La Voce di Fiore

Una nota sugli articoli di Federico La Sala. Lettera di Vincenzo Tiano al Prof. La Sala

domenica 1 aprile 2007.
 

Caro Prof. La Sala,

solitamente i miei amici mi definiscono estremista, pur ignorando in quale direzione. Sulla "Voce di Fiore" mi trovo a dover fare il moderato o moderatore che dir si voglia. Posizione che occorre qualcuno ricopra, onde evitare quella che gli anglofoni chiamano slippery slope, cioè una “china scivolosa” in grado di portarci a valle in una sola direzione, in relazione al fatto che i tuoi pezzi prevalgono - e di questo non posso che essere riconoscente. Vorrei osare - e mi scuserai per l’ardire di giovincello - esprimere una nota sui tuoi articoli e, facendolo su segnalazione di molti lettori, penso di interpretare un comune sentire. La questione è la seguente: pur condividendo parte dei tuoi contenuti, non mi convincono i tuoi metodi. Qualche esempio forse riesce a spiegare il mio pensiero. Se ho da contestare una multa, vado dal giudice di pace; se ritengo che una legge sia lesiva di una libertà costituzionale, faccio in modo che la questione arrivi a quel giudice delle leggi che è la Corte costituzionale; se un Comune mi nega l’accesso agli atti, mi metto in contatto col difensore civico se c’è, oppure faccio un ricorso al tribunale amministrativo; e via dicendo. Non vado a manifestare per le piazze o a scrivere sui giornali, perché poco, e comunque non immediato, sarebbe il beneficio. Le contestazioni che senti di fare nei confronti della Chiesa quale impatto possono avere attraverso le pagine di un giornale, oltre al rischio di essere tacciati come degli anticlericali tout court? Mi chiedo se non ci siano sedi migliori, come ad esempio le parrocchie, le associazioni religiose, la confessione. Il timore che ho è che di fronte alle urla la Chiesa si chiuderà sempre di più, manifestando una reazione spontanea. La stessa per cui sorgono i movimenti più conservatori e reazionari. Per quanto possiamo essere convinti che le nostre idee siano quelle giuste, quale è la strada migliore per convincerne gli altri? Secondo me e parlo come sempre senza peli sulla lingua, non con la ripetizione a caratteri cubitali sulle pagine di un giornale, ma con la vita, la propria vita, dimostrando ad esempio che si può essere buoni cristiani vivendo il Vangelo, semplicemente. Forse così faciendo quelli che tu chiami “mammasantissima” riusciranno a mettersi in discussione. Per esperienza personale, le critiche ad un gruppo, quale esso sia, non fanno altro che aumentarne il fanatismo e la convinzione di perfezione, per via di uno strano meccanismo psicologico. Discutiamo assieme se si sono metodi migliori e più utili. San Francesco d’Assisi, che è un vero rivoluzionario, non andò dal Papa in ginocchio?

Affettuosamente,

Vincenzo


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