PONTIFEX, il SITO CATTOLICO INTEGRALISTA: SE LO CONOSCI LO EVITI!
Una nota alla stampa
del CENTRO STUDI TEOLOGICI di MILANO
MILANO, 27 Agosto 2010 - Sono mesi che il sito PONTIFEX con tanto di stemma di Benedetto XVI in testa ( in latino significa Pontefice, e già questo dice tutto: quando intervengono siti a difendere le posizioni oltranziste del papato... per inciso il Papa è il primo eretico, per le Chiese Ortodosse autentiche, in una visione autenticamente cattolica dei primi secoli, per lo meno da come era inteso il servizio del Vescovo di Roma all’oikoumene dai primi 7 Concili ecumenici e dai Padri all’unanimità, e da come si è delineato invece durante i secoli medioevali fino ad oggi...) interviene con oltraggi e insulti, una volta verso i laici, un’altra volta verso le persone divorziate o risposate, una volta contro le donne e le donne single, poi contro gli ebrei (mancano solo gli zingari ) , contro esponenti di altre religioni non cattolica romana e papale, un’altra ancora contro le persone omosessuali: parole e parolacce di ogni sorta, con uno stile anti-cristiano, crudo e crudele, senza amore nè per la verità che si professa di voler far trionfare, nè per le persone che ne vengono brutalmente - loro malgrado- coinvolte.
Un concentrato di integralismo inizio di secolo e di millennio, che individua in ogni categoria non assimilabile all’ideologia (si perchè qui il cattolicesimo è pura ideologia identitaria e refrattaria) cattolica un nemico da indicare, da manganellare (stile fascista ), e poi da insultare coram populo.
Cosa incredibile e strana è questa: molti Vescovi "emeriti" si lasciano intervistare da questo Sitaccio pieno di cattiveria e di ostilità, dai toni minacciosi, molti Vescovi in pensione sono contenti di farsi ritrarre su questo Sito, senza avvedersi affatto della credibilità che stanno dando ad una realtà squalificata e squalificante, sia per l’assenza di contenuti teologici e di contenuti culturali.
Con l’escamotage dell’intervista si tirano di mezzo autorevoli personaggi sia laici che religiosi per fomentare dissidi e per creare un polpettone gigantesco, dove l’unico scopo è quello di imporre una visione delle cose e del mondo cattolica romana, fuori dalla quale vi è solo male, peccato, immoralità e demonio....
Un bel risultato davvero: gli ultimi due ad essersi prestati a quest’opera indegna sono il Vescovo emerito di Grossetto , un certo mons. BABINI che più che altro fa’ la figura del BABBEO, per l’assenza di cultura scientifica quando tratta argomenti di sessualità, e di omosessualità in particolare ( la sua intervista fa’ ridere non soltanto gli uomni di scienza ma anche i polli ) l’altro è l’Arcivescovo di Pesaro, certo Mons. COCCIA, che alla festa dell’Assunta ha prodotto un’omelia tanto piena di invettive, quanto insulsa, sempre in merito alle persone omosessuali.
I VESCOVI CHE SI PRESTANO A FAR DA SPONDA A QUESTE OPERAZIONI DI AGGRESSIONI MEDIATICHE OBBROBRIOSE E INDEGNE DELLA CHIESA, SI RENDONO COLPEVOLI DI UNA CONDOTTA SQUALLIDA E INDEGNA DEL LORO RUOLO EPISCOPALE... e chi sta più in alto dovrebbe averlo capito!
Ebbene dovrebbe essere interesse della stessa Comunità omosessuale italiana, così diffamata da questo Signore ( Bruno Volpe e i suoi colleghi e sodali) gratuitamente ed impunemente, indagare sul conto di questi due Prelati per scoprire se mai nelle loro Diocesi nel passato hanno coperto qualche sacerdote per scandali sia di pedofilia che per altri eventuali scandali più in generale sessuali.
Infatti un antico proverbio popolare ci dice "la gallina che canta ha fatto l’uovo!"
E’ strano che un emerito ottuagenario si metta a fare questi attacchi ai gay, questo atteggiamento puzza di qualcosa... da coprire e nascondere!
Si attacca qualcuno lontano, per nascondere qualcos’altro più vicino a sè...
Quanto al Vescovo di Pesaro, staremo a vedere se in Diocesi è tutto apposto come qualcuno vuol far sembrare...!
Quanto al Sig. Bruno Volpe, che ha un conto in sospeso con gli omosessuali in particolare, ma diremmo soprattutto con la sua omosessualità con ogni probabilità, dato che "la lingua batte dove il dente duole...", (la psicologia infatti indica che vi è un omosessuale represso a livello inconscio dietro ad ogni omofobo ossessionato e feroce ) ci saranno sicuramente sorprese a breve... non dubitiamo, perchè sempre è andata a finire così...
"giustificatio non petita accusat!"
DA ULTIMO ABBIAMO SAPUTO CHE HANNO ATTACCATO ANCHE IL TEOLOGO PADRE ALBERTO MAGGI, un vero esegeta biblico, colto e preparato, con ridicole accuse puerili e molto naif, e non trovando di meglio che accusarlo di essere "posseduto dal male " (leggi Demonio!) ... E te pareva! se non l’avessero accusato di essere indemoniato!
ORMAI CHI DISSENTE DA LORO, I PONTIFICALIA (non quelli che indossa il papa nei pontificali o il vescovo), ma da quelli che pontificano, in sua vece, ex cathedra, sono tutti posseduti dal DEMONIO!
Ovvio, come si faceva nel Medio Evo , e tutti processati dall’Inquisizione e poi bruciati sul rogo!
TUTTI INDEMONIATI : donne, gay, ebrei (zingari?) , laici, preti dissenzienti, minoranze sociali, appartenenti ad altre confessioni religiose, eretici tutti!
Tutti al ROGO!
COMINCIAMO AD ACCENDERE IL FUOCO VICINO A SAN PIETRO!
il tempo del Terrore è cominciato e la Caccia alle Streghe pure! AVANTI!... questo è il DOPO CONCILIO VATICANO II... i frutti nuovi conciliari...!
sotto la munificenza del Sovrano Pontefice PAPA BENEDETTO XVI felicemente regnante!....
CIO’ CHE NON E’ CAPIBILE NE’ ACCETTABILE , E LO CHIEDIAMO ALLA SEGRETERIA DI STATO VATICANA E ANCHE ALLA CONGREGAZIONE PER I VESCOVI E ALLA PRESIDENZA della CEI, E’ IL LORO SILENZIO, COME MAI LASCIANO CHE VESCOVI MOLTO ANZIANI STRAPARLINO DA QUESTO SITO DICENDO COSE CHE GETTANO UN DISCREDITO SULL’IMMAGINE INTERA DELLA CHIESA CATTOLICA ROMANA... prima fra tutte la querelle le diffamazioni rivolte agli EBREI e la stessa questione dell’ANTISEMITISMO....
Un dubbio ci sorge: questo sito che si spaccia per cattolico a tutto tondo, non è per caso al servizio di qualche altra realtà?! ... che cerca semmai di screditare tutta quanta la Chiesa che oggi è retta da papa Ratzinger , per opporla al Concilio Vaticano II, e quindi è un sito che ha per scopo di seminare la zizzania in quella stessa vigna che il PAPA aveva detto, alla sua elezione, di voler coltivare amorevolmente?!
I TEOLOGI del CENTRO STUDI TEOLOGICI
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Sepe: «La Chiesa è avvelenata dai carrieristi»
di Antonio Manzo (Il Mattino, 19 ottobre 2012)
«Siamo noi ”uomini della Chiesa” i primi a sfigurare il volto santo della nostra Madre Chiesa. È rimasta famosa la frase dell’allora cardinale Ratzinger, pronunciata alla Via Crucis al Colosseo sulla ”sporcizia” nella Chiesa. Ma si ha l’impressione che ”alla sporcizia” si sia aggiunta anche tanta zavorra». L’atto di accusa e di autocritica ecclesiale del cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli e già prefetto di Propaganda Fide (il ministero degli esteri della Chiesa cattolica) arriva in pieno Sinodo dei Vescovi, all’inizio dell’Anno della Fede e a cinquant’anni dal Vaticano II. Sepe non resta fermo alla denuncia-preghiera dell’allora cardinale Ratzinger alla Via Crucis al Colosseo, nelle stesse ore in cui in quell’aprile di sette anni, veniva trasmessa al mondo l’icona della sofferenza di inizio secolo: Giovanni Paolo II, distrutto dai dolori e con la Croce tra le mani nella cappella privata del Vaticano. Il cardinale Sepe, a Napoli da sei anni, va oltre. Perchè oltre è andata la storia e la cronaca della denuncia sulla «sporcizia» nella Chiesa di Ratzinger, da quell’aprile del 2005: dagli scandali di Vatileaks al furto delle carte nello studio del Papa, dalla scoperta del maggiordomo infedele nell’appartamento papale alla condanna di Paolo Gabriele, per finire agli ancora segreti rapporti stilati dei cardinali «investigatori», voluti da Benedetto XVI, per ricostruire le trame dei corvi vaticani sullo sfondo di lotte interne ai Palazzi.
C’è tutto, nell’intervista che il cardinale di Napoli ha rilasciato due giorni fa a «Nuova Stagione», lo storico periodico della diocesi napoletana diretto da Enzo Piscopo. Ci sono i «mali della Chiesa» di questi tempi ma anche le nuove frontiere dell’evangelizzazione che hanno bisogno «non di nuove procedure o riunioni - dice il cardinale - ma di testimoni e di guide».
Sessantanove anni, la voce del cardinale Sepe «conta» in Vaticano. E non solo per la «giovane» età tra i cardinali della Chiesa. Dalla «sporcizia alla zavorra», ammette Sepe. «Penso al fenomeno subdolo e impalpabile, intorno al quale si attorcigliano e s’annidano veri e propri mali che si chiamano, per esempio, carrierismo o centralismo, parenti, peraltro, molto stretti tra loro. Sono scandali che non aiutano quanti sono alla ricerca di Cristo».
Per lui, alla frontiera più difficile del Mezzogiorno, l’evangelizzazione è il compito quotidiano che passa per la promozione umana, spesso da sollevare dai drammi dei senza lavoro e dell’assedio della criminalità. Di qui la durezza nell’analisi di oggi, passata simbolicamente negli anni dell’episcopato napoletano, dal grido «non rubate la speranza» ai ripetuti inviti di speranza modulati sulla religiosità popolare: «’A Maronna v’accumpagna».
Dice Sepe: «Non possiamo nasconderci dietro paraventi inesistenti o ipocriti. Anche nella Chiesa il carrierismo non solo esiste ma prospera. È sotto gli occhi di tutti che il carrierismo fa danni concreti, inquina i rapporti umani, avvelena gli ambienti in cui si sviluppa e matura». Non solo il carrierismo, ma anche «un certo centralismo burocratizzato» finisce nel mirino del cardinale di Napoli. «Il centralismo, seppure su un livello diverso, non è da meno, quanto ai danni che procura, soprattutto alla Chiesa-comunione. Salva fatta la verità della Chiesa-istituzione, ci si chiede: quanta comunione si vive nella Chiesa? Alle volte si ha l’impressione di vivere in una fossa di leoni che si sbranano tra loro, come con altre parole, ha ricordato Papa Benedetto XVI, piuttosto che in una Casa di comunione dove regnare l’amore di Cristo. Il centralismo, quando è condito di burocraticismo diventa asfissiante».
È l’esperienza di Napoli che conduce il cardinale Sepe sulla strada dell’analisi, una città «dove abbiamo alzato la voce, cercato le sue vie di dentro, famiglie angustiate da livelli di vita sempre meno dignitose» con la criminalità che «arruola» proprio nello «sfacelo del tessuto sociale». Gli scandali vaticani recenti, per il cardinale, sono una «orrenda serie di misfatti e di vere e proprio contro-testimonianze alle quali il Papa ha dato risposte forti e convincenti». Al di là dei corvi e delle trame, la preoccupazione più forte è, invece, quella «per una Chiesa che non riesce a essere più se stessa, una Chiesa avvolta dalla mediocrità di un’esistenza grigia, chiusa e arroccata su se stessa, che spesso sa dire solo parole che restano inascoltate perché fredde e scheletriche...Parole senza carne del vissuto».
SONO IN SINTONIA CON VOI PER IL FATTO CHE E’ NECESSARIO IN OGNI OCCASIONE, USARE MODERAZIONE NELLE AFFERMAZIONI E NELLE PRESE DI POSIZIONE, SPECIE SE QUESTE VENGONO DA PERSONE AUTOREVOLI COME I VESCOVI. SONO CONVINTO CHE OGGI ABBIAMO PERSO LA CAPACITA’ DI CONFRONTARCI PERCHE’ PENSIAMO CHE L’UNICA VERITA’ E’ LA NOSTRA : NEI PASSATI ANNI 60 E’ STATA LA VOLONTA’ DI DIALOGARE ANCHE CON GLI AVVERSARI, CHE HA, PERVADENDO OGNI ATTIVITA’ IN QUEL PERIODO, CONTRIBUITO A FAR MATURARE FRUTTI MERAVIGLIOSI PER LA CHIESA MA ANCHE PER TUTTA LA CIVILTA’ UMANA . NON SONO DI QUEL PERIODO IL CONCILIO VATICANO II , LE PRIME APERTURE FRA GLI OPPOSTI BLOCCHI POLITICO-IDEOLOGICI E QUEL "NON VOLER DAR NIENTE PER SCONTATO" CHE HA PROVOCATO NEL BENE E NEL MALE LA CONTESTAZIONE GIOVANILE?
CON LO STESSO CRITERIO, CREDO, DEBBANO ESSERE AFFRONTATE LE DIVERGENZE ANCHE IN AMBITO TEOLOGICO : UN SANO DIALOGO E CONTRONTO FA BENE ALLA CHIESA CHE OSEREI DIRE, NON E’ PIU’ SECONDO IL CONCILIO INTESA SOLO COME COMUNITA’ DEI CONSACRATI MA NELLA VISIONE CIRCOLARE DA ESSO ESPRESSA, DEVE ESSERE ANCHE ARRICHITA CON IL CONTRIBUITO, NELLA DIVERSITA’ DI COMPITI E FUNZIONI, ANCHE DEL POPOLO DEI FEDELI LAICI, CHE SONO CHIAMATI AD ESSERE PARTE VIVA DELLA CHIESA. SOLO SE CI SI SENTIRA’ TUTTI CHIESA SI POTRA’ CONTRIBUIRE A MIGLIORARLA E NON A BOICOTTARLA E DENIGRARLA : BASTA FAR TESORO E SVILUPPARE QUANTO DI GRANDE E’ EMERSO DA QUELLA MERAVIGLIOSA IDEA CHE EBBE PAPA GIOVANNI XXIII. RILEGGIAMO IL CONCILIO E CHIEDIAMOCI QUANTO E’ STATO ATTUATO DI QUANTO PREVISTO : SECONDO ME C’E’ ANCORA UNA AUTOSTRADA DA PERCORRERE.
Duello nella Chiesa Preti contro frati “Ci rubano i fedeli”
di Mauro Montali (La Stampa, 08.09.2010)
Frati contro preti, studiosi biblici versus la Curia. Succede nelle cattolicissime Marche, a Montefano, cittadina a cavallo tra Ancona e Macerata. Per ora vincono gli innovatori, ossia i fraticelli del convento di San Filippo Benizi dei Servi di Maria, l’ordine di padre Turoldo, le cui omelie progressiste, a favore dei gay per esempio, si irradiano via Web per tutt’Italia mentre la Chiesa parrocchiale di San Donato si svuota di fedeli e di tolleranza. «Le hanno provate tutte - racconta padre Alberto Maggi, sacerdote che ha dedicato la sua vita allo studio “scientifico“ della Bibbia - per farci chiudere. La parrocchia di San Donato aveva anche organizzato una raccolta di firme per mandarci via. Mi pare che abbiano trovato l’adesione di una decina di persone. Ma la colpa è la nostra? Ci accusano di essere eretici, senza sapere bene cosa dicono, noi siamo organicamente dentro la Chiesa di Roma».
Alberto Maggi, assieme a padre Ricardo Perez Marquez, sbarcò a Montefano una quindicina d’anni or sono per ridare linfa al convento e studiare «parola per parola» la Bibbia, attraverso la fondazione del centro studi «Vannucci».
Il successo, se così si può dire, arrivò poco a poco. Prima i giovani, poi interi gruppi famigliari. Infine siti e pubblico elettronico. E la «casa madre» di Montefano sempre presa d’assalto. «La sera del sabato santo la nostra Chiesa non è riuscita a contenere tutti i fedeli e siamo stati costretti ad aprire le porte, nonostante la gelida serata» si inorgoglisce padre Maggi, un anconetano sessantacinquenne pieno di energia e di carisma.
Sulla sua strada, ecco arrivare, però, un altro dorico carico di studi e di ambizioni, in cerca ancora del carisma sufficiente per governare una comunità, quella maceratese, complessa, aggredita dalle logge massoniche e attorniata da movimenti di base. Ex braccio destro di monsignor Ruini nella Cei, il giovane Claudio Giuliodori tre anni fa fu nominato vescovo di Macerata, con la prospettiva di ritornare presto a Roma tra le gerarchie che contano.
Di Montefano si è già dovuto occupare, quando l’ex parroco fu indagato per abusi sessuali nei confronti di una minorenne nordafricana. Il caso si chiuse quasi subito. Al suo posto, un giovane: don André. Il quale ha malsopportato il «successo» dei frati del centro biblico. Alla base di tutto pare ci sia anche la ricca torta delle offerte.
Monsignor Giulodori che poteva fare? E’ andato, una domenica, a Montefano per una sconfessione pubblica dei frati. «Chiesa e parola di Dio sono la stessa cosa e quindi attenzione a ciò che si dice e a come lo si dice» ha tuonato dal pulpito della Chiesa di San Donato.
Era un passo, in un certo senso, annunciato dopo le proteste dei cattolici «ortodossi». Padre Maggi non si è scomposto per niente. E ripete il ritornello: «E’ colpa nostra se non hanno più credibilità?».
La discussione fra le due parti in causa ha raggiunto improvvisamente il diapason. Sono nati due siti, uno a favore del centro biblico, l’altro contrario. «Se non era per questi fraticelli - ha scritto per esempio Luca Perilli nel blog del giornale on line “Cronache Maceratesi” - io sarei diventato ateo». Andrea Pugliese non è di quest’avviso: «Le avete mai ascoltate le omelie dei frati? Siamo fuori dalla Chiesa cattolica...». La guerra fra Curia e frati biblici è agli inizi. E le offerte dei fedeli stanno lì, su di un ricco piatto.
Caro "don Alessandro"
a quanto pare - e "a onore del vero" - diciamola tutta la verità. Colpito dal titolo della nota del Centro Studi Teologici sei rimasto abbagliato "sulla via di damasco" e hai capito quale sia il tuo tuo più profondo desiderio - anche tu apiri al "titolo" e alla "carica" di "Pontifex"!!! Allora hai imbracciato il simbolo dell’imperatore Costantino ("In hoc signo vinces") e hai deciso di "scendere in campo" a difesa dei "due vescovi che danno il loro contributo".
Poi, ben convinto della scelta fatta, hai ritenuto opportuno difendere non solo il IV sec. (a cui tanto tiene Papa Ratzinger, con il suo "pallio", "anello del pescatore", e con tutti i vari paramenti imperiali), ma anche tutta la teocrazia del "Dominus supremo" del Medioevo e dell’Inquisizione.
Che dire? Prometti bene per la "carica" e per il "titolo"!!!
Nel ringraziarti per l’intervento, e nello spirito di accrescere la tua conoscenza del Medioevo, ci permettiamo di consigliarti un lavoro importante di una teologa cattolica:
Jacobelli M. Caterina,
Il risus paschalis e il fondamento teologico del piacere sessuale,
Editrice Queriniana.
M. saluti
Per la redazione
Federico La Sala
Rev. mo Don Alessandro (non meglio specificato) grazie del contributo - en passant- non penserà che non abbiamo letto libri sull’Inquisizione e il Medio Evo? Non sono luoghi comuni: i morti e le torture sono documentati! Per favore! Adesso "revisioniamo" anche questo?! Vabbè che è di moda il revisionismo con i governi Berlusconi...però! Negare l’evidenza e da cattolici prima di papa Roncalli! suvvia! eppure l’avete fatto Beato! o vi siete già pentiti... (magari l’avete imbalsamato di cera apposta dentro l’urna perchè non torni mai più vivo?!... dite la verità! eh?!) Tornando al testo in questione su PONTIFEX: I due Vescovi , o meglio un Vescovo e un Arcivescovo che "danno il loro contributo" dovrebbero soltanto vergognarsi di dire quelle cose che han detto! Prima ancora che aver calpestato la dignità degli omosessuali e degli ebrei hanno calpestato la stessa fede cattolica che dicono di professare! E’ una vergogna che si prestino a far da sponda ad un Sito di integralisti ante litteram che sono accecati da odio e hanno gli occhi iniettati di sangue, il sangue vendicativo contro ogni altra opinione o credo che non sia il loro... Io come Vescovo scuso mons. Babini per l’età avanzata, ma non posso tacere della discriminazione volgare del titolare della Diocesi di Pesaro, che addirittura ha espulso un Coro di giovani dalla Parrocchia solo perchè sono omosessuali.... Questo uomo del Vangelo non ha capito un’acca! Si prosterni pure al suo Papa di Roma, ma del Vangelo non c’è neppure l’ombra.... di Cristo, nè Lui nè il tedesco vescovo vestito di bianco non ci capiscono niente!
Preferisco tacere perchè non voglio usare parole troppo grosse! Dio mi perdoni! (oggi la fede è messa a repentaglio da una Chiesa sorda ,cattiva, misogina, misantropa, ostile, ipocrita, fredda, falsa, stupida, ignorante, saccente e presuntuosa, piena di sè, vuota di ideali, piena di divieti e proibizioni, estranea alla vita degli uomini e delle donne di oggi e ai loro drammi e alle loro sofferenze, ricoperta di paramenti d’oro barocchi e fuori dal tempo senza pudore, avulsa dal mondo reale, autoreferente e autocompiaciuta e che si crede onnipotente ...finita dentro alla melma della pedofilia, il peggiore dei mali e delle perversioni sessuali che fanno schifo! dilaniata da scandali finanziari e di corruzione economica e sessuale che fanno accaponare la pelle! Eppure il Papa è lì come una figurina bianca di cartapesta ogni domenica alla sua finestra e sembra del tutto insensibile e indifferente a ciò che accade intorno, quasi con un sottile e sadico piacere intimo nel vedere lo sfascio avanzare, di cui è stato pure parte in causa con i suoi sodali e amici del Vaticano in tanti anni... Questa Chiesa moribonda rialza la testa ancora per dettare morale e legge (ma a chi? uno diceva "ma in che film? ") credendo di averne una qualche autorità morale...in virtù di un mandato dall’alto, che quasi nessuno però più gli riconosce.......la sua Chiesa che di Cristo non ricorda neanche una parola e uno iota del Vangelo, per cui Lui è morto ed ha dato la vita.) Basta! Prego che questo triste periodo della Chiesa passi presto e trascini via tutto il male che ha portato ai credenti e ai laici, agli atei e ai dubbiosi che rispettavano, allora, la Chiesa del Concilio e di Giovanni XXIII, (che tempi! oggi tutto è andato pressochè perduto di quello spirito!...) agli uomini di buona volontà e alle donne di buona volontà, che cercano la via vera dell’amore e della comprensione, e il dialogo con ogni uomo e donna, e non cercano le certezze fasulle ( tutte dogmatiche e preconfezionate ma senza respiro nè forza vitale e foriere soltanto di forzature e morte delle coscienze stesse) di un pontificato ormai al tramonto... senza la Carità vera di Cristo tutta la sua Chiesa è morta! morta! Manda il Tuo Spirito Signore a vivificare la Terra! Prego il Signore.
+ Giovanni Climaco Mapelli, Arcivescovo e Primate della Chiesa Cristiana Antica Cattolica e Apostolica (di origine Ortodossa )
Milano, 29 Agosto 2010 - Memoria del Martirio di San Giovanni il Battista