AGGRESSIONE FASCISTA AL CIRCOLO MARIO MIELI di ROMA
Lasciamo perdere la ventina di neo-fascistelli (magari pure frocetti loro stessi ) che vanno a sfasciare le Sedi dei Gay, per sentirsi machi ... poveri figlioli... ma il fenomeno non è isolato affatto: sappiamo della Libreria Babele di Milano, e poi varie aggressioni in varie sedi d’Italia...
Io dico quel che penso: 1 ) Prima responsabile di tutto la Chiesa Cattolica con il suo Vaticano che sta anche fisicamente a Roma, col suo Papa tedesco omofobo di prima categoria! Ogni volta che si è anche solo accennato ai diritti di una coppia convivente dello stesso sesso, subito accuse indignate di "voler distruggere la Famiglia e la società!"
Lui il grande artefice ed estensore della "Teologia della Discriminazione" (che ha ucciso quella della Liberazione!).... poi in ordine:
2) la Destra tutta omofoba, salvo poche eccezioni da Forza Italia, UDC, AN, fino a Storace e Alemanno e Mussolini e Fiore di Forza Nuova (comprese tutte le Binetti varie di destra)
3) tutta la Sinistra , l’arco che va dal PD, dai DS la Margherita fino a Bertinotti, giù giù fino ai Verdi di Pecoraro Scanio e tutto il resto della ormai azzerata Sinistra Arcobaleno sparita in un baleno appunto.
Se la Destra italica è un cesso, tutta, la Sinistra è stata la porta di questo cesso...! Parole e parole al vento infatti, per anni e anni, legislature e legislature, per non concludere nulla, con la non volontà politica di fare alcunchè... Rutelli (ipocrita) adesso esclama: "Dobbiamo scongiurare che la campagna elettorale sia accompagnata da fatti come questo, che sono da relegare nei sotterranei della civilta’."
Dobbiamo congiurare che la campagna elettorale... lui pensa solo a quella infatti: se non fossimo in campagna elettorale (dove si raffazzonano anche i voti degli odiati gay pur di mettere il sedere sulla poltrona romana per altri 5 anni!) neanche si sarebbe sognato di andare al Circolo Mario Mieli nè avrebbe detto una parola di condanna! Questo il personaggio!
Caro Rutelli da relegare nei sotterranei della civiltà (frase ad effetto vero!) siete tutti Voi, sei Tu, con Fassino, e poi D’Alema, Veltroni stesso, tutti i vostri carissimi amici della Margherita (che per noi era una ortica urticante!)...tutti voi donne e uomini della destrorsa sinistra italiana, non civile e non europea! Voi con le vostre donne, la Finocchiaro, la Turco, la Melandri, e dulcis in fundo la Rosy Bindi con la Binetti : tutti attori che hanno recitato una parte del copione già scritto dal Vaticano e in Vaticano, della commedia "Ai gay tre cose: niente, niente, niente!" Ai gay semmai solo le botte!
Adesso vieni a parlare di sotterranei: infatti è dove vi ha sepolto tutta una Nazione sperando di non sentire mai più parlare di Voi! Amen
+ Giovanni Climaco Mapelli Vescovo
Sul tema, nel sito, si cfr.:
EU-ROPA: ITALIA. RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO SULL’OMOFOBIA
Roma, raid fascista danneggia il circolo gay Mario Mieli *
Hanno fatto irruzione al grido di «duce, duce» e «froci di merda». Inneggiando ai campi di sterminio. Hanno sfasciato quello che potevano sfasciare, rovesciando scrivanie, estintori, divano e quadri. Poi se ne sono andati. È successo giovedì sera, verso le 19, al circolo di cultura omosessuale Mario Mieli di Roma. Un perfetto raid fascista.
«Un’azione chiaramente intimidatoria», sottolinea la presidente del circolo Rossana Praitano. Ed «è assolutamente non casuale che avvenga sotto al ballottaggio, dopo la sconfitta della sinistra Tutto questo può aver risvegliato vecchi istinti bestiali». Ma per il presidente dell’Arcigay Aurelio Mancuso, il «gravissimo episodio» avvenuto al circolo Mario Mieli non è «che la punta di una iceberg di un pesante clima d’odio giunto a livelli non più sopportabile qui in Italia».
Dura la condanna delle forze politiche di centrosinistra. Il candidato sindaco Francesco Rutelli, che ha subito visitato di persona il circolo, chiede «grande fermezza ed una grande risposta corale nei confronti di questo rigurgito fascista, intollerante ed omofobico». E una «condanna per ogni forma di teppismo» arriva anche dal candidato del Pdl Gianni Alemanno.
Nicola Zingaretti, candidato del centrosinistra alla presidenza della Provincia di Roma lancia un appello «perché si smorzino i toni in questi ultimi giorni di campagna elettorale e perché si vada al ballottaggio nel più grande rispetto delle idee politiche, culturali e religiose di tutti, come accade in ogni Paese moderno e civile».
* l’Unità, Pubblicato il: 18.04.08, Modificato il: 18.04.08 alle ore 11.39
Caro Mapelli, ogni atto di violenza non è giustificabile ed è da condannare !! Non mi sembra però che il Papa e i cattolici abbiano reagito così violentemente agli oltraggi che investono quotidianamente la loro fede. Le faccio solamente qualche esempio (che per me rappresentano la vera cloaca): spettacolo "Messiah Game" alla Biennale di Venezia (Gesù rappresentato come un masochista e l’ultima cena trasformata in orgia) oppure l’iniziativa "culturale" dal titolo "La Madonna piange sperma" e la mostra "Recombinant women" di Bologna, nella quale i dieci comandamenti vengono rappresentati in chiave omosessuale . Avessero fatto questo a certi musulmani o ebrei, chissà come avrebbero reagito !
Oramai la Chiesa è diventata il bersaglio preferito da chi vorrebbe chiudere per sempre la storia del cristianesimo e tornare al paganesimo attraverso la liberazione sessuale.
Le varie manifestazioni omosessuali di piazza e tutti questi atti provocatori non hanno forse lo scopo di fomentare una reazione esagerata del mondo cattolico ? Qualche piskello fascistoide ci casca, ed ecco il nostro vescovo Mapelli prendersela prontamente con il Papa, il Vaticano e i politici di area cattolica. Siamo abbastanza intelligenti per capire che indignarsi di fronte a determinate situazioni è cadere nella trappola di chi provoca.
Non ci resta che reagire con tolleranza e magnanimità , riconoscendo che Dio non ha bisogno di noi per difendersi.
concordo con Lei caro Biasi sul fatto che è una provocazione di fascistelli: ma dove sono i cattolici "illuminati" o i Vescovi che non accettano l’equazione omosessualità = abominio I discorsi teologici di Ratzinger fanno rabbrividire chi conosce il Vangelo anche soltanto da lontano... MI DICA COSA C’ENTRA OGGI RATZINGER COL VANGELO? non sono i gay le vittime, è tutta la realtà evangelica una vittima di un despota tirannico teologico (lo diceva anche Hans Kung prima d’essere ricevuto in udienza a Castel Gandolfo dal suo connazionale... cosa gli avrà offerto la porpora "in pectore" per il silenzio?!) Io non condivido neppura una delle manifestazioni "artistiche" blasfeme e concordo con Lei che sono un boomerang... Tuttavia anche Lei non caschi come me nelle provocazioni di segno opposto (speculari a quelle dei fascistelli)... In Italia ci sono milioni di donne e uomini omosessuali... non sono due o tre mostre o pochi militanti gay talebanizzati a rovescio che possono mettere tutto a tacere sui diritti civili di chi è non - eterosessuale (per usare un’espressione ironica). Lei dice che: "Oramai la Chiesa è diventata il bersaglio preferito da chi vorrebbe chiudere per sempre la storia del cristianesimo e tornare al paganesimo attraverso la liberazione sessuale..." Ebbene cosa pretendiamo di più? Gesù disse "Beati Voi quando vi perseguiteranno... se hanno perseguitato me perseguiterranno anche Voi!" E’ la condizione vera ed evangelica, mica ci ha chiamati a fare una "nazione cristiana " o una "europa cristiana"... queste sono mire di uomini politici di Chiesa che nulla hanno a che spartire con Cristo e il mandato ai suoi discepoli...! occorre essere chiari su questo! Magari tornasse un paganesimo genuino, come ai tempi dei primi cristiani... dove la minoranza delle Chiese viveva allora una testimonianza autentica, e non invece le mire di onnipotenza del Sacro Romano Impero e dei Sommi Pontefici (titolo pagano pure questo guarda un po!) Un paganesimo dove veramente l’evangelico è sale della terra e lievito nella pasta... Non quella melassa espansa dove tutto è cattolico perchè nulla è più cristiano! " Guai a Voi quando tutti gli uomini diranno sempre bene di Voi!".... diceva sempre Gesù. Desmond Tutu arcivescovo anglicano diceva: "non posso pregare un Dio che discrimina, un Dio che è omofobo!" Ecco il punto: oggi il Papa prega un suo Dio omofobo e i politici lo incensano... poi i gay (e non le mostre blasfeme ) vengono perseguitati!
un saluto cordiale
+ Giovanni Climaco
Caro Mapelli, personalmente non ho mai creduto in quei "cattolici illuminati" (così numerosi in una determinata area politica del nostro Paese, come Lei ha citato) che pretendono di dare istruzioni a Vescovi e Papi e, all’occorrenza, di correggere persino le Sacre Scritture.
Come cattolico, così come Papa Ratzinger e la Chiesa intera, mi è impossibile accettare l’ equazione : omosessualità= abominio ! Dovrebbe essere oramai chiaro che sulla dignità degli omossessuali (milioni ? non conosco il loro numero) non si discute, così come non possiamo restare impassibili di fronte alla sofferenza di questi nostri fratelli, da non confondere con quegli attivisti gay che propongono la loro condizione come un ideale da seguire. Non è in discussione l’immoralità dell’attrazione di persone dello stesso sesso(in questo caso dove sta la colpa, la responsabilità ?), bensì l’atto omosessuale. Ciò, naturalmente, non può giustificare un qualsiasi intervento punitivo dello Stato, come succede purtroppo in alcuni Paesi islamici ( oppure durante il nazismo o nei regimi comunisti di un tempo). Non bisogna poi seguire per forza l’etica cristiana per condannare la pratica omosessuale; già Platone e Aristotele, usando la sola ragione, la biasimarono.
Il Suo scandalo nei confronti di una Chiesa apparentemente "trionfalista" non tiene conto del paradosso proprio della fede cattolica. Gesù, vivendo nella Chiesa, deve testimoniare due realtà che sembrerebbero inconciliabili : l’annichilimento di se stesso e la Gloria, la Croce e la Maestà di Dio. Così lo sfarzo di San Pietro e delle Cattedrali sparse in tutto il mondo non contraddicono la povertà di un San Francesco d’Assisi e le vesti regali del Papa non ci impediscono di guardarlo come il "servo dei servi".
Infine, volevo ricordarLe che le persecuzioni fanno parte della storia passata e presente della Chiesa. All’epoca di Nerone i perseguitati probabilmente erano migliaia, oggi milioni (Cina, India, Africa ed Europa orientale, Penisola arabica). In Europa invece si cerca di screditare, di negare, o almeno limitare il ruolo della Chiesa. Ricordiamo a proposito episodi come "La Sapienza" e quelli già citati precedentemente attraverso mostre, film, rappresentazioni, pubblicità.
Con l’augurio di una serena e buona domenica, La saluto cordialmente e La ringrazio per la Sua attenzione.
biagio allevato
RISPOSTA AL SIGNOR BIASI Leggo solo ora la Sua risposta... Tuttavia non riesco a capire la logica del discorso ecclesiologico che Lei fa’... non appartiene alla "mia cultura teologica", nè a quella che si ispira ad esempio ad un cardinale Martini...o a Padre Turoldo, per dire soltanto due nomi... Io non vedo cristianesimo dentro il cattolicesimo attuale,quello che va per la maggiore oggi (tra TV e media vari ) mi perdoni, di cuore! Cristo parla di "lievito" e sale della terra non già di "essere il tutto".(essere la pasta?!!!) Una Chiesa che sostenuta dai politici cialtroni italiani vuol bloccare i PACS o i DICO (manco si sa più che nome abbiano in questo Paese delle sabbie mobili, o per dirla con Gianantonio Stella della DERIVA) non è dalla parte di Cristo bensì dei sinedriti, cioè di chi in giorno di Sabato lascerebbe morire annegato nel pozzo non solo l’asino caduto ma anche ogni persona che ha l’unica colpa di amarsi e tenere una relazione di amore e di affetti (non solo sessuale) che noi troviamo "non canonica". Cristo per il Sinedrio "non era canonico!" Io sento nei suoi discorsi quel filone culturale ciellino o di Opus Dei (diciamo ispirato a Ruini e sodali vari) che non considero se non un’invenzione umana spacciata per Cristo e per Vangelo - mi scusi la franchezza- cioè quella pretesa di Chiesa cattolica invadente omnipervasiva, anche sul piano politico e sociale,disperatamente attaccata ad un potere terreno e umano! Il discorso sarebbe molto lungo e articolato. Ormai il messaggo evangelico è ridotto ad un predicozzo moralista e ad una reprimenda di clericali inaciditi! (sarà il celibato imposto o autoimposto che rende così?...grazie a Dio la nostra Chiesa almeno ha preti sposati!) Io non ci sto! Riguardo infine agli antichi: legga Platone, il suo Simposio, non credo proprio che sia contro gli omosessuali , anzi...soprattutto quando cita il suo Maestro Socrate (che non scrisse niente come Cristo stesso)... Lei dice che usando la sola ragione, la biasimarono.... (quale ragione? si rende conto delle conoscenze scientifche di millenni fa’? non ha letto nulla Lei delle ricerche scientifiche attuali sull’omosessualità nell’uomo e negli animali...? Lei si affida ad Aristotele che nemmeno conosceva la circolazione sanguigna? e credeva che il cuore fosse un organo vacuo, privo di utilità funzionale al corpo umano e soltanto sede di sentimenti?... che medicina e scienza aveva a disposizione il filosofo allora?...) è proprio Aristotele , il troppo razionalista, presuntuoso che vuol determinare tutto, che infatti poi genera la scolastica aristotelica di Tommaso d’Acquino e la sua assurda e tremenda legge naturale...(legge morale naturale)... Quella che i Papi da Leone XIII fino a Ratzinger sostengono e per cui stra-vedono, e che li porta direttamernte fuori dalla realtà attuale e dalla modernità, tanto è stata demolita questa impostazione ontologica e antropologica (ma anche esegetica e teologica) dalle scienze moderne ed attuali. Qui - sull’omosessualità - si sta ripresentando un nuovo caso Galileo, questa volta non cosmologico biblico, ma antropologico biblico, lo vado dicendo da decenni ormai! Ma la gerontocrazia o gerarchia cattolica - come al solito inattuale rispetto ai tempi - non se ne avvede! O per ottusità o per presunzione o per mala fede... (copione storico tutto già visto!) Là Bellarmino e Urbano VIII, qui Ruini e Ratzinger! Ancora non hanno capito che si fanno ridere dietro da tutto il mondo scientifico?! (chissà se il futuro cardinale Ravasi potrà fare qualcosa in merito...? per aprire qualche mente vaticana..? mah?) La costruzione teologica cattolica romana è imponente , un colosso davvero, ma che poggia su piedi di argilla! Io riguardo la legge naturale ho solo una obiezione da fare , direi tagliente e diretta parafrasando Camus: quando il Papa Ratzinger o chi per esso , e anche Lei Signor Biasi, mi darà una risposta esauriente del perchè un bimbo di 3 anni debba morire di leucemia, oppure un 30enne padre di famiglia debba crepare in un letto di cancro all’ospedale, magari oggi stesso o domani, allora io accetterò la spiegazione totalizzante e razionalizzante del vostro Tommaso d’Aquino (desunta da Aristotele) e della sua teologia razionale o razionalista, per il resto vedo che la legge naturale non ha etica alcuna e per quanto razionale ha una logica assurda e no può spiegare nulla come direbbe onestamente e francamente Voltaire (nel suo Candide). Legge di natura : quando il leone azzanna la gazzella, l’uomo vuol copulare con più donne,senza neppure accudire la prole (cosa che accade in molte realtà umane e sociali , etniche) il debole soccombe al forte! Oppure come per fenomeni naturalissimi come un ciclone purtroppo muoiono migliaia di persone (10 mila in un sol colpo! ) è cronaca di oggi! Se è questa legge di natura che impugnate , voi tutti , anche per negare ogni cosa ai gay e alle lesbiche, per dire che sono contro-natura allora io dico no! Primo perchè l’omosessualità è proprio una realtà naturale: l’uomo non inventa il desiderio... lo trova in sè connaturato.... è un elemento previo, diciamo. In seconda istanza io credo che il Vangelo, sia un’altra prospettiva, escatologica diremmo, che Cristo da’ a questa nostra natura umana, altrimenti cattiva e brutale, quella che Ratzinger invece oggi spudoratamente (Lui che si dice professore teologo) adora come fosse un vitello d’oro! Infatti Lui e i suoi cardinali e vescovi sono diventati idolatri! (lo dissi al buon monsignor Elio Sgreccia dell’Accademia Pontificia per la Vita ) Non sono aperti alla grazia di Dio che fa’ piovere sui buoni e i cattivi , sui giusti e gli ingusti, ma si vogliono sostituire a Dio con la pretesa di cambiare qui e ora il mondo! (?) Follia pura! ma questo risponde ad un disegno ben preciso che da Teo-cratico diviene Iero-cratico e ha i bagliori del luciferino! Io seguo Cristo, che è il Vangelo dell’accoglienza non delle leggi naturali, le stesse che Paolo (nonostante fosse un noto omofobo biblico) diceva però che "uccidono". Io non voglio cambiare le Sacre Scritture dunque come Lei insinua, ma le voglio leggere secondo lo spirito di questo tempo, con le conoscenze di oggi, scientifiche ed esegetiche... mica pretenderà che noi le si legga come le leggeva un uomo ebraico dei tempi di Mosè o uno del medioevo? Ad esempio: Lei ritiene che la donna mestruata vada messa fuori dalla città, come nel Levitico cap. 15 ? Leggo la Bibbia (tanti libri diversissimi tra loro, testi poetici, storici, narrativi, apocalittici, ognuno con una diversa impostazione strutturale simbolica e redazionale)... La leggo con intelligenza (come contestai invece al salesiano Mons. Angelo Amato - Segretario alla Congregazione per la Dottrina della Fede - di leggerla come i Testimoni di Geova, leteralmente cioè da stupidi...!) Salvo leggere dei passi alla lettera, ad esempio per il sesto comandamento (non ammittitur parvitas) riguardo il sesso, severità assoluta, e glissare o ammettere deroghe al fatto che i Discepoli non devono portate due tuniche o due sandali... Cioè sesso tutto peccato, su questioni economiche affaristiche invece si chiude un’occhio...
Alla grazia dell’amore di Cristo non oppongo leggi nè umane, nè naturali. E l’asino allora (e anche l’uomo o il gay) lo tiro fuori dal pozzo, perchè è il Sabato per l’uomo e non viceversa, l’ uomo creatura vivente ( anzi l’uomo è "gloria vivente di Dio!" - canta il Salmo 8 - altro che maestosità di San Pietro e le sue pietre delle quali non ne resterà una sull’altra come per il Tempio salomonico!...) Ecco da dove io guardo la Chiesa e il mondo! Da questa prospettiva, e Cristo dice che "Lui ha già vinto il mondo" non noi! Lasciamo fare a Lui... Giovanni a seguire dice che "è questa la battaglia che vince il mondo: la nostra fede" ! non altre battaglie si badi o crociate che siano! ... ma la fede non è niente di potente in senso materiale, semmai è attesa fiduciosa del giorno del Signore, che verrà, ma che io non posso nè possedere nè manipolare! Attendiamo dunque il Signore, non costringiamo altri a fare ciò che nemmeno noi in fondo facciamo con cuore gioioso! La gioia non sta nelle opere, ma nella sua grazia, anche se il mistero ci sovrasta (anche di fronte al male del mondo e degli uomini...) Nelle parole dei prelati questa grazia è soffocata e storpiata, come lo era la misericordia del Padre da quelle dei farisei...al punto che il Figlio suo stesso è stato messo a morte, credendo di render gloria a Dio, un Dio fatto ad immagine e somiglianza della propria superbia e ottusità! Superbia.... La prima fra le tentazioni diaboliche... nel deserto...respinta da Cristo! Auguri!
+ Giovanni Climaco ep.
Caro Mapelli, capisco il suo accodamento al conformismo progressita e la sua avversità nei confronti del movimento di don Giussani e l’Opus Dei. Ma noi siamo cattolici, non protestanti ! Sugli argomenti morali che lei ha ricordato, la Chiesa ha un magistero ben preciso, che impegna tutti i fedeli.
Se poi qualche cardinale (in pensione o no) segue o insegna un "magistero parallelo", particolarmente accolto da molti intelettuali di casa nostra, non è un nostro problema.
Io, di fronte alla sofferenza di un bambino di 3 anni che sta morendo di leucemia o di un malato terminale, posso solamente ricordare un’affermazione del poeta francese Paul Claudel : "Dio non è venuto a togliere la sofferenza, non è venuto a spiegarla, ma è venuto a riempirla della sua presenza". Se per guarire poi un malato bisogna negare all’esistenza un altro essere (per di più indifeso, senza diritto di replica!) come vorrebbe farci intendere, allora sono io a gridare il mio NO !!
A lei, così devoto, a quanto pare, ai testi filosofici, vorrei ricordare un’ affermazione proprio di San Tommaso : "Imparo di più davanti al mio crocifisso che su tutti i libri".
Auguri a Lei !
biagio allevato
Le replico in poche parole perchè non vorrei stancare... o risultare ripetitivo... non è questione affatto, Caro Biagio, di essere "protestanti", facile accusa che si muove in genere a chi contesta "questo" Magistero e "questa" Gerarchia della Chiesa cattolica e la "sua" interpretazione della Tradizione... no! perchè vorrebbe dire non aver capito niente! e cioè : non aver studiato l’autentica traditio apostolica (dai Padri ai Primi 7 Concili Ecumenici, quelli sì ecumenici non quelli dopo il 1054 momento tragico della divisione tra Chiesa d’Oriente e Chiesa d’Oriente che ha spaccato la Chiesa INDIVISA CATTOLICA, per l’avvento del papato inteso come lo vuole la Curia romana, facendo un’esegesi distorta del passo di Matteo famoso sul primato di Pietro!...) il primo protestante in effetti è il Papa! poichè modifica l’autentica tradizione apostolica e conciliare della Chiesa Cattolica, che non era nè papo-centrica nè tantomeno aveva una "legge morale naturale" (inventata dall’aquinate aristotelico) come base per la sua teologia morale... La Chiesa autentica era fondata su una struttura di Collegialità Episcopale...(dagli Atti degli Apostoli fino alla fine della Patristica... fino al VI e VII secolo!) neppure un Patriarca può sovvertirla, perchè deve rispondere ad un Sinodo, non a se stesso! Il papa non è che un primus inter pares per una sorta di reverenza di onore all’Apostolo Pietro e al suo omologo San Paolo morti in Roma...al quale succede nella cattedra episcopale. Non esiste affatto un "ministero petrino" perchè allora c’è pure un "ministero giovanneo", uno "paolino", e poi uno "marciano", uno "giacobita", e uno "andreino", e infine uno "tommasiano" e " matteano".... Pietro, che non presiede il Concilio detto primo di Gerusalemme perchè viene convocato sotto l’autorità e dell’apostolo Giacomo il maggiore primo vescovo a Gerusalemme, viene mandato dal Collegio apostolico ad Antiochia, quindi è mandato perchè non è superiore al Collegio apostolico,che lo invia, ma obbedisce a questi: i cattolici romani hanno rovesciato questa impostazione, preferendo individuare in Pietro quella pietra su cui si fonda la Chiesa di Cristo! (follia! poichè il papato è stato foriero di tanti o tutti i mali della cristianità....quando se lo sono spartiti tra re e imperatori con le famiglie aristocratiche (nobili? ben poco avevano di nobile semmai in realtà para-mafiose e potenti delle epoche scorse - dagli Orsini, i Doria Pamphili, gli Odescalchi, i Chigi, i Colonna, i Medici, i Borgia i Cajetani ecc... dai quali venne Alessandro VI , Bonifazio VIII, Giovanni IX dei Conti di Tuscolo, che fu incestuoso idolatra e blasfemo!) che dominavano il mondo. Pietra vera di fondamento della Chiesa era ed è - Lei dovrebbe saperlo! e se non lo sa è in grave difetto - non già l’uomo Pietro,bensì la sua "professione di fede," di Pietro, quando dice che "Cristo è il Figlio del Dio vivente!" Su questa pietra della professione di fede dell’Apostolo e su "Cristo pietra vivente" è fondata la Chiesa di Dio, (leggi i Padri S. Ambrogio e S. Agostino o S. Ignazio di Antiochia...) non già su un uomo e la sua (potente ma miserevole) Curia! Su un uomo si costruisce invece tutta una idolatria (papolatria) nefasta anche sul popolo cristiano e sulla comunità dei credenti... una figura divinizzata faraonica come un dio pagano! Se si studia la storia della Chiesa si trova che ad un certo punto la frattura con il mondo Orientale ed Ortodosso avviene proprio per l’inserimento di una "cucina teologica romana" cucinata in Curia a Roma...da appositi teologi di corte, e poi data da mangiare a tutti, in tutti i piatti di tutte le mense di tutti i vescovi...(e anche degli ordini religiosi e congregazioni ) Noi questa "sbobba" romana non la vogliamo mangiare: io non sono prostestante, anzi sono custode di una tradizione apostolica vera, lasciataci da Cristo, e rovesciata invece dal potere umano...quant’anche fosse quello clericale.... Io sono un Vescovo di una Chiesa originaria di Antiocia di Siria, fondata da Pietro Apostolo e dove vi rimase 30 anni come primo Vescovo, fino al 65 circa dopo Cristo. Da San Pietro a me ci sono 181 ordinazioni episcopali in successione apostolica ininterrotta! (documentate!) Cosa le posso dire? quando venne a Roma (se ci venne, dato che molti storici dubitano e sono discordi sulla questione della presenza di Pietro in Roma, mentre su Paolo non vi sono contestazioni...) ci rimase soltanto qualche mese forse meno di un anno, e poi sarebbe stato ucciso (crocifisso all’ingiù dice un testo del martirologio romano e altri testi apocrifi tardi) nella persecuzione di Nerone...(verso il 66 o 67 d.C.) Ma Pietro benchè venerato e riverito nella comunità dei credenti cristiani non fu mai, nè Lui nè i suoi successori fino a quasi l’anno ’800, cioè dall’incoronazone di Carlo Magno, quel "pontefice sommo" (titolo pagano del tutto mutuato dall’Imperatore romano) che poi divenne a seguito della commistione tra trono e altare, corona e tiara. Pietro era colui che "presiedeva alla carità universale delle Chiese" come dice S. Ignazio antiochieno, suo secondo successore, martire, pure morto tra i leoni nell’arena di Roma. E basta! Non nominava nè i Vescovi nè costituiva Diocesi, nè aveva giurisdizione su altri Sinodi ecclesiali ,che non fosse il suo di Roma. Era un metropolita il papa sulle Chiese sue suffraganee, senza giurisdizione universale, del tutto inventata! Era il Vescovo di Roma e basta, e godeva di un titolo di onore riconosciutogli, e non imposto con poterte e forza o forzature, dalle altre Chiese sorelle, anch’esse di fondazione antica apostolica. Cioè teneva unita la Chiesa cattolica (universale) attraverso il vincolo della carità, e cioè secondo quel comandamento del servizio lasciato da Gesù nell’ ultima Cena (narrata da Giovanni ) quando lava i piedi ai suoi discepoli, e come Maestro invita a fare altrettanto, vera eucarestia di servizio! Chi vuol essere il più grande si faccia servo di tutti! Poichè "i capi delle nazioni comandano su di esse, si fanno chiamare signori e spadroneggiano , ma per voi non sia coì!" e...invece è stato proprio così in barba al monito di Cristo Signore: i papi come capi di Stato , re e Imperatori (il triregno in testa! addirittura) che intralazzavano e comandavano come i poteri terreni. Gesù afferma "il mio Regno non è di questo mondo!" vede dove ha portato quella teologia romana curiale? quanto lontana, ancor oggi, dal Vangelo di Cristo?! e la "legge naturale" come le "nazioni cristiane" le vogliono ancora imporre come nel Medioevo o nel Rinascimento, allora con le Inquisizioni e oggi con la complicità politica d’Italia, ma questo è semplicemente bestemmia per la Chiesa evangelica ortodossa cattolica fondata sulle parole e insegnamenti del Maestro!
Con questo concludo il dibattito, e la invito a maggior approfondimento anche teologico e meno affidamento ad un dogmatismo cattolico-romano (direi papista) che si basa soltanto sulla sua presunzione autoreferente di verità anzichè sulla verità.
un saluto cordiale
+ Joannis Climacos Mapelli ep.
Caro Mapelli, la sua visione della Chiesa e del papato non mi apppare molto convincente. Alcuni episodi, che lei dovrebbe conoscere benissimo, testimoniano il grande prestigio che la Chiesa di Roma godeva tra le altre Chiese, già fin dal I secolo. Come dimenticare per esempio la lettera auterevole del vescovo Clemente di Roma presso la Chiesa di Corinto (verso il 95), agitata da gravi disordini ? Oppure, intorno al 110, la lettera che lo stesso Ignazio di Antiochia (che lei cita) scrive alla Chiesa di Roma, mentre sta viaggiando verso la capitale dell’impero, dove sarà dato in pasto alle belve del circo : " Alla Chiesa che presiede nella regione dei Romani, Chiesa degna di Dio, giustamente lodata, meritatamente chiamata beata, degna di essere glorificata e di conseguire quanto desidera; degna di purezza; Chiesa che presiede alla carità; Chiesa fondata sulla legge di Cristo". Come potrà verificare, S. Ignazio non ha mai usato un tono simile nelle sue lettere alle Chiese dei paesi che attraversò.
Attraverso Ireneo, il secondo vescovo di Lione, siamo riusciti a conoscere i primi vescovi di Roma. Martiri oscuri e a prima vista insignificanti :Lino, Anacleto, Clemente, Evaristo, Alessandro, Sisto, Telesforo (martire sotto Adriano), Igino Pio, Aniceto, Sotero, Eleuterio (amico di Ireneo). Questa "discrezione" dei primi papi rende ancora più interessante il posto riservato a Pietro nei libri del Nuovo Testamento. Esso ci testimonia che questo posto non è "inventato" dalle prime comunità cristiane, ma è veramente il riflesso di ciò che era accaduto al tempo di Gesù.
La Chiesa di Roma, fondata da Pietro e Paolo, appare sempre più come la Chiesa "con la quale deve essere d’accordo ogni altra Chiesa, cioè tutti i fedeli sparsi nel mondo. In essa, afferma lo stesso Ireneo verso il 180, i fedeli di tutte le regioni trovano conservata la tradizione apostolica".
Così come il primato del vescovo di Roma su tutti gli altri vescovi non sopprime il ruolo che continuerarono ad avere per secoli i patriarchi di Alessandria e di Antiochia, il concilio di Nicea riconosce come antica usanza l’esistenza di un "primo" ad Alessandria, Antiochia e Roma. Basti poi vedere come Gregorio Magno rispose al patriarca di Alessandria che lo salutò col titolo di vescovo universale : " Ciò che mi onora realmente è che a ciascuno non venga rifiutato l’onore che gli spetta".
Per non dilungarmi troppo, cito solamente un altro Gregorio, Gregorio VII, che cinque secoli più tardi, con i famosi Dictatus papae, afferma chiaramente le prerogative del pontefice (Il papa è l’unica persona a cui i principi baciano i piedi) e Bonifacio VIII che nella bolla Unam sanctam espone la teoria delle "due spade". D’ora in poi il papa si attribuirà il titolo di "vicario di Dio", espressione ritenuta dal cardinale Bellarmino, al momento della Controriforma, come la miglior definizione del potere papale. Si capisce così perchè gli artisti del secolo XV ritrassero Dio nelle vesti di un pontefice romano, con la tiara in testa e seduto sul trono pontificio.
Attraverso il Vaticano II si ricorderà che Cristo ha fondato la sua Chiesa non solo su Pietro, ma sugli apostoli con Pietro alla loro testa. Rivalutando il ruolo del vescovo di Roma, un ruolo di animatore che favorisce le iniziative delle Chiese locali e i loro mutui scambi, la Chiesa permette ai fratelli separati (come lei) di riconoscere che il papa continua nella Chiesa a svolgere il ruolo avuto da Pietro nella primitiva comunità cristiana.
con stima e simpatia, La saluto.
biagio allevato