teatrale della situazione politica locale
domenica 26 settembre 2010.
 

Così descrive la situazione politica locale il pittore naïf Rosario Foglia di San Giovanni in Fiore. Una rappresentazione teatrale permanente: una schiera di spaventapasseri a grandezza d’uomo, visibile dalla S.S. 107 in località Garga poco distante dal centro abitato. “I dodici consiglieri di opposizione che cercano di intimorire il sindaco” commenta l’autore. Infatti, il sindaco vincente, Antonio Barile, deve fare i conti con una maggioranza consiliare non dalla sua parte. Dodici consiglieri contro otto. Una situazione anomala, ma consentita dalla legge elettorale. Una vera e propria spada di Damocle. Eppure sembra che il primo cittadino non si faccia affatto intimorire dall’opposizione. Il consiglio comunale del 16 settembre ha visto lo scontro acceso tra Barile e l’ex sindaco Antonio Nicoletti, oggi consigliere d’opposizione. La questione riguarda una delibera che, come ha spiegato poi Barile in conferenza stampa, Nicoletti avrebbe firmato “quando non era più sindaco”. Si tratta di un atto con cui viene impegnata la somma di 500.000 euro. Dal canto suo il consigliere Nicoletti afferma la perfetta regolarità della delibera, “adempimento obbligatorio, adottata nei termini e nel rispetto della legge e dei poteri di sindaco”. Ma da oggi la questione non è solo politica. Barile fa sapere di aver preparato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. Saranno questi organi a vagliare l’accaduto e stabilirne la consistenza giuridica. Per ora il clima politico è infiammato e non basteranno i vigili del fuoco, arrivati da poco nella capitale della Sila, a domare le fiamme. Barile, forte del consenso popolare, continua la sua strada di rottura col passato. Nella direzione del cambiamento. Tuttavia, rimane in balia del consiglio comunale che da un giorno all’altro potrebbe sfiduciarlo. E in tal caso si dovrebbe tornare alle urne. Ma gli osservatori della politica commentano che i tempi non sono maturi. Anzi, se si tornasse al voto - dicono -, Barile otterrebbe la maggioranza anche in consiglio. Ma se ciò non accadrà, se l’opposizione consentirà all’amministrazione Barile di andare avanti, ne gioverà la comunità. Una giunta, sotto la vigilanza di un’opposizione-maggioranza, difficilmente compirà atti e operazioni contrarie al buon governo. In altri termini, una gestione sotto controllo! Non rimane che auspicare la continuità di governo. E a maggioranza e opposizione di svolgere i propri ruoli, con equilibrio e determinatezza.

Vincenzo Tiano


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