Cari Francesco Mele e Biagio Allevato,
ancora il Sindaco non ha risposto all’appello. Può darsi non legga la "voce di fiore". Se fosse così, ci dispiacerebbe: non perchè la voce sia degna di lettura ma perchè un sindaco dovrebbe conoscere ciò che la stampa dice, essendo essa strumento di controllo politico (ma questa è pura retorica del democratico). E - aggiungo - dovrebbe prendere cognizione di tutta la stampa che lo riguardi, quale che sia l’orientamento (e questa è mera illusione dell’utopista incantato). Però è strano che nessun assessore, consigliere, burocrate, addetto, persona connessa o collegata al comune abbia letto l’appello e non abbia riferito. Più semplicemente credo che, essendo stato riferito, il Sindaco abbia troppi impegni o ritenga la questione meno importante di altre, necessarie ed urgenti! Io accolgo la tua proposta, Francesco e ti ringrazio, assieme a Biagio. Se potessi, manderei adesso un’e-mail al Sindaco o al Segretario comunale, ma non so dove trovare l’indirizzo e-mail appunto, ammesso ci sia. Intanto ho mandato un comunicato a tutta la stampa florense e calabrese per segnalare questa grave anomalia. Il potere a San Giovanni in Fiore è irriconoscibile come il processo kafkiano (questo poi è sfoggio di spunti giuridici nella letteratura, che poco importano). Quindi non possiamo che raccogliere le firme. Poi le invieremo per posta al Sindaco di San Giovanni in Fiore, senza specificare l’indirizzo, non conoscibile a distanza. Oppure potremmo mettere tra parentesi: via Senza Nome, numero civico zero elevato alla meno infinita trasparenza. Ci penseranno i postini a recapitarla, sperando che almeno loro conoscano il Palazzo comunale o la casa privata del sindaco. Carissimi, bisogna prendere le cose con ironia e leggerezza, altrimenti si rischia di essere tacciati come esagerati ed esagitati, chè in fondo abbiamo ragione di esserlo.
Cordialmente,
Vincenzo Tiano
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