[...] A chi appartiene la Laguna di Venezia, all’ex sindaco Orsoni, all’ex ministro Galan e ai suoi predecessori o, per caso, agli abitanti di Venezia? Se non altro perché la Laguna, e la stessa città che noi ereditiamo, sono il frutto di un’opera secolare di conservazione, realizzata con ingenti sforzi da innumerevoli generazioni di veneziani.
E la Val di Susa - già collegata alla Francia con un ferrovia internazionale, con una autostrada e con altre due strade minori - che si vuole sconvolgere con un tunnel di ben 57 km?
A chi appartiene la Val di Susa, al sindaco di Torino, a Prodi a Berlusconi, al ministro Alfano, che l ‘ha messo sotto assedio con una operazione di guerra di posizione? O non per caso alle popolazioni che da secoli l’hanno resa produttiva contribuendo alla ricchezza nazionale, che l’hanno curata e mantenuta per noi e per le generazioni che verranno? E dov’è il superiore fine nazionale che dovrebbe far tacere i diritti locali?
E il sottosuolo di Firenze, dov’è in corso una dissennata opera di escavazione per costruire una stazione sotterranea destinata alla TAV? Appartiene all’ex sindaco Renzi o agli attuali ministri in carica? E che dire dei costi, che secondo il parere di esperti come Marco Ponti, sono di almeno 4 volte superiori rispetto a una stazione di superficie ? Senza dir nulla dei pericoli di dissesto che corre la città, patrimonio dell’umanità.
Sono affari degli italiani o del ceto politico, alcuni rappresentanti dei quali sono già sotto inchiesta per questi lavori? [...]
* Per l’intero art., si cfr.: Piero Bevilacqua, L’etica civile delle grandi opere (Eddyburg, 19.06.2014)
Prandelli, caldo e tattica non contano
“L’Uruguay ha più senso patriottico”
Pirlo alla vigilia: “Questa partita è come una finale, per me è bello giocarla”
S’è abbassata la temperatura, ma il campo è inzuppato. Ultimo allenamento
di Massimiliano Nerozzi (La Stampa, 23.06.2014)
Non è più questione di termometro, time-out, tattica o tecnica, avverte Cesare Prandelli, ma banalmente di voglia, di rabbia agonistica. Di attributi. Più che una partita, Italia-Uruguay di domani a Natal, s’annuncia una battaglia, e così il ct azzurro provoca e carica la squadra, quasi alla Mourinho: «Loro hanno un senso patriottico che noi non abbiamo».
Del resto, dopo la sconfitta con il Costa Rica, Prandelli aveva perso la pazienza con la squadra, veterani compresi (meno Pirlo), per non aver tirato fuori il carattere.
«Ultimamente abbiamo la voglia di andare sulla tattica - attacca il ct in conferenza stampa - ma diventa controproducente, se mancano tutti gli altri requisiti: domani, dovremo esserci agonisticamente e psicologicamente, su ogni pallone». Chi dovrà fiondarsi, non lo dice però: «Non posso dare la formazione, come penso farà l’Uruguay. Questa è una vigilia particolarmente difficile, perché è una gara da dentro o fuori. Ma al momento del sorteggio, tutti avrebbero firmato per essere qui, dentro o fuori all’ultima».
Per far capire meglio: «E’ la partita più importante della mia carriera». Altro non serve: «In questo momento ai ragazzi ho detto di avere la massima fiducia e di credere alla prestazione. Siamo concentrati e determinati per vincere la partita». Suarez e Cavani saranno i peggiori nemici: «La coppia d’attacco più forte del Mondiale, che non dà punti di riferimento, sanno attaccare l’area come pochi, hanno senso del gol. Dovremo essere bravi a dargli poche opportunità».
Un po’ stizzito per le critiche alle prestazioni fisiche degli Azzurri: «I dati sono positivi, sono sul sito della Fifa: l’Uruguay ha avuto la stessa nostra intensità contro il Costa Rica». Ciro Immobile avrà una chance, anche se il ct non lo conferma: «Ciro è un attaccante moderno, sa attaccare la profondità, sa giocare fuori linea, ha senso del gol e aiuta la squadra. Devi avere queste caratteristiche per essere un grande giocatore». Potrebbe giocare di fianco a SuperMario: «Mai detto che Immobile e Balotelli non possono giocare assieme: certo se decidi per questi due attaccanti devi modificare qualcosa. Abbiamo dei pensieri, ma non sono ancora ufficiali: fino all’ultimo voglio tenere tutti sulla corda».
Sugli alibi, Andrea Pirlo dà ragione al ct: «Non c’è bisogno di time-out, un sorso d’acqua non ti cambia la vita». Semmai di voglia e concentrazione: «Al Mondiale sono tutte partite importanti, e questa è paragonabile a una finale o a una semifinale: stessa importanza e tensione». Lui non fa una piega però: «Preoccupato no, ma sappiamo che è fondamentale, e sappiamo che dipende tutto da noi: c’è grande convinzione di poter fare una grande partita».
Che possa andare male, non ci pensa: «Uscire sarebbe una grande delusione per me e per tutta la squadra, ma non è un pensiero che abbiamo in testa e stiamo lavorando perché non accada». Potrebbe essere la sua ultima partita in Azzurro: «Spero invece di continuare ad andare avanti, e che possa essere l’ultima non m’è venuto in mente, e non certo in questo momento. Avere questa maglia è la cosa più bella che ti possa capitare».
Intanto la buona notizia, viste le tavole rotonde sulla temperatura, è che a Natal sta piovendo di brutto e il termometro s’è abbassato, pur alzandosi il tasso di umidità, ma non si può avere tutto.
Mondiali: Italia-Costarica 0-1 Costarica a ottavi, Inghilterra eliminata. Primi verdetti nel Gruppo D, quello degli azzurri. Decide un gol del capitano Ruiz alla fine del primo tempo
di Redazione ANSA Recife
20 giugno 201419:59
Il Costarica ha battuto l’Italia 1-0 (1-0) in una partita della seconda giornata del gruppo D dei mondiali di calcio. Costa Rica promossa e Inghilterra eliminata: questi i primi verdetti dopo il secondo turno del Gruppo D dei Mondiali brasiliani (quello degli azzurri). Con 6 punti in due partite, per i ’Ticos’, sarà ininfluente l’ultimo match del 24 giugno contro l’Inghilterra, a sua volta eliminata con zero punti in due partite. Basterà un pari all’Italia contro l’Uruguay, martedì 24 giugno, per accedere agli ottavi del Mondiale. Gli azzurri e la Celeste hanno gli stessi punti in classifica nel gruppo D, tre, ma l’Italia ha una miglior differenza reti.
E’ FINITA, VINCE IL COSTA RICA
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Mondiali: Italia-Costarica 0-1
La rete del vantaggio del Costa Rica è stata agevolata da un doppio errore della nostra difesa: di Chiellini, che si dimentica la marcatura su Ruiz, e di Buffon, che sbaglia il tempo dell’uscita
di Redazione ANSA Recife
20 giugno 2014 18:51
45’ GOL COSTA RICA Costa Rica in vantaggio: cross dalla sinistra di Diaz e Bryan Ruiz, di testa, infila in rete, con palla che sbatte prima sulla traversa e poi oltre la linea. La rete del vantaggio del Costa Rica è stata agevolata da un doppio errore della nostra difesa: di Chiellini, che si dimentica la marcatura su Ruiz, e di Buffon, che sbaglia il tempo dell’uscita
44’ Un erroraccio di Chiellini in fase di palleggio ha scatenato il contropiede costaricano, Campbell s’invola nell’uno contro uno contro Barzagli ma è lo stesso Chiellini ad abbatterlo in area. Sembrerebbe rigore, ma non per Osses, che ci grazia
43’ Dormita generale della difesa azzurra: cross dalla destra di Ruiz e Duarte, completamente abbandonato dai nostri difensori, è libero di colpire di testa da non più di cinque metri, con palla che fortunatamente si spegne alta
34’ - Si è svegliata l’Italia, che sfiora ancora una volta la rete col suo centravanti, servito di testa da Marchisio: conclusione di prima di collo pieno dal limite, Navas è bravissimo e il Costa Rica si salva
32’ -Pirlo inventa un assist incredibile per Mario Balotelli, che sbaglia il primo controllo, riesce comunque ad arrivare sul pallone prima del portiere, ma il suo pallonetto è impreciso. Prima vera chance da rete della partita 28’ - Primo tentativo di conclusione verso la porta da parte dell’Italia. Pirlo imbecca in profondità Balotelli, Mario aggancia di petto ma si allunga troppo il pallone, arriva in corsa Thiago Motta che di destro, non il suo piede, spedisce a lato di tre metri
Non è un avvio di gara esaltante, quello dell’Italia. Gli azzurri non stanno ripetendo l’ottima prova in fase di palleggio del match contro l’Inghilterra, molti errori e troppa lentezza. Non è un avvio di gara esaltante, quello dell’Italia. Gli azzurri non stanno ripetendo l’ottima prova in fase di palleggio del match contro l’Inghilterra, molti errori e troppa lentezza
In questi primi 10’ di gioco la partita la sta facendo soprattutto la squadra di Pinto, azzurri in difficoltà nel cucire gioco
8’ - Pericoloso il Costa Rica su azione di corner: Celso Borges prende bene il tempo, anticipa Buffon (male in uscita) e manda alto di poco
5 - Sorprendentemente, è il Costa Rica a fare la partita in questi primi minuti di gioco. Possesso continuato da parte della squadra di Pinto, l’Italia attende nella propria metà campo
In campo all’Arena Pernambuco di Recife. Rispetto al match contro l’Inghilterra, Prandelli riporta Chiellini al centro della difesa, accanto al recuperato Barzagli, con l’inserimento di Abate a destra e lo spostamento di Darmian a sinistra. A centrocampo non ci sarà Verratti, sostituito da Thiago Motta. Nessun cambio, invece, per Jorge Luis Pinto, il suo Costa Rica giocherà coi medesimi effettivi dell’esordio contro l’Uruguay, con il gioiello Campbell come unica punta. L’Italia non può raggiungere già questa sera la certezza matematica del passaggio del turno, ma tre punti le garantirebbero grandi possibilità non solo di qualificazione, ma anche di primo posto nel girone. L’unico precedente con il Costa Rica risale a 20 anni esatti fa: era l’11 giugno del 1994 e l’Italia di Arrigo Sacchi sconfisse i Ticos per 1-0 grazie a una rete di Signori, in un match di preparazione ai Mondiali americani. Arbitrerà l’incontro il cileno Enrique Osses, che nel torneo ha già diretto Costa d’Avorio-Giappone.
Conto alla rovescia per Italia-Costarica
"E oggi è un altro grande giorno!": a poche ore dalla partita contro il Costarica, su twitter, Mario Balotelli dà la carica alla nazionale azzurra. "Tutti insieme - scrive - mettiamocela tutta e proviamoci in questa grande impresa calcistica! FORZA AZZURRI!". La frase è accompagnata dalle icone dei simboli della vittoria e del pugno.