La Stampa

Rino Gaetano tra Sanremo e una fiction

Paolo Rossi “Che responsabilità il suo brano” E la Mori produce la telebiografia per Raiuno
lunedì 5 febbraio 2007.
 

di Marinella Venegoni

www.lastampa.it

MILANO. Paolo Rossi, il monello irriverente, l’iconoclasta, è il primo «caso» del prossimo Festival. La sua partecipazione irrita i fans più giovani, ignari del fatto che lui alla gara aveva già cantato, in coppia con Enzo Jannacci, I soliti accordi nel 1994; però la curiosità generale ruota intorno a In Italia si sta male, l’inedito di Rino Gaetano che ha accettato di interpretare dopo che Claudia Mori e il produttore Mauro Pagani gli hanno fatto sentire una cassetta del cantautore scomparso nell’81, e più popolare oggi che non in vita. Il caso si annoda con le sinergie tv: la signora Celentano è passata all’azione dopo aver ricevuto il materiale dalla sorella di Rino, Anna, che sta frequentando perché produce proprio su Gaetano una fiction, su Raiuno il prossimo autunno.

Gaetano morì a soli 31 anni in seguito a un incidente stradale, «per un episodio di malasanità», ricorda la Mori. Ferito in un incidente stradale a Roma dove viveva, si sarebbe potuto salvare se non fosse stato respinto da cinque ospedali, per spirare sull’ambulanza che puntava verso il sesto. Un problema tuttora non risolto, visto che la malasanità continua a riempire i tg; così come non sembrano decaduti i motivi per cui In Italia si sta male, come cantava il povero Rino.

«E’ una ballata semplice, sullo stile delle filastrocche di Gaetano che io amavo moltissimo per le sue innovazioni ironiche - spiega Paolo Rossi dal treno che lo riporta a Milano da Trieste, dove sta provando Il giocatore di Dostoevskij -. Quando Pagani me l’ha fatta sentire mi è venuto il brivido e ho detto "proviamo". E’ una responsabilità, perché lui non è riuscito a farla. E’ sconvolgente pensare quando è stata scritta, e cantarla oggi. Credo di esser stato chiamato perché sono un attore che sa anche cantare. Lui era un tipo corrosivo, debbo riuscire a rendere il suo spirito».

Si scopre che quest’anno Gaetano diventa una priorità, in musica e in tv, grazie a Sanremo e poi grazie alla fiction. Claudia Mori aveva in mente da tempo il soggetto: «Lo conoscevo bene, sua sorella ed io siam state ragazze insieme a Roma, la sua musica mi piaceva e mi piaceva lui, o intelligente in modo profondo. E’ stato bravo Saccà che ha subito capito la proposta: è la storia di un eroe di oggi, attuale come la sua musica. Non si fanno mai storie per i ragazzi, in tv, ma questa lo è». A Gaetano dà volto, nella lavorazione in corso a Roma, Claudio Santamaria: «Che tra l’altro canta benissimo e ci ha risolto un problema fondamentale, evitandoci il playback». Proprio Santamaria sarà pure interprete della colonna sonora. «Io coinvolgo sempre i parenti, quando si raccontano storie per la tv. Anna mi ha fatto sentire questo inedito, mi è piaciuto subito e ho chiamato Pagani», spiega ancora la Mori. Il provino di Paolo Rossi è arrivato in un attimo a Baudo, che è stato perentorio: «Presentalo», ha detto alla Mori. Uscendo dagli ultimi anni sanremesi in cui operava una sorta di censura soft, e non si parlava che di cuore e amore, In Italia si sta male suona pure come un bentornato al diritto di cantare a Sanremo qualunque argomento.

Il testo rimane per ora top secret, abbottonatissimo pure Pagani: «La cassetta è la prima stesura, un pezzo di prova, destrutturato ma con una sua fisionomia. Sto facendo un diligente lavoro di riordino, articolando le ripetizioni: nessuno voleva mettere una parola di più, se non finire i collegamenti. C’è la solita ironia graffiante di Rino; è una presa per i fondelli, che parla di un atteggiamento tipico degli italiani nel guardare quel che ci sta intorno».


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