Sport

Sempre avanti lo Sci club Montenero di San Giovanni in Fiore, occorre pensare al futuro, con investimenti e scommesse mirate da parte degli enti e delle istituzioni calabresi. Le riflesisoni dei protagonisti del Montenero

giovedì 30 marzo 2006.
 

A.S. SCI CLUB MONTENERO

San Giovanni in Fiore

COMUNICATO STAMPA

Fiera di Primiero (TN) - Si chiude col botto la stagione agonistica dello sci di fondo italiano sulle piste di Primero, durante la finale degli Assoluti nel centro fondo di Passo Cereda , praticamente stracolmo, complice la bella giornata di sole ma soprattutto grazie al richiamo del Campionato Italiano di fondo che proponeva al via “Cavalieri” e Commendatori” dello sci di fondo, di recente nomina da parte dal presidente Ciampi . Nomi importanti nel parterre, con Gabriella Paruzzi, Fulvio Valbusa, Pietro Piller Cottrer, Cristian Zorzi, Arianna Follis; unico grande assente dell’ultimo giorno, Giorgio Di Centa, che ha lasciato la Valle di Primiero anzitempo a causa delle febbre. Campioni che oltre a qualificare la manifestazione hanno fatto da stimolo ed esempio per gli altri trecento giovani atleti presenti al via, per contendersi i titoli nelle categorie Aspiranti e Juniores, con l’apertura alla gara anche per gli Allievi. Messe da parte le paure ed i timori delle avversità a tmosferiche che fortunatamente non hanno colpito il basso Trentino, in questi cinque giorni di gara, la cronaca della manifestazione non può che partire proprio dalle medaglie: il Centro Sportivo Forestale, con i fratelli Valbusa, la Paruzzi, la Follis e la Moroder come punte di diamante di una squadra di livello Olimpico ha letteralmente dominato, davanti alla Fiamme Gialle di Zorro Zorzi e dell’Olimpionico Valerio Checchi e davanti ai Carabinieri di Piller Cottrer e Di Centa. Tra i Comitati Regionali spiccano le sei medaglie del Trentino che, giocando in casa, ha tirato fuori le energie supplementari che in questo fine stagione sono necessarie a fare la differenza, ma spicca pure la presenza ed i piazzamenti molto lusinghieri dei giovani portacolori della squadra Calabro Lucana. I sette atleti, tutti dello Sci Club Montenero di San Giovanni in Fiore, non solo hanno dato il loro apporto allo svolgimento della manifestazione più importante della stagione in Italia, ma si son o calati completamente nella parte di protagonisti così come hanno fatto i big: impegno massimale per il raggiungimento dell’obbiettivo più alto possibile. E ciò ancora una volta è accaduto. Per la quinta volta, su cinque finali disputate, gli atleti Silani sono entrati in classifica tra i primi trenta d’Italia facendo registrare addirittura prestazioni di grosso rilievo con Simona Alessio 21ª nell’individuale e 17ª nell’inseguimento tra le Allieve e Marco Oliverio 28° tra gli Aspiranti vinti dal fenomeno delle Fiamme Gialle Clementi. Risultati che rappresentano la conferma di un lavoro fatto bene e che hanno fatto giungere agli atleti di San Giovanni in Fiore il plauso da numerosi tecnici delle altre squadre e soprattutto da parte di tre “mostri sacri” del fondo Italiano: Gabriella Paruzzi, Piller Cottrer e Fulvio Valbusa. I tre campioni che nel dopo gara si sono intrattenuti con i giovani eredi, hanno dimostrato particolare interesse ed apprezzamento per questi ragazzi che pur vivendo in una realtà sicuramente non ricchissima di storia sotto il profilo delle discipline invernali, quale è la Calabria, non solo hanno dato senso alla più alta delle filosofie dello sport, quella Decoubertiana, ma hanno concretamente lottato ad armi pari con atleti ben più blasonati ed agevolati di loro, mettendosene dietro in classifica diverse decine. Uno spunto di riflessione è stato poi fatto proprio dallo staff tecnico al seguito della squadra calabro lucana “Peccato che quest’anno non siamo riusciti a sciare come dovevamo - ha detto Pino Mirarchi Direttore Agonistico della FISI Calabro Lucana per lo sci di fondo - perché alla luce di ciò che i ragazzi hanno mostrato durante le gare della stagione, abbiamo la certezza che fisicamente stavano tutti bene, però per osare di più bisogna che tutto sia perfetto e quest’anno la mancanza di neve al Centro Fondo di Carlomagno e la necessità di allenarsi sulla pista di riserva a Piana delle Porcine, senza disporre del Gatto battipista ci ha penalizzato troppo. Questo è uno dei problemi che ci poniamo e che dobbiamo risolvere. Assolutamente ! Per il bene dei ragazzi ma anche per il bene delle nostre realtà che non possono lasciarsi sfuggire occasioni di ribalta come queste.” Nel complimentarsi per i risultati ottenuti con i tecnici al seguito, i medagliati Olimpici di Torino 2006, hanno poi aperto la porta ad una possibilità “intrigante” ed affascinante allo stesso tempo: perché sulla spinta di questi risultati non pensare di organizzare un Campionato Italiano in Calabria ? Magari recependo l’invito dell’organizzazione dei Campionati Italiani Ragazzi che già a Frassinoro quest’anno aveva avanzato l’idea ? Considerando le capacità organizzative e la forza di volontà che lo Sci Club Montenero ha mostrato nel corso di questi anni con la gestione del Criterium Nazionale Interappenninico, crediamo che stiano già pensandoci su. E forse non solo questo. Aspettiamo e vedremo, vedremo pure cosa accadrà per risolvere il problema di cui parlava il D.A. Mirarchi. Non vogliamo pensare che quello sia un problema che bloccherà gli uomini del Montenero.


Rispondere all'articolo

Forum