Letteratura portoghese

Sguardo verso occidente, proiezione verso oriente. Il poema “Os Lusiadas” di Luiz Vaz de Camões - di Carmelo Antonio Zapparrata.

lunedì 27 febbraio 2006.
 

Ormai che siamo da tempo nell’unione europea dovrebbero destare interesse agli italiani la letteratura e la cultura delle altre nazioni europee. In particolare mi riferisco a quelle letterature che si trovano fuori dalla normale fruizione scolastica, come gli autori di lingua lusofona. In questo caso non il celeberrimo Fernando Pessoa ma il padre della letteratura portoghese Luiz Vaz de Camões.

In primo luogo i versi del lusitano Camões destano particolar interesse poiché egli fu uno dei pochi letterati del rinascimento a sperimentare ed a visitare i luoghi che sarebbero confluiti nel suo poema epico. Luiz Vaz combattè in Africa per il regno portoghese dove perse un occhio, esiliato per motivi non del tutto chiari dalla propria patria s’imbarcò alla volta delle colonie asiatiche e dopo una lunga permanenza in oriente decise di ritornare all’amato suolo natio facendo scalo lungo le coste africane. Un intellettuale che unì la spada e la penna e durante l’indico esilio compose un poema, Os Lusiadas che celebrò l’intera stirpe discendente da Luso, i portoghesi appunto. Infatti a differenza degli altri poemi rinascimentali quello camoniano non è centrato su un eroe in particolare ma su tutta la marineria portoghese che grazie alla sua perizia riuscì a sottrarre a Dioniso il dominio dell’Asia. Lo stesso Vasco de Gama, che approdò a Calicut nel 1498, non avrebbe mica raggiunto le Indie se avesse fatto a meno della lunga parabola delle esplorazioni portoghesi. Dunque il suo viaggio è da considerarsi all’interno della visione camoniana come il punto nodale tra le scoperte passate e quelle future profetizzate nell’ultimo canto dalla dea Teti.

Il profumo salmastro e la fragranza degli indici aromi impregnano le ottave ariostesche del poema particolarmente quando Camões con perizia etno-antropologica descrive: gli usi ed i costumi di quei lontani luoghi, la situazione geo-politica del sub-continente indiano, la corte dello Zamorino ecc... Un altro importante aspetto legato a Os Lusiadas è il forte sincretismo che accomuna preghiere rivolte alla Vergine o a Cristo e l’intervento di divinità pagane come Venere che si propone di proteggere il popolo lusitano ed estendere il proprio culto in Asia.

Comunque la complessità e l’ampiezza delle tematica del poema non rendono possibile un’efficace resa in uno spazio limitato. Rivolgo ai fruitori di tale breve articolo, che io non oserei mai definir esaustivo alla comprensione di uno dei padri della letteratura europea, un appello. Cercate di aprir le vostre conoscenze verso vie insolite, percorrete strade nuove e poco battute e non standardizzate mai la vostra cultura ai soli modelli a priori posti dalla voce comune o dalle istituzioni scolastiche, apriamoci all’Europa anche culturalmente poiché l’ appartenenza ad un continente o la diffusione del nostro rinascimento in esso non ci garantisce la nostra "europeità".

Carmelo Antonio Zapparrata


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