Lettere

"Famiglie diverse", una riflessione di Francesca Ribeiro, osservatrice della corrente teologica e gnoseologica dell’anarchico Renato Pierri, votato all’insurrezione

sabato 26 maggio 2007.
 

Gentile direttore,

qualcuno ha osato far rilevare a coloro che insistono nel volere riconoscere un unico modello di famiglia (mamma e papà uniti in matrimonio ed entrambi genitori biologici...al cento per cento), che quella di Gesù non era rispondente a tale modello. Lo ha fatto persino Santoro in una delle sue trasmissioni, quasi scusandosi come se stesse per dire qualcosa di blasfemo. Però, siccome la diversità della famiglia di Gesù, almeno per i credenti, aveva una giustificazione divina, forse sulla Sacra Famiglia potremmo chiudere un occhio, e ricordare invece un’altra famiglia biblica diversa, però tradizionale (diritto matrimoniale orientale) e molto naturale. Ricordarla magari a tutti coloro che sono contrari non solo ai Dico, ma anche alla fecondazione eterologa, o all’aiuto di una madre surrogata (affitto dell’utero). Si tratta della famiglia di Abramo, capostipite del popolo eletto, per antonomasia l’uomo di fede. "Sarai, la moglie di Abram, non gli aveva dato figli, ma aveva una schiava egiziana, di nome Agar. Sarai disse ad Abram: - Ecco, il Signore mi ha impedito di partorire; deh! accostati alla mia schiava; forse da lei potrò avere figli -...Egli si accostò ad Agar, che restò incinta" (cf Gn 16, 1ss).

Francesca Ribeiro


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