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CONTRO L’OMOFOBIA UNA MOBILITAZIONE NAZIONALE DELL’ARCIGAY IL 4 e 5 DICEMBRE

Iniziative e sit-in in tutte le città italiane
sabato 1 dicembre 2007.
 
[...] "Dopo le manifestazioni del 16 giugno del Roma Pride e del 24 novembre contro la violenza sulle donne - afferma l’Arcigay, nell’annunciare la mobilitazione - è a nostro avviso urgente esprimere nei territori la nostra determinazione perché siano assunti provvedimenti e politiche che contrastino realmente il machismo criminale, gli omicidi e le violenze contro le donne e le persone lgbt" [...]

ARCIGAY. IL 4 e 5 DICEMBRE MOBILITAZIONE NAZIONALE CONTRO L’OMOFOBIA

Iniziative e sit-in dell’Arcigay in tutte le città italiane *

Roma, 30 nov. - Arcigay lancia un appello di mobilitazione a tutte le associazioni lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, trangender), al movimento delle donne, alle tante espressioni dell’associazionismo e del sindacato affinché martedì 4 e mercoledì 5 dicembre, siano giornate straordinarie di mobilitazione in tutto il Paese contro la violenza sessuale sulle persone lgbt e le donne.

"Dopo le manifestazioni del 16 giugno del Roma Pride e del 24 novembre contro la violenza sulle donne - afferma l’Arcigay, nell’annunciare la mobilitazione - è a nostro avviso urgente esprimere nei territori la nostra determinazione perché siano assunti provvedimenti e politiche che contrastino realmente il machismo criminale, gli omicidi e le violenze contro le donne e le persone lgbt".

Mercoledì mattina la Commissione Giustizia della Camera discuterà gli emendamenti presentati allo stralcio dello stalking e dell’estensione della Legge Mancino ai reati d’odio contro le persone lgbt.

"A Roma e in tutte le città vogliamo far sentire la nostra voce - afferma ancora l’Arcigay - affinché, questo pur minimo ed insufficiente provvedimento, sia approvato rapidamente sia alla Camera che al Senato".

In particolare, "denunciamo come anche negli ultimi giorni si susseguano episodi gravissimi di violenza omofobica, lesbofobica e transfobica. Da ultimo le vicende di Finale Ligure, dove ad un ragazzo è stata scritta sul petto la svastica e il termine gay, e Monza dove un padre che ha ucciso il proprio figlio, probabilmente a causa della sua omosessualità, ed è stato rimesso in libertà dopo solo quattro giorni di carcere. Per non parlare poi delle continue intimidazioni, discriminazioni, violenze che donne e persone lgbt continuano a subire".

Nei prossimi giorni saranno indicati tutti i luoghi dove si terranno i sit-in e i presidi.

* venerdì 30 novembre 2007 , di La redazione di Gaynews


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