PIANETA TERRA. Una buona iniziativa ....

CHIEDERE AL MONDO INTERO UNA MORATORIA CONTRO L’ABORTO CLANDESTINO E CONTRO IL CELIBATO ECCLESIASTICO. I BAMBINI MAI NATI SOLIDARIZZANO CON IL CARDINALE TRUJILLO E PLAUDONO ALLA CAMPAGNA INTERNAZIONALE BENEDETTA DA PAPA RATZINGER - a cura di pfls

Obiettivo finale: «Arrivare ad una moratoria sull’aborto come quella sulla pena di morte votata dall’Onu».
giovedì 24 gennaio 2008.
 

[...] ...Atlanta: l’arcivescovo ha un figlio

La famiglia dell’arcivescovo Earl Paulk, alla fine, ha dovuto ammettere tutto pubblicamente, sconvolgendo così tutta la comunità di fedeli. Il 34enne D.E. Paulk, conosciuto da tutti come il nipote del ministro, in realtà è suo figlio. [...] L’ex nipote ora figlio, che ha scoperto la verità solo ora, ha dichiarato che tutta la vicenda "è stato un male necessario per riportare tutti noi nelle braccia del Signore" [...]

[...] Venti milioni di profilattici saranno distribuiti gratuitamente dal governo brasiliano durante i cinque giorni di Carnevale. Sono quasi il doppio rispetto all’anno scorso, quando ne erano stati messi a disposizione 11 milioni. E nello stato del Pernambuco le donne avranno diritto anche alla ’pillola del giorno dopo’. E’ iniziata oggi la distribuzione di preservativi presso le segreterie della Sanita’ di tutti gli stati brasiliani [...]


-  Il cardinale Trujillo delegato da Ratzinger a illustrare a capi di stato e leader politici la dottrina cattolica

"Inviato del Papa contro l’aborto chiederò al mondo una moratoria"

-  La moratoria. La Chiesa condanna la pena di morte; a maggior ragione ricorda che è peccato uccidere bimbi mai nati. É una pena capitale inflitta a innocenti indifesi

di ORAZIO LA ROCCA (la Repubblica, 24.01.2008).

CITTÀ DEL VATICANO - Una campagna internazionale contro l’aborto pianificata dal Vaticano con la «benedizione» di papa Ratzinger. Sarà promossa dal pontificio Consiglio per la Famiglia il cui presidente, il cardinale Alfonso Lopez Trujillo, è stato delegato da Benedetto XVI a illustrare a capi di Stato, leader politici e istituzioni culturali la dottrina cattolica sulla difesa della vita, dal concepimento fino alla morte naturale. Sarà un vero e proprio tour mondiale antiaborto che il porporato inizierà tra qualche settimana dall’America Latina, per proseguire in Centro America e America del Nord, Canada, Africa, Oriente, Medio Oriente ed Europa. Obiettivo finale: «Arrivare ad una moratoria sull’aborto come quella sulla pena di morte votata dall’Onu», confessa a Repubblica Trujillo, che però non sembra molto sorpreso per le aperture su Chiesa e divorziati risposati fatte nei giorni scorsi dal collega, il cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi. «Si tratta - puntualizza - di una pastorale di accoglienza e di misericordia varata oltre 30 anni fa, ma senza che tutto ciò possa portare i divorziati risposati alla comunione».

Eminenza, perché un tour internazionale per la moratoria sull’aborto?

«Perché su questa materia c’è troppa confusione ed il relativo magistero della Chiesa, a partire da fondamentali documenti come l’Evangelium Vitae di papa Giovanni Paolo II o l’Humanae Vitae di Paolo VI, spesso è disatteso proprio da chi si professa cattolico».

Si punterà così a riformare la legge 194 che in Italia legalizzò l’aborto e che fu confermata anche da un referendum?

«La Santa Sede parla a tutti i cattolici di tutto il mondo e ad ogni uomo di buona volontà. Non stiamo parlando di una legge italiana, ma di un dramma che tocca le coscienze di tutti, cioè l’uccisione di un essere innocente nel grembo materno».

Come spiegare il parallelo che lei fa tra la moratoria sulla pena di morte e la moratoria sull’aborto?

«L’aborto è una pena capitale inflitta ad un innocente indifeso. Se la Chiesa - come gli Stati che all’Onu hanno firmato per la moratoria - è contro la condanna a morte, a maggior ragione deve ricordare che è peccato uccidere i bimbi mai nati. I cattolici devono saperlo ed essere coerenti nelle loro azioni. Non vogliamo polemizzare con nessuno, ma solo far conoscere la dottrina cattolica. Incominceremo con l’America Latina, incontrando governi di tutti gli orientamenti politici, anche marxisti e socialisti, perché l’aborto non è un problema solo italiano o europeo, ma mondiale. E la Santa sede vuole debellarlo».

Ma come si fa a vietare l’aborto alle donne violentate?

«Si tratta certamente di drammi enormi e la Chiesa è pronta a fare la sua parte. Ogni uomo deve farsene carico. Si tratta però di drammi che non si risolvono uccidendo un bimbo innocente. Giovanni Paolo II scrisse una storica lettera per implorare le suore violentate a Saraievo durante la recente guerra a portare comunque a fine le loro gravidanze».

E quando una gravidanza mette in pericolo la vita della mamma?

«Non è mai lecito uccidere un innocente. Sempre. Quando la mamma è in pericolo occorre che la società faccia tutto il possibile per salvare lei e il suo bambino. E su questo la moderna medicina ed i progressi della ricerca scientifica hanno fatto passi da gigante. Perché non tenerne conto?».

Nel tour parlerete solo di aborto?

«No, parleremo di tutti gli aspetti legati alla difesa della vita. Anche di procreazione, promuovendo i contributi di 16 scienziati raccolti nel libro "Famiglia e procreazione umana", dove si ricorda, tra l’altro, che procreare non è mera riproduzione; che la famiglia è un bene sociale e che i figli, fin dal primo concepimento, sono persone, non agglomerati biologici».



Crisi Chiese - Notizie

Scandalo ad Atlanta: l’arcivescovo ha un figlio

La famiglia dell’arcivescovo Earl Paulk, alla fine, ha dovuto ammettere tutto pubblicamente, sconvolgendo così tutta la comunità di fedeli. Il 34enne D.E. Paulk, conosciuto da tutti come il nipote del ministro, in realtà è suo figlio.

http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.1701.12

Per anni infatti il pastore ha intrattenuto una relazione segreta con la moglie del fratello, relazione che ha portato alla nascita di un bambino. A rivelarlo è stato lo stesso dal pulpito della Holy Spirit at Chapel Hill Harvester Church, una delle più grandi chiese nei sobborghi di Atlanta.

Non è la prima volta che l’arcivescovo è al centro di uno scandalo a sfondo sessuale, ma questa volta per il pastore le cose potrebbero mettersi male: in ballo, infatti, c’è un’accusa di spergiuro e falsa testimonianza. La verità è venuta a galla grazie a un test di paternità imposto da un giudice della contea di Cobb che sta appunto indagando sul ministro. Paulk è infatti accusato di aver mentito mentre era sotto giuramento durante un’udienza che lo vedeva imputato proprio assieme al fratello. L’ex impiegata della chiesa Mona Brewer aveva accusato il sacerdote di averla plagiata per ottenere in cambio favori di natura sessuale dal 1989 al 2003, sostenendo che facessero parte del percorso verso la salvezza eterna. Lo scorso gennaio Paulk ha ammesso la relazione, negando invece quella con la cognata.

L’ex nipote ora figlio, che ha scoperto la verità solo ora, ha dichiarato che tutta la vicenda "è stato un male necessario per riportare tutti noi nelle braccia del Signore".

* Il dialogo, Giovedì, 24 gennaio 2008


-  Provocatoria proposta dell’associazione "Libertà e Giustizia" dopo le recenti parole del Papa
-  "Ogni giorno l’Aids uccide 8 mila persone che potrebbero essere salvate dal condom"

-  "Moratoria sull’aborto? Inizi la Chiesa
-  con quella sul divieto ai preservativi"
*

ROMA - Ottomila persone muoiono ogni giorno nel mondo per colpa dell’Aids. Molte potrebbero essere però salvate attraverso l’incremento nella diffusione e nell’utilizzo dei preservativi. Per questo motivo, se la Chiesa cattolica ha davvero a cuore la tutela della vita in tutte le sue forme, come ha ribadito il Pontefice chiedendo un giro di vite alle legislazioni sull’aborto, la Santa Sede deve consentire una moratoria del divieto all’uso del profilattico, contribuendo a salvare uomini, donne e bambini dal contagio.

Ad avanzare la provocatoria proposta è il movimento Libertà e Giustizia presieduto da Sandra Bonsanti. "All’indomani dell’intervento del Papa che ha sottolineato il ’carattere sacro della vita umana’, collegandolo alla moratoria Onu sulla pena di morte, LeG segue con interesse il dibattito sulla 194 - recita una nota sul sito dell’associazione - affidando agli uomini di scienza il compito di stabilire se la medicina abbia fatto progressi tali da aprire la discussione sullo spostamento dei limiti di tempo per effettuare aborti terapeutici". "Ma - si legge ancora - sottolinea che l’aborto previsto dalla 194 non è un omicidio, trattandosi di una scelta sempre drammatica, spesso obbligata e che è inaccettabile l’equazione moratoria contro la pena di morte uguale a moratoria contro l’aborto".

Libertà e Giustizia introduce quindi il parallelo con la piaga dell’Aids. "LeG ricorda i 40 milioni di persone infettate dal virus Hiv nel 2007 e il fatto che la Chiesa cattolica si oppone da sempre all’uso dei preservativi - afferma ancora l’editoriale - persino nei contesti in cui essi sono indispensabili per evitare il contagio".

"Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, riferiti al 2007 - afferma ancora l’associazione - sono già 40 milioni le persone infettate dal virus, 8 mila i morti al giorno e 1500 i bambini che contraggono quotidianamente l’Aids. La Chiesa non ha mai revocato quel divieto". Per questo, "LeG chiede che la Chiesa cattolica consenta una moratoria del divieto all’uso del preservativo, per contribuire a salvare uomini, donne e bambini dal contagio Aids, nel rispetto del "carattere sacro della vita umana".

* la Repubblica, 9 gennaio 2008.


Ansa :: 24 gennaio 2008

Brasile: governo distribuisce gratis 20 milioni di profilattici

Per le donne anche la pillola del giorno dopo (ANSA) -

BRASILIA, 24 GEN - Venti milioni di profilattici saranno distribuiti gratuitamente dal governo brasiliano durante i cinque giorni di Carnevale. Sono quasi il doppio rispetto all’anno scorso, quando ne erano stati messi a disposizione 11 milioni. E nello stato del Pernambuco le donne avranno diritto anche alla ’pillola del giorno dopo’. E’ iniziata oggi la distribuzione di preservativi presso le segreterie della Sanita’ di tutti gli stati brasiliani.


Sul tema, nel sito, si cfr.:

-  EUROPA!!! CHE SIGNIFICA ESSERE "EU-ROPEUO". Per la rinascita dell’EUROPA, e dell’ITALIA. La buona-esortazione del BRASILE.


Rispondere all'articolo

Forum