Mondiali 2014, i pronostici della scienza su Italia-Inghilterra
L’astrofisico Stephen Hawking, ingaggiato da un bookmaker, ha descritto le condizioni in cui la squadra inglese ha le migliori chance di vittoria. E domani non è detto che le cose per loro vadano per il meglio
di Lucia Orlando (Europa, 13 giugno 2014)*
«Il match d’apertura a Manaus contro l’Italia è il più difficile». Parola di Stephen Hawking. Un paio di settimane fa, l’astrofisico britannico di fama mondiale, colui che ha ricoperto la cattedra di Newton a Cambridge, che ci ha spiegato buchi neri e big bang, si è messo a fare pronostici sulle chance della nazionale inglese ai Mondiali appena iniziati (e anche sul modo migliore di tirare i rigori, ma di questo ci occuperemo un’altra volta).
D’accordo, la notizia non è freschissima, ma alla vigilia di Italia-Inghilterra può la scienza darci qualche indicazione sull’esito del match?
Perché spulciando tra le 45 partite mondiali inglesi, Hawking ha definito le condizioni che assicurerebbero maggiori probabilità di successo ai nostri diretti avversari, con relative, scenografiche quanto inutili equazioni, che risparmiamo ai lettori. Ecco le conclusioni.
Primo: la squadra gioca meglio ad altitudini non troppo elevate, sotto i 500 metri sul livello del mare raddoppia la loro probabilità di vittoria. Manaus è a 92 metri sul livello del mare. Preoccupati? Niente è perduto, magari anche le nostre performance migliorano a basse altezze.
Secondo: gli inglesi soffrono le alte temperature e domani nell’afosissima Manaus, alle 18.00 ora locale, sono previsti 30° C. Vi sembra che Hawking abbia scoperto l’acqua calda? Vabbé, però per la precisione ogni 5 gradi centigradi in più le possibilità di vittoria inglesi si riducono del 59%. Più che dimezzate, quindi. A occhio e croce il fattore “temperatura” dovrebbe giocare a favore nostro.
Terzo: Hawking sostiene che il miglior orario di gioco per l’Inghilterra sia intorno alle 15.00 (ora locale). Bene. Si gioca alle 18.00 (mezzanotte in Italia).
Quarto: elemento fondamentale, il modulo. Il migliore per gli inglesi è il 4-3-3, col quale hanno vinto il 58% delle partite giocate con questo schieramento tattico, mentre con il 4-4-2 si sono fermati al 48%. Mr. Hodgson ha scelto un 4-2-3-1, ignorando completamente l’erede di Newton.
Quinto: l’arbitro. Gli inglesi preferiscono gli europei (hanno vinto il 63% delle partite arbitrate da un europeo) che - secondo l’astrofisico - si trovano più a proprio agio con il gioco britannico che con le fantasie brasiliane. Ditelo a Pirlo, il più brasiliano dei nostri. A proposito: Italia-Inghilterra è arbitrata dall’olandese Björn Kuipers, alla sua prima esperienza in World Cup.
Dulcis in fundo: il colore della maglietta. Decisamente quella rossa. Che comunica un’idea di squadra più sicura di sé e aggressiva. Ma è la seconda divisa degli inglesi. Resisteranno i sudditi di Sua Maestà alla tentazione di non pavoneggiarsi nel look total white, rinnovato dalla Nike con strisce in raso lucido bianco su bianco? Occhio al colore della divisa, domani.
Se queste informazioni non sembrano più dirimenti nello stabilire la probabilità di vittoria dell’Inghilterra nella partita di domani di quanto non siano state le previsioni del polpo Paul nei mondiali tedeschi, pensate che è solo un gioco e che il compenso ricevuto da Hawking è finito a due associazioni benefiche che si occupano dei bambini siriani e della Sla, la malattia di cui soffre Hawking.
Italia cuore e classe: 2-1 all’Inghilterra
La nazionale si ritrova nel momento più importante e torna alla vittoria dopo 9 mesi. A Marchisio risponde Sturridge, poi nella ripresa risolve Balotelli. Palo di Candreva, traversa nel finale di Pirlo su punizione
di JACOPO MANFREDI (la Repubblica, 14 giugno 2014)
MANAUS - Dopo 9 mesi balbettanti, l’Italia si ritrova nel momento più importante, battendo per 2-1 l’Inghilterra nella gara d’esordio del Mondiale. Un successo che conferma la tradizione positiva con i britannici, che non ci battono in gare ufficiali da 37 anni, ma anche la nostra classica abitudine a venir fuori quando conta. L’aveva detto Chiellini, lo ha confermato Prandelli. In Brasile vedrete un’altra Italia. Sono stati di parola.
UNA PARTITA PERFETTA - Gli azzurri hanno disputato una prova di grande sacrificio e dedizione, tatticamente perfetta. E il successo ha ben più valore di quanto non dicano i tre punti. Primo perché avvenuto contro un avversario che si è confermato di tutto rispetto, secondo perché l’Uruguay, sulla carta il terzo incomodo nella corsa qualificazione, è inciampato rovinosamente all’esordio con il Costa Rica. Ora sarà fondamentale non avere cali di tensione.
PIRLO, L’UOMO IN PIU’ - In una serata in cui tutti hanno giocato una grande partita, merita una citazione particolare Pirlo, autore di una prova fantastica, sia in chiave difensiva che in fase di costruzione di gioco. A 35 anni, malgrado il caldo e l’umidità, si è confermato ancora uno dei migliori giocatori al mondo, sempre lucido nei momenti più importanti. Peccato che non abbia coronato la sua splendida prestazione con un gol che solo la traversa, in pieno recupero, gli ha negato dopo una punizione calciata con la classica"’maledetta". Non è un caso, insomma, se in Brasile, al pari di Balotelli, lo venerano tutti come un Dio.
PRANDELLI LANCIA SIRIGU E DARMIAN - Perso in extremis anche Buffon, dopo De Sciglio, Prandelli ha deciso di rischiare Sirigu, seppure non al meglio, tra i pali e rispolverare Chiellini nel ruolo di terzino sinistro. In difesa, poi, ha preferito Darmian e Paletta a Abate e Bonucci mentre a centrocampo ha preferito le geometrie di Verratti all’interdizione di Thiago Motta. Hodgson ha deciso di metterci in difficoltà con una formazione a trazione anteriore con il recuperato Welbeck a completare, con Rooney e Sterling, il tridente alle spalle di Sturridge. In mediana, invece, a sorpresa Henderson ha vinto la concorrenza di Lampard e Wilshere per affiancare Gerrard. A conferma che il ct è voluto andare sul sicuro affidandosi alla coppia titolare del Liverpool.
AZZURRI, AVVIO SOFFERTO - L’Italia ha faticato a trovare il passo. E nei primi minuti è andata in affanno sulle accelerazioni degli avanti inglesi che per tre volte in 10’ hanno spaventato Sirigu con le conclusioni da fuori di Sterling, Henderson e Welbeck. Col passare dei minuti, però, gli azzurri, guidati dalla lucida regia di Pirlo e De Rossi, hanno preso il sopravvento togliendo il pallino del gioco agli avversari. E, pur senza mai rendersi pericolosi, hanno iniziato a costringere nella propria metà campo gli avversari.
STURRIDGE RISPONDE A MARCHISIO - La pressione ha portato i suoi frutti al 35’ quando l’Italia ha sfruttato un angolo nel migliore dei modi per passare: Verratti ha servito al limite Pirlo che ha fatto velo per l’accorrente Marchisio. Destro secco nell’angolo e Hart battuto. Gli azzurri si sono distratti un attimo e l’Inghilterra li ha subito (37’) puniti: su un lancio dalle retrovie, la difesa si è fatta trovare impreparata e Rooney ne ha subito approfittato per servire un perfetto assist dalla sinistra per l’accorrente Sturridge che ha insaccato da due passi.
CANDREVA PALO E ASSIST, BALOTELLI GOL - L’Italia ha reagito con rabbia e per poco non è tornata immediatamente avanti: un pallonetto di Balotelli al 45’ è stato salvato sulla linea da Jagielka a Hart battuto, sull’angolo seguente Candreva ha colpito un palo esterno. L’Inghilterra, capito di non potersi chiudere, è ripartita forte nella ripresa ma al primo affondo azzurro è stata punita: Candreva ha saltato Baines sulla destra e con un meraviglioso cross a giro di sinistro ha messo sulla testa di Balotelli il più facile dei palloni per il 2-1.
SIRIGU SALVA IL RISULTATO - Gli uomini di Hodgson si sono rimboccati le maniche ma non sono stati fortunati: per due volte Rooney e poi Sturridge non hanno trovato la porta per un soffio, il subentrato Barkley si è visto negare il 2-2 da un ottimo Sirigu.
TRAVERSA DI PIRLO - Prandelli è corso ai ripari inserendo Motta al posto di Parolo e l’Italia si è chiusa meglio. All’Inghilterra, così, non è rimasto che rendersi pericolosa con i calci da fermo. Ma prima Baines si è visto respingere un sinistro a giro da Sirigu quindi Gerrard ha mandato di poco alto un destro dal limite. L’Italia si è caricata e, nel finale, ha addirittura sfiorato il tris con la suddetta punizione da 30 mt di Pirlo che ha centrato in pieno la traversa. Va bene lo stesso. I gol conserviamoli per il Costa Rica.
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ITALIA-INGHILTERRA 2-1 (1-1)
Italia (4-1-4-1): Sirigu 7, Darmian 7, Barzagli 7, Paletta 6, Chiellini 6.5, De Rossi 7, Candreva 7 (33′ st Parolo sv), Pirlo 7.5, Verratti 6.5 (11′ st Thiago Motta 6.5), Marchisio 7, Balotelli 7 (27 st Immobile sv ). (1 Buffon, 2 De Sciglio, 7 Abate, 10 Cassano, 11 Cerci, 13 Perin, 14 Aquilani, 19 Bonucci, 22 Insigne). All.: Prandelli.
Inghilterra (4-2-3-1): Hart 5.5, Johnson 6, Jagielka 7, Cahill 6.5, Baines 5, Gerrard 6, Henderson 5.5 (27′ st Wilshere sv), Sterling 6.5, Rooney 6.5, Welbeck 6 (15′ st Barkley 6.5), Sturridge 7 (33′ st Llalana sv) (23 Shaw, 8 Lampard, 12 Smalling, 13 Foster, 16 Jones, 17 Milner, 18 Lambert, 22 Forster). All.: Hodgson.
Arbitro: Kuipers (Olanda) 7
Reti: nel pt 35′ Marchisio, 38′ Sturridge. Nel st 5′ Balotelli:
Angoli: 10 a 2 per l’Inghilterra.
Recupero: 2′ e 5′
Ammoniti: Sterling per gioco falloso.
Spettatori: 35 mila
Mondiali: forfait Buffon, forza Sirigu e forza Italia
Il portiere: si può essere importanti anche senza scendere in campo
di Redazione ANSA
Roma 14 giugno 2014
"La vita è bellissima e non sarà una partita saltata o un altro mondiale saltato a farmi cambiare idea! Forza grande Salvatore (Sirigu, ndr), forza magici ragazzi... Forza Italia, mio grande amore!!!". Arriva da Fecebook la conferma che Gigi Buffon salterà la prima gara dell’Italia al Mondiale brasiliano, con l’Inghilterra.
Sul proprio profilo ufficiale di Facebook, Buffon spiega che "la vita è bellissima e sono ancora in debito con lei.... non sarà una partita saltata o un altro mondiale saltato a farmi cambiare idea!". Anche se non sarà tra i pali, il portiere azzurro non farà mancare il proprio sostegno ai compagni. "Ci sono molti modi per essere importante, anche se non si è protagonista in campo - conclude Buffon - quindi forza grande Salvatore, forza magici ragazzi... Forza Italia, mio grande amore!!!".
Sorella Buffon, Gigi credeva di essersi rotto tutto - "Gigi se la caverà con qualche giorno di terapia. Dovremo aspettare per il suo esordio in coppa". A parlare è Guendalina Buffon, sorella del portiere della Nazionale che a poche ore dalla prima gara, contro l’Inghilterra, ha accusato un problema alla caviglia ed è stato costretto al forfait. "Ero abbastanza preoccupata anche se Gigi ci ha subito tirato su di morale dicendo che sorride ugualmente, perché ha passato un momento in cui credeva di essersi rotto tutto - spiega nel corso della trasmissione ’Un Giorno da Pecora’ in onda su Radio2 - Ci siamo mandati degli sms stamattina, ci ha tranquillizzati dicendo che c’è stata solo questa botta alla caviglia e se la caverò con qualche giorno di terapia". Insomma sembra nulla di grave per il capitano dell’Italia: "Lui è molto su di morale, è molto carico, vedrete che sarà in formissima", ha concluso Guendalina Buffon a Rai Radio.
Coppa del Mondo 2014: Prandelli: nessuna paura, sarà torneo con tanti gol
Ct Nazionale: vorrei un’Italia con continuità pensiero per 90’
di Redazione ANSA MANAUS 14 giugno 2014
L’Italia comincia il suo Mondiale tra assenze (all’ultimo il forfait di Buffon fermato a poche ore dall’Inghilterra da una lieve distorsione alla caviglia), ma anche con il grande affetto della tifoseria locale. ’’La gente del Brasile ricorda ancora la bella Confederations dello scorso anno - ha detto Prandelli dopo la rifinitura - Il contatto con la gente può solo farci bene, allenta la tensione di queste ore. Molto dipenderà da cosa sapremo dare in campo: in un torneo come il Mondiale, bisogna essere generosi. E non avere alcuna paura’’.
L’analogia con la Confederations di un anno fa e’ anche un’altra, per il ct azzurro: ’’L’inizio di questo Mondiale ha dimostrato che sarà un torneo con tanti gol e cambi di ritmo: difficilmente una squadra comincerà la partita in un modo e la finirà allo stesso’’, ha sottolineato Prandelli, con un pensiero a Spagna-Olanda. ’’Nel primo tempo gli spagnoli avevano il dominio assoluto del campo, poi nel secondo sono cambiati ritmo di gioco e intensita’. Non basta il 5-1 a dire che è finito il ciclo Spagna, se Silva avesse messo dentro il 2-0 sarebbe stata un’altra partita. Ma quel risultato ci indica una cosa: in un Mondiale bisogna stare sempre in partita, basta un episodio a ridarti fiducia. Ecco, a questo Mondiale vorrei un’Italia con continuità di pensiero per 90’. Dobbiamo rimanere sempre in partita’’.
Prandelli ha poi evitato di entrare nelle polemiche sugli arbitraggi e in particolare sulle accuse della Croazia di ’favori’ al Brasile. ’’Non e’ mia abitudine commentare l’operato dell’arbitro, e in questo caso poi non entro nel merito di dichiarazioni di altri. Dico solo che il Brasile e’ una nazionale fortissima, come l’Argentina, la Germania o altre’’.