FILOSOFIA E PSICOLOGIA - POSITIVA....

VITA BEATA E SOCIETA’ FELICE. Dalla Harvard University una buona-notizia (eu-angelo) e ottime lezioni di Tal Ben-Shahar. Per la felicità, più del denaro ("Deus caritas est"), conta un rapporto amoroso soddisfacente, avere tanti amici ed essere rispettati dalla comunità. Una nota di Paolo Pontoniere - a cura di pfls

martedì 9 settembre 2008.
 
[...] In un’era in cui paesi come il Bhutan decidono di assumere come metro di misura del loro benessere l’indice di felicità dei propri cittadini piuttosto che le statistiche del Pil, non stupisce che gli insegnamenti per raggiungere la felicità stiano ricevendo tutta questa attenzione. Quando poi si viene ad un paese come gli Stati Uniti, che l’hanno inserita addirittura nella Costituzione, ci si rende conto che la ricerca della felicità non è una bazzecola [...]


-  Usa, boom di iscrizioni per seguire le lezioni di Tan Ben-Shahar
-  "Il ruolo nostro è migliorare la qualità della vita delle persone"

-  La felicità? S’insegna ad Harvard
-  Tutti al corso "Psicologia positiva"

Più del denaro, un rapporto amoroso soddisfacente, avere tanti amici ed essere rispettati dalla comunità nella quale si vive

di PAOLO PONTONIERE *

SAN FRANCISCO (California) - La felicità non è il prodotto del caso ma frutto di scelte deliberate. Non si tratta di un incidente di percorso che si verifica per alcuni e mai per altri, ma una grazia che illumina la vita di tutti quelli che la perseguono con determinazione sistematica, organizzazione, impegno e creatività. Non sono suggerimenti tratti da uno dei tanti libri di self-help pubblicati negli Stati Uniti, ma da lezioni di autorevoli professori della Harvard University.

Gli studenti l’hanno soprannominata scienza della felicità, il nome ufficiale del corso è psicologia positiva, e lo stano frequentando a centinaia. L’anno scorso furono 850, quest’anno è di gran lunga il corso più popolare dell’ateneo con un numero di iscritti. Un successone. Superiore anche a quello del corso di Introduzione Economica, uno dei più facili offerti da Harvard, e a quello di Etica Sociale che, tenuto da Robert Cole - uno che negli Usa viene ritenuto quasi un santo - aveva stabilito il record del corso col maggior numero di iscritti della storia dell’università americana.

In un’era in cui paesi come il Bhutan decidono di assumere come metro di misura del loro benessere l’indice di felicità dei propri cittadini piuttosto che le statistiche del Pil, non stupisce che gli insegnamenti per raggiungere la felicità stiano ricevendo tutta questa attenzione. Quando poi si viene ad un paese come gli Stati Uniti, che l’hanno inserita addirittura nella Costituzione, ci si rende conto che la ricerca della felicità non è una bazzecola.

Negli Usa ogni anno vengono dedicati tomi interminabili a come meglio realizzare l’intento dei padri fondatori di grantire una vita felice agli abitanti del nuovo mondo. Il proposito - o almeno la sua discussione - emerge di tanto in tanto anche nei discorsi dei candidati alla presidenza. L’industria del self-help è florida. E’ sufficiente fare un giro in un qualsiasi negozio di libri per rendersene conto: ogni anno sforna decine di best-seller in cui si assicura il metodo per raggiungere questo traguardo in modo semplice e a buon prezzo.

Adesso nel business della realizzazione della beatitudine sulla Terra ci si è messa anche la Harvard University. Qui il corso di psicologia positiva viene tenuto da Tan Ben-Shahar, autore del best-seller Happier: Learn the Secrets of Daily Joy and Lasting Fulfillment e speaker motivazionale di grande efficacia.

Questa materia di insegnamento - ad onor del vero - nasce nella Pennsylvania University dove Martin Seligman cominciò a formarlizzarne i canoni oltre un decennio orsono con una serie di ricerche sul tema dell’apprendimento dell’ottimismo. Seligman aveva scoperto che mentre la maggioranza degli animali - anche gli umani - finivano con l’abbandonare un’impresa nella quale apparentemente non avevano nessuna possibilità di riuscita, un piccolo numero invece non si arrendeva, persisteva nel suo obbiettivo anche quando le avversità sembravano insormontabili. Seligman, incuriosito dalla scoperta, cercò di capire come mai alcune persone sembrano possedere un grande potere di rimonta e di auto-controllo e se quelle qualità potevano essere apprese ed insegnate.

Ad Harvard Ben-Shahar ai suoi allievi, per apprendere come ci si inoltra sulla strada della soddisfazione emozionale, fa studiare anche i programmi per il self help più popolari del momento. Secondo Ben-Shahar dalla comprensione degli elementi che rendono efficaci programmi come i vari Alcoholic, Sex e Marijuana Anonymous, i suoi studenti possono apprendere quello che il rigore accademico non riesce ad insegnargli: ovvero come questi vari elementi si combinano nella realtà quotidiana di una persona, migliorandola.

Così gli allievi della Harvard University imparano che il 50 per cento circa del livello di felicità generale di un individuo è condizionato da un fattore genetico e che il resto è invece determinato da fattori endogeni ed esogeni che sono sotto il suo controllo diretto. Da cose come il lavoro che sceglie di fare, il numero e il tipo di relazioni sociali che intesse con l’ambiente circostante, dalla maniera in cui pensa e i suoi valori etici e morali.

Gli studenti finiscono anche con lo scoprire che alcune condizioni esogene, come il reddito, non sono poi così importanti nel livello di soddisfazione individuale quanto lo sono invece il coinvolgimento in un rapporto amoroso, avere tanti amici ed essere rispettati dalla comunità nella quale si vive.

La psicologia positiva riesce a fondere così armoniosamente gli elementi più disparati delle scienze sociali. Al suo interno si trovano per esempio i principi dello stoicismo e del buddismo fusi con la filosofia aristoteliana e la pedagogia contemporanea. "Abbiamo preso alcun idée delle filosofie antiche e le abbiamo coniugate con con il nuovo studio scientifico della felicità", ha spiegato Seligman in un’intervista al londinese Times. Seligman, tra l’altro, pubblica su internet anche una lista di 24 domande per aiutare una persona a scoprire la sua dote personale - creatività, coraggio, intelligenza o amore - che l’aiuterà a raggiungere più facilmente la felicità.

Intanto negli Usa il numero delle istituzioni accademiche che offrono corsi sulla felicità o la realizzazione personale sta crescendo a vista d’occhio (attualmente sono oltre 200) e Ben-Shahra di recente ha tenuto anche una serie di lezioni in Cina. "In fondo il ruolo dell’università è quello di migliorare la qualità della vita delle persone", dichiara il professore, "e questo è precisamente quello che mi propongo di fare".

* la Repubblica, 8 settembre 2008


Sul tema, nel sito, si cfr.:

-  "Deus caritas est".
-  Sul Vaticano, in Piazza san Pietro,
-  il "Logo" del Grande Mercante!!!

-  "SPE SALVI". NELLA SPERANZA DELLA CHIESA CATTOLICO-ROMANA SIAMO STATI SALVATI.
-  MA DA CHE?! DA DUEMILA E SETTE ANNI TUTTA L’UMANITA’ STA ANCORA ATTORNO ALLA PISCINA COSTRUITA E GESTITA DAL VATICANO AD ASPETTARE LA DISCESA DELL’ANGELO.

-  EU-ANGELO E COSTITUZIONE . "CHARISSIMI, NOLITE OMNI SPIRITUI CREDERE... DEUS CHARITAS EST" (1 Gv., 4. 1-8). «Et nos credidimus Charitati...»
-  LA LINGUA D’AMORE DEI NOSTRI PADRI E DELLE NOSTRE MADRI COSTITUENTI E LA COSTITUZIONE.


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