"LEGITTIMO IMPEDIMENTO" E COSTITUZIONE. UNA "INTERPRETAZIONE AUTENTICA" DELLA LEGGE AD PERSONAM .....

IN ITALIA, PER "GARANTIRE IL SERENO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI" AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, CAMUFFATO DA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CON IL SUO "FORZA ITALIA" E CON IL SUO "POPOLO DELLA LIBERTA’", APPROVATA LA LEGGE DEL "LEGITTIMO IMPEDIMENTO". Due articoli sul provvedimento, e sulle conseguenze (di Emilio Randacio) - a cura di Federico La Sala

Che cosa cambia per Berlusconi imputato dopo il via libera definitivo al legittimo impedimento (...)
mercoledì 10 marzo 2010.
 


-  Dopo due voti di fiducia, l’ok definitivo con 169 favorevoli, 126 contrari e 3 astenuti
-  Lo "scudo" consente al presidente del Consiglio di sottrarsi alle convocazioni in sede giudiziaria

-  Legittimo impedimento, via libera del Senato
-  "Stop" alle udienze per premier e ministri

-  La Procura di Milano presenterà un ricorso alla Corte Costituzionale
-  Con la seduta di oggi il governo Berlusconi tocca 31 questioni di fiducia
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ROMA - E’ legge lo "scudo" che permette al presidente del Consiglio e ai ministri di sottrarsi alle convocazioni in sede giudiziaria, privilegiando gli impegni governativi "autocertificati". Dopo due voti di fiducia, l’Aula del Senato ha dato il via libera definitivo al ddl sul legittimo impedimento. I voto favorevoli sono stati 169, i contrari 126, gli astenuti tre. Il ddl era stato approvato alla Camera lo scorso 3 febbraio. Principio cardine: per il presidente del Consiglio, chiamato a comparire in udienza in veste di imputato, costituirà legittimo impedimento "il concomitante esercizio di una o più delle attribuzioni previste dalle leggi o dai regolamenti". E stessa cosa varrà per i ministri.

Il via libera dopo doppio voto di fiducia. L’ok definitivo è arrivato dopo due voti di fiducia. Il primo, sull’articolo 1 del provvedimento, ha ottenuto 168 sì, 132 no e 3 astenuti. Con esito-fotocopia il Senato ha concesso anche la seconda fiducia, sull’articolo 2.

Il Pd sventola la Costituzione. Durante le dichiarazioni di voto, i senatori del Pd hanno inscenato una protesta: mentre parlava, a nome del gruppo, il senatore Nicola Latorre, gli altri hanno sventolato una copia della Costituzione. Boato dai banchi della maggioranza. Alcuni senatori dell’Idv invece, oltre a sventolare la Costituzione, hanno anche indossato una t-shirt con la scritta "Berlusconi fatti processare".

Governo Berlusconi, fiducia record. Con la doppia fiducia del Senato, il governo Berlusconi passa in pochi giorni a quota 31 voti di fiducia. L’ultima, la numero 29, risale a pochi giorni fa, il 4 marzo, posta sul decreto Enti locali alla Camera. Il Berlusconi IV nel suo anno e dieci mesi di vita "stacca" così il Berlusconi II che nella XIV legislatura in quasi quattro anni (per la precisione 3 anni e dieci mesi) aveva fatto ricorso alla questione di fiducia 29 volte.

La Procura di Milano annuncia ricorso alla Consulta. La Procura di Milano solleverà eccezione di incostituzionalità della norma, chiedendo che gli atti dei processi al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi siano inviati alla Consulta per decidere se la norma contrasta con la Carta. I pm dei processi sui diritti tv di Mediaset e sul caso Mills, Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro, hanno concordato la linea da seguire in alcuni incontri recenti, anche con il capo della Procura, Manlio MInale. Il canovaccio del ricorso è più o meno quello tracciato dal docente dell’università di Roma "La Sapienza", Alessandro Pace, costituzionalista di fiducia della Procura di Milano in un articolo pubblicato su Repubblica lo scorso 8 febbraio.

Ma vediamo qual è, in sintesi, il contenuto del provvedimento che era stato messo a punto dal capogruppo del Pdl in commissione Giustizia alla Camera, Enrico Costa, e dal vicepresidente del gruppo Udc Michele Vietti.

I riferimenti a leggi e regolamenti. Nella norma, composta di due articoli, si indicano nel dettaglio leggi e regolamenti che disciplinano le attività del premier e dei suoi ministri e che dunque possono essere considerate legittimo impedimento. In particolare si indicano: gli articoli 5-6-12 della legge 23 agosto 1988 n.400 e successive modificazioni; gli articoli 2,3 e 4 del decreto legislativo 30 luglio del 1999 n.303 e successive modificazioni; regolamento interno del Consiglio dei ministri di cui al decreto del presidente del Consiglio dei ministri 10 novembre 1993.

Attività "coessenziali". Dopo l’elenco minuzioso delle norme che indicano le funzioni di premier e ministri, si spiega che saranno comunque oggetto di legittimo impedimento anche tutte quelle attività "coessenziali" alle funzioni di governo. Termine, nota l’opposizione, peraltro non presente nel vocabolario classico della lingua italiana. Il giudice, su richiesta di parte, in caso di legittimo impedimento, dovrà rinviare il processo ad altra udienza.

Certificazione di Palazzo Chigi. A certificare che esiste un impedimento "continuativo e correlato allo svolgimento delle funzioni", sarà la Presidenza del Consiglio. In questo caso il giudice rinvia il processo "ad udienza successiva al periodo indicato che non può essere superiore a sei mesi".

Prescrizione. Il corso della prescrizione rimane sospeso per tutta la durata del rinvio ("secondo quanto prevede l’art.159 del Codice penale primo comma n.3 e si applica il terzo comma dello stesso articolo"). Il che significa che si sospende il corso della prescrizione quando c’è "la sospensione del processo per ragioni di impedimento delle parti e dei difensori o su richiesta dell’imputato o del suo difensore". In caso di sospensione (si legge sempre nell’art.159 primo comma n.3) "l’udienza non può essere differita oltre il sessantesimo giorno successivo alla prevedibile cessazione dell’impedimento, dovendosi avere riguardo in caso contrario al tempo dell’impedimento aumentato di sessanta giorni". La prescrizione (si legge infine nel terzo comma del 159) riprende il suo corso dal giorno in cui è cessata la causa della sospensione.

Si applica ai processi in corso. La normativa si applica anche ai processi penali in corso, in ogni fase, stato o grado alla data di entrata in vigore della legge.

In attesa dell’approdo costituzionale. Il testo si applica "fino all’entrata in vigore della legge costituzionale" che dovrà contenere "la disciplina organica delle prerogative del presidente del Consiglio e dei ministri". E che dovrà anche fare riferimento alla "disciplina attuativa delle modalità di partecipazione" di premier e ministri ai processi. Comunque la sua efficacia non potrà durare più di 18 mesi dalla sua entrata in vigore, salvi i casi previsti dall’articolo 96 della Costituzione nel quale si parla della possibilità di sottoporre alla giurisdizione ordinaria il presidente del Consiglio e i ministri per reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni, previa autorizzazione delle Camere di appartenenza.

"Sereno svolgimento delle funzioni di governo". Obiettivo della norma è quello di "garantire il sereno svolgimento delle funzioni" di governo. La legge entrerà in vigore il giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

* la Repubblica, 10 marzo 2010


Le conseguenze.

Che cosa cambia per Berlusconi imputato dopo il via libera definitivo al legittimo impedimento

-  Stop ai processi Mills e Mediaset
-  più difficile bloccare Mediatrade

di EMILIO RANDACIO *

MILANO - Nuovo stop al processo Mills, identico destino per quello sulle presunte frodi fiscali Mediaset. Più complicato bloccare immediatamente il nuovo troncone Mediatrade, in cui il premier è indagato di appropriazione indebita e frode fiscale.

La legge sul "legittimo impedimento" approvata ieri dal Senato, avrà comunque ripercussioni pesanti sul destino processuale del presidente del consiglio. Quello che si può azzardare è che Silvio Berlusconi, con tutta probabilità eviterà qualsiasi tipo di sentenza sia per la corruzione Mills che per l’affaire Mediaset. Nel caso della falsa testimonianza "comprata" dell’avvocato inglese, i termini di prescrizione si sforeranno nel febbraio del 2011. Undici mesi, per tre gradi di giudizio, sono un termine impensabile per capire da quale parte sia la ragione.

Nel merito, la Cassazione si è già espressa il 25 febbraio scorso, a Sezioni Unite. Ci fu corruzione, è stato sentenziato, ma per Mills il reato è prescritto per una manciata di settimane. Il processo milanese, già sospeso per undici mesi grazie al Lodo Alfano, azzerato per il necessario cambio di collegio, riprenderà la sua faticosa marcia il 26 marzo. Allora, di fronte alla scontata richiesta di applicazione della nuova norma da parte del collegio difensivo del Cavaliere (composto dal senatore Piero Longo e dall’onorevole Niccolò Ghedini), il pm Fabio De Pasquale, con tutta probabilità, si opporrà chiedendo il giudizio sulla riforma da parte della Corte Costituzionale. Mossa che non è ufficiale, ma che pare scontata. E, sebbene i termini di prescrizione si dovranno congelare, gli undici mesi di tempo restano un termine davvero risibile.

Più o meno lo scenario non cambia per la frode fiscale Mediaset. In questo caso, i termini della prescrizione sono leggermente più ampi. Si va al 2013. Ma, comunque vada, di fronte all’applicazione della nuova legge il processo dovrebbe essere azzerato e riprendere davanti a un nuovo collegio solo per il premier.

Discorso a parte, infine, l’ultimo troncone che coinvolge Berlusconi. La presunta appropriazione indebita e la frode fiscale per i diritti televisivi gonfiati Mediatrade. L’indagine, proprio in questi giorni, sta approdando alla richiesta di rinvio a giudizio. Il pm De Pasquale contesta reati fino al 2006 e i termini di prescrizione scadono nel 2013. Il tempo per arrivare ad accertare responsabilità, o ad assolvere nel merito il Cavaliere, ci sono tutti.

Bisogna capire quando potrà essere applicata la nuova riforma. Nel testo approvato ieri, non si fa riferimento alle udienze preliminari. Con tutta probabilità, a meno di ripensamenti, la riforma dovrebbe entrare in vigore solo nel caso di un rinvio a giudizio. Sempre che il premier non sia sempre impegnato in impegni istituzionali.

Su tutte queste ipotesi, anche tante varianti, come una nuova bocciatura sulla legge da parte della Consulta che potrebbe arrivare non prima di un anno. Un’infinità per accertare definitivamente se ci siano state responsabilità penali del presidente del Consiglio, nei tre processi che lo riguardano.

© la Repubblica, 11 marzo 2010


Sul tema, nel sito, si cfr.:

-  ATTENTATO ALLA COSTITUZIONE? GIA’ FATTO!!! Un appello al Presidente Napolitano

ITALIA, 1994-2010. TRE PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA SENZA "PAROLA", E I FURBASTRI CHE SANNO (COSA SIGNIFICA) GRIDARE "FORZA ITALIA", FORZA "POPOLO DELLA LIBERTA’"!!! L’ASSALTO AL QUIRINALE, CARLO AZEGLIO CIAMPI, E L’ESISTENZA ANTICOSTITUZIONALE DI NON UNO MA DI DUE PARTITI DI UN SOLO FALSO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA!!!

-  Che il Presidente della Repubblica svegli Berlusconi dal ’sogno’ di essere il presidente d’Italia, con il suo partito "Forza Italia", con il suo partito "Popolo della libertà"!!!


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