[...] Spiega Witold Fraczek, autore del lavoro: "In effetti la velocità di rotazione della Terra sta rallentando. Nel periodo geologico chiamato devoniano, circa 400 milioni di anni fa, la Terra compiva 40 rotazioni su se stessa in più rispetto ad oggi durante una rivoluzione attorno al Sole. A quel tempo gli oceani dovevano essere ancor più sviluppati in prossimità dell’equatore rispetto ad oggi. Ma per vedere la scomparsa della rotazione terrestre sarebbero necessari miliardi e miliardi di anni di là da venire, impossibile perché molto prima di allora il Sole si sarà spento con conseguenza catastrofiche sui pianeti interni del sistema solare" [...]
Aiuto, si è fermata la Terra
Monti altissimi e acqua ai poli
Una simulazione dell’Esri sull’ipotesi che il pianeta interrompa la rotazione su se stesso: scenari apocalittici e una nuova geografia planetaria. Con molte sorprese
di LUIGI BIGNAMI *
E se la Terra smettesse di ruotare su se stessa? Non è uno scenario probabile in tempi vicini a noi a meno che un asteroide non colpisca il pianeta con una forza e un angolo d’impatto tali da rallentarne la velocità di rotazione fino a fermarla, ma è un’ipotesi quasi fantascientifica. Tuttavia un gruppo di ricercatori dell’Esri, una società che elabora software per risolvere problemi di geografia a livello internazionale, ha voluto comunque verificare cosa potrebbe succedere se si verificasse lo "stop" della rotazione terrestre. E le sorprese sono tante.
Quella più significativa sta nella nuova distribuzione dei mari che si verrebbe a creare. Per la maggior parte di noi la linea di confine tra le terre emerse e gli oceani sembra una cosa del tutto naturale, ma forse mai ci siamo chiesti perché ad oggi il livello del mare è quello che osserviamo e non un altro. E poi, chi controlla il livello del mare? Al di là delle variazioni del livello marino legato ai mutamenti climatici esso è in equilibrio con la gravità del pianeta, che attira l’acqua verso il centro di massa della Terra, e la forza centrifuga che si produce a causa della rotazione del pianeta e che la spinge verso l’esterno.
Dopo centinaia di milioni di anni di rotazione da che prese forma, la Terra ha assunto una forma a cocomero, così che il raggio equatoriale è più lungo di quello polare, con una differenza di 21,4 km. Conseguentemente la forza di gravità che agisce all’equatore è inferiore rispetto a quella in prossimità dei poli. Ma cosa succederebbe a tutto ciò se la Terra si fermasse pur continuando a ruotare attorno al Sole con la medesima inclinazione del suo asse, ma con la durata del giorno uguale a quella di un anno?
In un simile scenario ci sarebbero innanzi tutto catastrofici mutamenti climatici e disastrosi aggiustamenti geologici, ma al di là di questo la mancanza della forza centrifuga porterebbe ad una nuova geografia planetaria. L’acqua infatti, che oggi all’equatore è profonda circa 7 km, si sposterebbe quasi interamente dove la gravità verrebbe ad essere più intensa, cioè verso i poli. In tal modo molti abissi oceanici oggi sommersi in prossimità dell’equatore verrebbero a giorno, mentre molte terre oggi emerse scomparirebbero sotto i mari. Il risultato finale sarebbe un enorme continente che farebbe da cintura all’intero pianeta, mentre due grandi oceani coprirebbero i poli fino ad una latitudine prossima a quella dell’Italia, facendola annegare anch’essa interamente.
Un’altra sorpresa verrebbe dalle cime delle montagne. Il record non sarebbe più sotto i 9.000 m, ma ben al di sopra dei 10.000 m. La vetta del Kilimanjaro, per fare solo un esempio, arriverebbe a 12.786 m. E la nuova fossa delle Marianne? Diventerebbe un punto a sudovest delle isole Kiribati, nell’Oceano Pacifico, con una profondità di 2.760 m, sotto il livello del mare.
Ma arriveremo mai a tanto? Spiega Witold Fraczek, autore del lavoro: "In effetti la velocità di rotazione della Terra sta rallentando. Nel periodo geologico chiamato devoniano, circa 400 milioni di anni fa, la Terra compiva 40 rotazioni su se stessa in più rispetto ad oggi durante una rivoluzione attorno al Sole. A quel tempo gli oceani dovevano essere ancor più sviluppati in prossimità dell’equatore rispetto ad oggi. Ma per vedere la scomparsa della rotazione terrestre sarebbero necessari miliardi e miliardi di anni di là da venire, impossibile perché molto prima di allora il Sole si sarà spento con conseguenza catastrofiche sui pianeti interni del sistema solare".
* la Repubblica, 12 luglio 2010
Sul tema, nel sito, si cfr.:
SCIENZIATI NOAA: "IL POLO NORD MAGNETICO SI STA MUOVENDO RAPIDAMENTE" *
Il Polo Nord magnetico della terra è in movimento verso la Russia a quasi 40 miglia (64 chilometri) all’anno a causa di modifiche magnetiche nel nucleo del pianeta, secondo i risultati di una nuova ricerca. Il nucleo è troppo profondo per gli scienziati per rilevare direttamente il suo campo magnetico. Ma i ricercatori possono dedurre i movimenti del campo tramite la registrazione come campo magnetico terrestre in cambiamento in superficie e nello spazio.
Ora, i dati appena analizzati suggeriscono che c’è una regione di magnetismo sulla superficie del centro, forse creata da un misterioso “flusso” del magnetismo derivante dal più profondo del nucleo, in rapido mutamento. “Ed è questa regione che potrebbe essere la responsabile dello spostamento del polo magnetico lontano dalla posizione naturale di lunga data in Canada settentrionale”,ha affermato Arnaud Chulliat, un geofisico all’Institut de physique du Globe de Paris in Francia.
Il Nord magnetico, che è il luogo dove effettivamente puntano gli aghi della bussola è vicino,ma non esattamente nello stesso luogo come il Polo Nord geografico. Attualmente,il Nord magnetico è vicino all’isola di Ellesmere del Canada. I Navigatori hanno utilizzato il Nord magnetico per secoli per orientare loro stessi... Anche se i sistemi di posizionamento globali hanno sostituito in larga misura tali tecniche tradizionali,molte persone ancora utilizzano le bussole per muoversi sott’acqua, o dove non si è in grado di comunicare con i satelliti GPS. Il Polo Nord magnetico si è spostato poco dal luogo scoperto dagli scienziati nel 1831. Quindi nel 1904, il Polo ha iniziato lo spostamento a nordest ad un ritmo costante di circa 9 miglia (15 chilometri) all’anno. Nel 1989 si è avuta una accelerazione, e nel 2007 gli scienziati hanno confermato che il Polo è ora al galoppo verso la Siberia a 34,37 miglia (55,60 chilometri) all’ anno.
La terra ha un campo magnetico perché il nucleo è costituito da un centro di ferro solido circondato da filature di metallo liquido. In questo modo si crea un “Dinamo” che guida il nostro campo magnetico. Gli scienziati sospettano che,poiché il nucleo fuso è costantemente in movimento, i cambiamenti nel suo magnetismo potrebbero essere associati alla posizione di superficie del Nord magnetico. Sebbene la nuova ricerca sembra eseguire il backup di questa idea, Chulliat non è pronto a dire se il Nord magnetico attraverserà poi la Russia. “È troppo difficile da prevedere”, ha detto Chulliat.
Ps..questa notizia potrebbe essere rilevante anche ai fini degli studi meteoclimatici,in quanto uno spostamento del polo magnetico rilevante e costante,potrebbe portare a sconvolgimenti del nostro pianeta,e anche l’attività solare potrebbe avere un ruolo...
VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA DEGLI SCIENZIATI NOAA:
"IL POLO NORD MAGNETICO SI STA MUOVENDO RAPIDAMENTE"
Articolo originale (in inglese) su
http://news.nationalgeographic.com/news/2009/12/091224-north-pole-magnetic-russia-earth-core.html
fonti: countdown2012.it - codenamejumper.wordpress.com
* Ripresa parziale da: http://www.segnidalcielo.it/index.php/segnidalcielo-news/259-scienziati-noaa-qil-polo-nord-magnetico-si-sta-muovendo-rapidamenteq
LA STORIA
Il Polo si sposta troppo velocemente: aerei e uccelli in tilt
L’aeroporto di Tampa in Florida chiude una pista d’atterraggio
di Maurizio Molinari (La Stampa, 9/1/2011)
CORRISPONDENTE DA NEW YORK L’aeroporto internazionale di Tampa ha chiuso una delle piste d’atterraggio per lo stesso motivo che potrebbe essere all’origine della morìa di pesci e uccelli che si è verificata in più parti del mondo: la massa magnetica al Polo Nord della Terra sta oscillando più rapidamente di quanto avviene di solito.
Lo scenario, fra fisica e fantascienza, richiama alla memoria la trama del romanzo «The Core» di Paul Preuss che nel 2003 il regista Jon Amiel portò sul grande schermo con l’omonimo titolo, raccontando la scelta del presidente degli Stati Uniti di fare esplodere degli ordigni nucleari nel magma terrestre per riattivare la rotazione terrestre misteriosamente bloccata. Non siamo certo a tali scenari apocalittici ma le prime scene di quel film, con stormi di uccelli morti che cadevano dal cielo e aerei che precipitavano all’improvviso hanno a che vedere con gli stessi motivi che hanno spinto le autorità dell’aeroporto internazionale di Tampa in Florida a chiudere una delle principali piste d’atterraggio, spiegandone i motivi con dovizia di dettagli.
Il motivo, come hanno sottolineato i portavoce dello scalo, è che «il Polo Nord magnetico si è spostato dal Canada verso la Russia di circa 40 miglia» - 64,3 km - ad una velocità «più alta del solito» e di conseguenza devono essere ricalcolati circa cento pannelli e quaranta segnali che guidano gli aerei in fase di atterraggio. Se infatti il Polo Nord geografico è un punto convenzionale fisso stabilito sulle mappe, quello magnetico è in continuo spostamento fra il Canada e la Siberia e la sua posizione serve a orientare i piloti degli aerei proprio come una semplice bussola.
Per avere un’idea dello spostamento del Polo Nord magnetico basti tener presente che 700 mila anni fa era invertito con quello al Sud del Pianeta. L’umanità è comunque abituata a convivere con spostamenti minimi e di conseguenza «i piloti volano con l’aiuto delle bussole magnetiche e le piste di atterraggio sono disegnate lungo i punti di questa bussola», come ha spiegato uno dei portavoce dello scalo, sottolineando però «che il problema è che un punto ritenuto a 180 gradi si trova ora, diciamo, a 190 gradi».
L’idea che i piloti dei jet commerciali adoperino ancora bussole magnetiche nell’era del Gps via satellite può sembrare anomala ma in attesa di modifiche della strumentazione di bordo delle maggiori compagnie civili l’aeroporto non ha avuto alternativa che ordinare il blocco dell’uso di una pista. Anche le autorità dello scalo di Atlanta, in Georgia, stanno valutando una simile decisione per garantire la massima sicurezza ai passeggeri.
A conferma delle preoccupazioni di Tampa e Atlanta la «Federal Aviation Administration», che controlla il traffico aereo civile sugli Stati Uniti, ha avallato la necessità di ridisegnare «almeno una delle piste di atterraggio» in tempi stretti. Le notizie in arrivo da Florida e Georgia hanno spinto comunità scientifica ed esperti meteo a prendere in considerazione l’ipotesi che anche l’improvvisa morte di migliaia di uccelli e pesci in Brasile, Gran Bretagna, Italia, Svezia, Nuova Zelanda e Stati Uniti possa essere legata al brusco movimento del magnetismo terrestre.
Se il Polo Nord infatti si muove in fretta gli uccelli si confondono, perdono l’orientamento, cambiano i loro soliti comportamenti e seguono rotte insolite rischiando di urtare contro correnti d’aria sconosciute che ne possono causare la morte improvvisa. Lo stesso vale per i pesci, il cui orientamento errato può spingerli in acque troppo gelide per sopravvivere, causando la morte di branchi molto numerosi.