Politica

La vittoria di Luxuria: un’Italia bigotta e una sinistra impotente

martedì 2 dicembre 2008.
 

Da alcuni giorni c’è un gran parlare della vittoria di Luxuria all’Isola dei Famosi. Gran parte della sinistra italiana, Liberazione compresa, ha esultato e festeggiato questa vittoria, come trionfo della libertà sessuale e riscatto politico di una parte politica oppressa dalle maggioranze di governo. Luxuria come Obama, qualcuno ha osannato. Le hanno persino offerto una candidatura al Parlamento europeo. In realtà la vicenda dovrebbe cagionare indignazione a chiunque abbia un minimo di interesse culturale e politico. La vittoria di Luxuria e la sua celebrazione politica è l’ennesima sconfitta di una sinistra incapace di liberarsi da una morsa che essa stessa contribuisce a stringere. Intanto Luxuria ha vinto un programma emblema di una televisione frivola e dell’apparire che condiziona costantemente e svuota le menti degli italiani. E poi ci lamentiamo che gli italiani votano Berlusconi... Ma lasciando da parte la televisione e, da democratici quale siamo, ammettiamo per assurdo che la maggioranza dei cittadini italiani abbia il diritto ad una televisione pubblica demenziale e che noi altri possiamo sopportare aspettando le seconde serate oppure attingendo ad altri mezzi di intrattenimento e cultura, dicevo ammettiamo per assurdo tutto ciò e poniamoci un’altra domanda: che cosa centra Luxuria e la sua vittoria all’Isola dei famosi con la politica? Che centra un personaggio televisivo e l’intrattenimento (e poi che intrattenimento!) con l’impegno politico? E non mi si venga a dire che Luxuria è l’affermazione della libertà sessuale... Vedo nella sua vittoria la prova o almeno il sintomo di un’Italia bigotta e la sua vicenda è simile alla vittoria di quella Miss Italia nera, che a mio parere vinse non perché bella ma perché nera, confermando il razzismo che contraddistingue larvatamente chi la votò per questa ragione. Luxuria per me è una persona normalissima, con tutta sincerità non la considero esteticamente accattivante, né culturalmente interessante, né tanto meno politicamente all’altezza. È semplicemente una donna che ha partecipato ad un reality show e nulla più. Poi gli stessi che sosterrebbero la candidatura di Luxuria al Parlamento europeo accusano, con uno snobismo nauseabondo e un maschilismo evidente, il ministro Carfagna di essere politicamente incapace perché è stata una soubrette di Berlusconi. Con altrettanta sincerità considero il ministro Carfagna una donna esteticamente apprezzabile, umanamente buona e al di sopra della media, in termini di formazione e studio, dei parlamentari e dei ministri italiani. In tutta questa situazione continua a sguazzare indisturbato Berlusconi. Ahi serva Italia, di dolore ostello,/ nave sanza nocchiere in gran tempesta,/ non donna di province, ma bordello! Questi versi del Sommo Poeta sono sempre attuali...

Vincenzo Tiano

28-11-2008


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