NO BERLUSCONI DAY: VADO a ROMA perchè ho un disperato bisogno di non sentirmi più parte di una minoranza di illusi, ma della speranza di un Paese che vuole cambiare e ritrovare la propria dignità.

SABATO 5 DICEMBRE LA RIVOLUZIONE VIOLA - di Silvia Mantovani

NO BERLUSCONI DAY: VADO a ROMA perchè non ne posso più di sentire frasi come”tanto non cambia niente”; di scontrarmi continuamente con l’ indifferenza, la rassegnazione e la capacità di metabolizzare il peggio del peggio...
venerdì 4 dicembre 2009.
 
Io voglio molto di più, e quello che voglio appartiene alla sfera dei miei diritti di cittadina che crede nei principi fondamentali che rendono una società sana: rispetto, onestà, trasparenza, assunzione di responsabilità, equità, giustizia.

Andrò a Roma Sabato 5 dicembre, da Ferrara partiranno tre pullman e per questa piccola e sonnolenta città è un grande risultato di partecipazione.

Indosserò qualcosa di viola come richiesto dall’organizzazione e parteciperò al No-B Day non soltanto per chiedere che Berlusconi si dimetta,si faccia processare e si riesca a mettere la parola fine ad una paradossale anomalia.

Io voglio molto di più, e quello che voglio appartiene alla sfera dei miei diritti di cittadina che crede nei principi fondamentali che rendono una società sana: rispetto, onestà, trasparenza, assunzione di responsabilità, equità, giustizia.

E rivoglio, la pretendo, la cosa più preziosa che ci è stata rubata : la serenità, quello sguardo aperto al futuro, quella gioia del vivere in una terra che tutto il modo ci invidiava e che ora cade a pezzi Non solo in senso metaforico, ahimè.

VADO a ROMA perchè ho la certezza che siamo in piena emergenza democratica.

Il Parlamento svuotato delle propri funzioni e l’informazione ormai in regime di monopolio sono la prova concreta , al di là delle polemiche e delle esternazioni sui media, di un preciso disegno politico che dovrebbe far perdere il sonno non solo ai giamburrasca dell’”antipolitica” ma a tutti gli italiani.

VADO a ROMA perchè mi fa orrore percorrere strade e a autostrade , attraversare chilometri di zone residenziali, entrare nei centri commerciali o passare le vacanze in un villaggio turistico sapendo che moltissime di queste strutture sono frutto di investimenti provenienti da denaro criminale,intriso del sangue e della disperazione di migliaia di vite umane.

Mi fa orrore sapere che l’Italia è un malato di cancro , QUEL cancro, e che nessuno è in grado o vuole veramente curarla. Ed è così che accade che mentre le forze dell’ordine catturano boss e latitanti al sud, il governo lavora e legifera per confezionare regali a chi delinque : la limitazione dell’uso delle intercettazioni, lo scudo fiscale ,la legge sul processo breve. Un bel pacchetto completo per garantire l’impunità ad una larga fetta di reati, in particolare quelli che infettano come una pandemia inarrestabile, quella vera, il tessuto economico e politico del nostro Paese.

E che dire del fior fiore della nostra imprenditoria mediatica dei “salotti buoni”, quando definisce il reato di concorso esterno in associazione mafiosa un freno allo sviluppo imprenditoriale, quasi auspicandone l’abolizione?

Ma ancor più mi fa orrore sentire il premier della nazione che ha fatto scuola in tutto il mondo sul più tragico fenomeno malavitoso, disprezzare proprio coloro che hanno avuto il merito di tenere alta l’attenzione su questa tragedia attraverso la parola scritta e i messaggi mediatici.

Un coraggio pagato spesso con la vita; un valore , quello della Parola, che chi scrive di mafia cerca di trasmettere per arrivare alle nostre coscienze e che il premier calpesta ogni giorno con le sue basse esternazioni travestite da storielle.

VADO a ROMA perchè provo vergogna nel sapere che in questo paese da decenni la politica ,l’economia, la finanza, ma anche i settori più direttamente vicini alle nostre vite come la sanità e l’ambiente sono impregnati di corruzione, reato definito dal vicedirettore del Giornale “meno grave dello scippo”.

VADO a ROMA perchè sono indignata nel vedere l’accoglienza riservata alle frequenti visite di personaggi come Putin e Gheddafi ,capi di Stato che la Storia ha più volte condannato come responsabili di oppressioni e crimini fuori e dentro il proprio paese.

VADO a ROMA perchè non vorrei mai più sentire la parola “solidarietà” che ha in sé una dignità altissima ,violentata ogni volta che viene usata per proteggere il politico indagato, facendogli scudo nella speranza che poi, a tempo debito,ricambi il favore.

E nemmeno vorrei più sentire la frase “io sto al mio posto, contro di me solo calunnie”.

Le scandalose vicende che da anni investono politici e manager di vari settori e che si concludono regolarmente con l’impunità, dimostrano il livello di arroganza e impudenza che ha raggiunto il potere in Italia. Fenomeno tutto nostrano , degno di un bel marchio D.O.P, Denominazione di Origine Protetta. Molto protetta.

VADO a ROMA perchè mi ripugna sapere che un conduttore televisivo percepisce compensi milionari all’interno della televisione pubblica per adulare il potente di turno o indugiare su macchie di sangue, tracce e impronte dei delitti trasformati in macabri spettacoli mediatici , mentre nel canale accanto decine di madri e padri lottano con rabbia e lacrime per il proprio posto di lavoro a poco più di 1000 euro al mese, quando va bene.

VADO a ROMA per contribuire a ridare una speranza ai milioni di Italiani all’estero che ci scrutano da un osservatorio privilegiato e non si capacitano del perchè continuiamo a farci del male riconfermando una classe politica arrivata al livello più basso dal dopoguerra ad oggi .

VADO a ROMA perchè non posso più accettare di vivere in un paese in cui un’informazione manipolata continua a propinarci il balletto di cifre sul P.I.L e sugli indici di borsa per venderci illusioni e stili di vita, quando la storia recente e la crisi hanno dimostrato tutti i limiti e le aberrazioni di questo modello.

VADO a ROMA perchè è una vergogna che pochi giorni fa con l’ennesimo blitz a colpi di fiducia e in un Parlamento semivuoto al momento della discussione, si è perpetrato un atto che andrebbe classificato tra i crimini contro l’umanità: la mercificazione dell’acqua, bene-diritto inalienabile di qualsiasi essere vivente che abita questo pianeta.

VADO a ROMA perchè non ne posso più di sentire frasi come”tanto non cambia niente” ; di scontrarmi continuamente con l’ indifferenza, la rassegnazione e la capacità di metabolizzare il peggio del peggio.

VADO a ROMA perchè voglio vederlo in faccia il popolo del SI PUO’ FARE, voglio contarlo, provare la sensazione di un sentire comune che apre alla speranza, quella di cui mi inebrio alle giornate del Festival di Internazionale a Ferrara durante le lunghe attese in coda per ascoltare le verità sparse per il mondo.

Voglio capire con chi condivido i miei BASTA, se veramente esiste quel pezzo d’Italia che si sforza di vivere nella consapevolezza e a cui sono orgogliosa di appartenere .

VADO a ROMA perchè ho un disperato bisogno di non sentirmi più parte di una minoranza di illusi, ma della speranza di un Paese che vuole cambiare e ritrovare la propria dignità.

Silvia Mantovani

http://www.facebook.com/notes/silvia-mantovani/sabato-5-dicembre-la-rivoluzione-viola/209197186293


Sul tema, nel sito, si cfr.:

PER L’ITALIA E PER LA COSTITUZIONE. CARO PRESIDENTE NAPOLITANO, CREDO CHE SIA ORA DI FARE CHIAREZZA. PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI ...

VERGOGNA E "LATINORUM": UNA GOGNA PER L’ITALIA INTERA.


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