Scienze sociali

«Omosessuali moderni»: la più vasta ricerca italiana sul mondo omosessuale curata da Marzio Barbagli e Asher Colombo. Intervista di Cinzia Gubbini a Barbagli - a cura di pfls

«La sinistra impari cosa sono le famiglie»
venerdì 2 marzo 2007.
 
[...] Il tabù del cattolicesimo nei confronti degli omosessuali è la pratica sessuale a fini non riproduttivi. Una morale sessuale che si è creata duemila anni fa, in una società in cui i tassi di mortalità erano molto alti e la fecondità un valore. Oggi, chiaramente non è più così: tant’è che la sessualità non riproduttiva è diffusa e accettata anche tra gli eterosessuali. Ciò non toglie che nella coppia sessuale la separazione tra sessualità e riproduttività è netta, e questo contrasta con con l’etica sessuale della chiesa. Un’etica certamente statica [...]

«La sinistra impari cosa sono le famiglie»

Sta per uscire l’aggiornamento della ricerca «Omosessuali moderni». Il sociologo Barbagli: «I gay vivono la coppia»

di Cinzia Gubbini *

Sta per uscire per il Mulino l’edizione aggiornata di «Omosessuali moderni»: la più vasta ricerca italiana sul mondo omosessuale curata da Marzio Barbagli e Asher Colombo, e ormai datata al 2001. Fu un piccolo caso perché, per la prima volta, due accreditati sociologi alzavano il velo su una realtà che buttava all’aria molti stereotipi sulle persone omosessuali: ne emergeva un universo certamente frastagliato, ma unito dalla voglia e dalla capacità di vivere in piena normalità le proprie relazioni. Barbagli pagò il suo interesse per questo filone di ricerca poco esplorato: lui, insieme alla sociologa Chiara Saraceno, furono fatti fuori dall’Osservatorio sulla famiglia (che Barbagli dirigeva) dall’allora ministro del Welfare Roberto Maroni.

Professor Barbagli, cambia governo ma la famiglia resta al centro dell’attenzione. Il presidente Prodi l’ha nominata nove volte nel suo discorso al Senato...

Non so se Prodi abbia usato questo termine per rassicurare i gruppi moderati. Probabilmente sì. Ma se parlare di famiglia equivale a fare un discorso di destra, la colpa è anche della sinistra. Per dirlo in altri termini: agli studiosi di scienze sociali non è mai venuto in mente di pensare che ci sia un unico tipo di famiglia, fondata sul matrimonio. Bisognerebbe riaffermare, anche da un punto di vista culturale, che di tipi di famiglia ne esistono tanti. E da secoli. La famiglia è un valore? Sì, se intendiamo un’organizzazione umana basata su legami affettivi e erotici forti, e anche su diritti e doveri.

Ma il riconoscimento normativo è proprio necessario?

Certo che lo è. Dovrebbe essere interesse della società riconoscere quella che è a tutti gli effetti una forma di integrazione e di aiuto agli individui.

Vale anche per le coppie omosessuali?

Certo, è un vantaggio per la società riconoscere i loro legami. In un contesto nel quale gli eterosessuali fuggono dal matrimonio, che gli omosessuali decidano di sposarsi dovrebbe essere un comportamento da incoraggiare. Paradossalmente, la Chiesa dovrebbe sostenere che sta vincendo il suo sistema di valori. Ma ovviamente non può farlo per un motivo ben preciso.

Quale?

Il tabù del cattolicesimo nei confronti degli omosessuali è la pratica sessuale a fini non riproduttivi. Una morale sessuale che si è creata duemila anni fa, in una società in cui i tassi di mortalità erano molto alti e la fecondità un valore. Oggi, chiaramente non è più così: tant’è che la sessualità non riproduttiva è diffusa e accettata anche tra gli eterosessuali. Ciò non toglie che nella coppia sessuale la separazione tra sessualità e riproduttività è netta, e questo contrasta con con l’etica sessuale della chiesa. Un’etica certamente statica.

Quali sono le caratteristiche delle coppie degli «omosessuali moderni»?

Con un linguaggio che usano gli studiosi di scienze sociali, si può parlare di «endogamia di orientamento sessuale». Questo vuol dire che a differenza del passato gli omosessuali vogliono amare un altro omosessuale. Non era così, per dire, ai tempi di Pierpaolo Pasolini, il quale teorizzava che gli omosessuali dovessero avere rapporti con gli eterosessuali. Oggi cercano, se ovviamente sono corrisposti, di avere un rapporto più o meno stabile.

E l’opinione pubblica?

Come sempre, e come dimostrano i dati di tutti i paesi europei, la società è più avanti del palazzo. I motivi sono molteplici. Va forse messa in luce la profonda trasformazione che è avvenuta anche nei comportamenti degli eterosessuali: non soltanto una separazione sempre più diffusa tra sessualità e riproduttività, ma anche la formazione di famiglie in cui convivono genitori biologici e genitori naturali. E’ ormai stato accettato che si possano avere figli anche senza avere un coito. L’importanza della consanguineità diminuisce, mentre aumenta l’importanza di tipi di parentela che si basano su altri legami.

* il manifesto, 01.03.2007


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