Gay ser

Tafferugli al "gay pride" di Cracovia - di Paolo Hutter - selezione ad opra del mitico, magico, mistico e monaco prof. sen. on. san Federico La Sala

sabato 29 aprile 2006.
 

Tafferugli al "gay pride" di Cracovia

di Paolo Hutter (www.unita.it, 29.04.2006)

Tensione tafferugli e arresti a Cracovia attorno al corteo del "festival della tolleranza". Incredibile: in una città simbolo della nuova Europa, nella città natale di Papa Wojtyla una manifestazione per la tolleranza e per gli uguali diritti delle minoranze sessuali che finisce a sassi e le uova, tra le violenze e le urla della destra omofoba e i manganelli della polizia in assetto antisommossa. I giovani del "partito delle Famiglie Polacche" , una formazione di destra che sostiene il neo presidente polacco Kacinsky, si sono mobilitati coinvolgendo hooligans da stadio per contestare anche violentemente la marcia.

Dopo gli incidenti dell’autunno scorso a Poznan (65 partecipanti a una manifestazione gay vietata arrestati e rilasciati) e le conseguenti manifestazioni di solidarietà nelle città polacche, torna caldo col 28 aprile di Cracovia il tema dei diritti gay e dell’omofobia in piazza.

Per fortuna sono stati solo tre i feriti tra i manifestanti, e non gravi. Il Festival, che è biennale, intanto continua, con dibattiti proiezioni feste ed è previsto per oggi un incontro con i politici, quei pochi che in Polonia sostengono i diritti gay. Ma lasciamo il racconto all’unico testimone italiano della giornata di Cracovia, il giovane inviato di Gay.Tv Daniele Salaris che ha scansato di poco un sasso e un paio di uova.

Ecco la sua corrispondenza da Cracovia "Ce l’abbiamo fatta! Abbiamo portato a termine la Marcia della Tolleranza!" queste le grida di vittoria alla fine dell’impresa: almeno mille manifestanti sono riusciti ad attraversare Cracovia fino al Wavel, il castello medievale nonché meta ultima del percorso, che nel 2004 non era stato possibile raggiungere a causa del massiccio attacco degli hooligans. Questa volta a difendere i manifestanti da un lato e a fermare gli hooligans dall’altro c’erano quattrocento poliziotti, che comunque non sono riusciti ad evitare incidenti. A metà percorso siamo stati infatti attaccati da un lato e poi frontalmente con uova e pietre, e mentre noi gridavamo "Tollerancja" loro urlavano "Aberracja" o "I froci alle camere a gas! Via gli omosessuali da Cracovia!". Persino un prete tra la folla, ovviamente dal lato avversario. Più volte ci siamo dovuti fermare, ma altrettante volte siamo ripartiti tra vere e proprie scene di guerriglia urbana, che tuttavia non sono riuscite a guastare l’atmosfera di compatta solidarietà".

Da tutto il paese e da tutta l’Europa, associazioni per i diritti degli omosessuali hanno marciato affianco ai democratici di sinistra polacchi e ai verdi, reggendo un’unica grande bandiera arcobaleno contro questa spietata omofobia. L’ultimo gruppo degli hooligans della Lega per la Famiglia Polacca ha infine lanciato una pioggia di sassi dalla cima del castello prima di essere bloccato dalla polizia, e almeno una ragazza è stata portata via in ambulanza. I ragazzi della Culture for Tolerance sono tuttavia commossi e soddisfatti, perché nessuno ha abbandonato il corteo fino alla fine, e si apprestano a portare avanti questa terza edizione del Festival della Tolleranza.


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