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DONNE MAL AMATE? LA TOPOLINA, LA SCOPA, E IL GATTO. Sagge e brillanti riflessioni su una spilla di Concita De Gregorio, a margine del dibattito su "lauree e sedere" - a cura di pfls

domenica 5 agosto 2007.
 

40 anni, 2 lauree e un bel sedere

Nel dibattito estivo "meglio studiare o sedurre, essere simpatiche o intelligenti" aggiungo una tradizione spagnola: la topolina con la scopa

di Concita De Gregorio *

Propongo di estendere all’autunno e all’inverno lo strepitoso dibattito estivo su lauree e sedere: in Italia, per una donna di 40 anni, è più conveniente avere due lauree (e un master, una specializzazione, un dottorato, sei libri pubblicati, 200 articoli su riviste specializzate) o un sedere ancora valido, capace di attrarre interesse ed eventualmente produrre reddito? Suggerisco alcuni corollari a mio giudizio altrettanto interessanti. È meglio lavorare molto e guadagnare qualcosa (mai molto, certo) o cercar qualcuno disposto a mantenervi vita natural durante? Meglio esser simpatiche e sciocche, o scontrose e intelligenti? È meglio vivere libere e sole o vincolate e in compagnia? Grasse e felici o magre e infelici?

Avevo una vecchia zia, che dovendo trovare una dote nella figlia bruttina e lenta d’ingegno, diceva: si appoggia benissimo, guardate che eleganza. Qualche talento bisogna pur averlo. Meglio più d’uno, potendo scegliere. Non esser condannati all’alternativa tra un bel curriculum e un sedere piatto: coltivare aspirazioni plurime. La stessa zia, messa di fronte a un pretendente di un’altra sua figlia - "non ha una lira ma è bellissimo" - le spiegava paziente che "le due doti non stanno nella stessa cesta".

Si possono anche avere modiche quantità di bellezza, saggezza e fortuna insieme. Scherzo, ma il tema è serio. Parliamone pure tutto l’anno, incessantemente, di lauree e sederi: parliamone finché qualcuno dica basta, vi prego, sono meglio le lauree, peccato per i sederi però finiamola qui. Parliamone così poi di certo, nel giro di pochissimi mesi, assisteremo a una rivoluzione paragonabile solo all’avvento della 500 nell’economia e nei costumi del Paese, tanto per restare a un altro dibattito d’attualità.

Di seguito avremo, per sfinimento, plurilaureate o anche no, non importa, alla guida dei partiti d’opposizione e di governo, delle maggiori banche, di giornali, centri di ricerca, catene alberghiere, eventualmente del Paese. Gianni Clerici è già dell’avviso che sarebbe meglio così: guardate lo sport, dice al resto del mondo, guardate cosa fanno le donne nello sport e svegliatevi. Il risveglio collettivo s’annuncia per l’autunno, congediamoci da questo faticoso, malinconico luglio: ci aspetta un anno grandioso. È uno scherzo anche questo, ma ridere fa bene.

Ho trovato un libriccino intitolato Psicologia femminile, è del ’43. "La volontà che la donna metterà nella riuscita nello studio sarà a detrimento di un’altra sua funzione: di questo soffriranno i figli e la razza". Fa veramente ridere, eppure... Il tema dell’alternativa fra laurea e sedere, fra emancipazione e "vocazione femminile" - alla seduzione, alla maternità - come si vede è intatto. Da bambina mia madre mi regalò una spilla appartenuta a sua madre e, credo, a sua nonna: una topolina con una scopa in mano. Non l’ho mai indossata: sia il soggetto che l’attività mi parevano assurde.

Quest’estate nel libro d’una psicanalista spagnola, Mariela Michelena, best seller in patria, ho trovato la chiave della spilla. Il libro s’intitola Mujeres malqueridas, donne malamate. Vi ricordate la storia della topolina che scopava le scale, domanda. Spazzando trovò un soldo, pensò di comprarci un fiocco rosa per esser più bella e trovare marito. Si presentarono pretendenti d’ogni tipo. Dopo aver a lungo pensato scelse il gatto. Naturalmente il gatto un attimo dopo averla sedotta fece quel che doveva: la mangiò.

La psicanalista riflette pagine e pagine sulla vocazione di donne "anche molto colte, indipendenti, forti" a scegliere il gatto. Dice che si tratta di un eccesso di autostima, non di un difetto: vedrai che io saprò redimere il gatto, a me il gatto non mi mangia. Ho chiesto a mia madre: dice che è tradizione in Spagna regalare alle bambine "la topolina". Un’antica saggezza, un amuleto contro una tentazione nei secoli intatta. Le lauree non bastano, e un bel sedere, come il fiocco, semmai accelera il disastro.

* la Repubblica/Dwewb, 28.07.2007


Sul tema, nel sito, si cfr.:

-  IL PRIMATO DELL’ITALIA NEL MONDO: LA PRIMA REPUBBLICA A LUCI ROSSE DEL PIANETA. "La politica dell’intimità". Un’analisi di Barbara Spinelli

-  DONNE, UOMINI, E COSTITUZIONE. Un’altra storia è possibile
-  13 FEBBRAIO 2011: ORA BASTA! MANIFESTAZIONE DELLE DONNE E DELLE CITTADINE, PER LA LORO DIGNITA’ E PER UNA NUOVA ITALIA, AL DI LA’ DEL GOVERNO DEI "PAPI". L’appello di "Se non ora QUANDO?" - e (a seguire) materiali sul tema

-  USCIRE DALLA PREISTORIA. Al di là dell’ordine simbolico della madre, dell’alleanza edipica della Madre con il Figlio. Facciamola finita con il Cuore e la Politica del "Partito dell’Amore"!!!
-  "AMORE E VIOLENZA" E POPULISMO. Contro e oltre Hegel, Lea Melandri rilancia la necessità di proseguire sulla via critica dell’autocoscienza. La prefazione del suo nuovo saggio, una nota di Anna Bravo, e una scheda di Stefania Rossini


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