Milano. Incontri con un maestro del dialogo, quello vero ...

"E quindi uscimmo a rivedere le stelle"! Sole e Luna, "DUE SOLI", illuminano la Terra. Da un ciclo di incontri, un libro: LA "GENESI" SPIEGATA DA MIA FIGLIA di HAIM BAHARIER

lunedì 25 settembre 2006.
 

-  Da un ciclo di incontri tenuti al Teatro Dal Verme*, un libro

La Genesi spiegata da mia figlia

di HAIM BAHARIER **


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CALENDARIO DEGLI INCONTRI. TENUTI:

Dal 29 gennaio al 5 marzo 2006

TEATRO DAL VERME

La Genesi è il primo libro della Torah

-  Cinque domeniche alle ore 11.00
-  5 versetti, 5 incontri, 5 percorsi
-  nel Libro della Genesi

-  con HAIM BAHARIER
-  maestro di ermeneutica biblica e di pensiero ebraico
-  letture di Avigail Baharier

La Bibbia è un testo fondante della cultura occidentale. Si può per fede aderirvi o meno, ma rimane una certezza: un pensiero e un popolo si sono confrontati con questo testo per più di trentacinque secoli. E continuano a farlo.

La Bibbia ci riporta anche alle matrici del pensiero occidentale, alle basi della morale e della giustizia.

Un percorso di avvicinamento al "Libro dei libri" ci è proposto da Haim Baharier attraverso cinque incontri, in ciascuno dei quali, prendendo spunto da un versetto, il Maestro racconta la Genesi a sua figlia e ne suggerisce le diverse letture agli spettatori.

Fedeli alla tradizione ebraica, gli incontri prevedono anche un momento di canto, affidato a Manuela Cantoni Camerini e all’attore Olek Mincer, accompagnati dal musicista e compositore Corrado Fantoni.

Haim Baharier è considerato uno tra i principali studiosi di ermeneutica biblica e di pensiero ebraico. Matematico di formazione, abilitato in Francia alla psicanalisi, è stato allievo dei filosofi Emmanuel Lévinas, Léon Askenazi e di Rabbi Israel di Gur. Al suo pubblico internazionale che lo definisce "il pensatore che fa volare" risponde con un sorriso: "Bisogna imparare le allungatoie e ignorare le scorciatoie".

Calendario

-  Primo incontro
-  Domenica 29 gennaio, ore 11.00

-  Genesi, 1, 16: Elohim fece i due grandi luminari, il luminare maggiore per governare il giorno e il luminare minore per governare la notte, e le stelle.

Il niggun è una melodia senza parole, molto diffusa nel mondo hassidico. Olek Mincer, accompagnato da Corrado Fantoni canta il niggun di Cracovia

-  Secondo incontro
-  Domenica 5 febbraio, ore 11.00

-  Genesi, 1, 6: Elohim disse: "Vi sia un firmamento in mezzo alle acque, che tenga separate le acque dalle acque".

-  Manuela Cantoni canta il verso 4 del Salmo 93 e lo stornello della comunità di Sannicandro

-  Terzo incontro
-  Domenica 12 febbraio, ore 11.00

-  Genesi, 3, 24: Scacciò l’uomo e pose, ad oriente del giardino di Eden, i cherubini e la fiamma della spada rutilante, per custodire la via all’albero della vita.

-  Manuela Cantoni e Olek Mincer, accompagnati da Corrado Fantoni interpretano il canto aramaico Yah Ribon, ’Dio Signore dell’Universo’, di Israel ben Moshe di Najara (XVI sec.)

-  Quarto incontro
-  Domenica 26 febbraio, ore 11.00

-  Genesi, 4, 2: Partorì ancora suo fratello, Abele; Abele fu pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo.

-  Manuela Cantoni canta un niggun hassidico anonimo

-  Quinto incontro
-  Domenica 5 marzo, ore 11.00

-  Genesi, 2, 3: Elohim benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni suo lavoro, che Elohim aveva creato per fare.

-  Manuela Cantoni canta lo Shabbat dell’Alleanza (Esodo, 31, 16-17), rito romano

-  Manuela Cantoni e Olek Mincer, accompagnati da Corrado Fantoni interpretano: L’accoglimento della Sposa Shabbat di Shlomo Alkabetz, cabalista del XVI secolo


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IL LIBRO:

E il maestro spiegò la Bibbia alla figlia

Haim Baharier, studioso di ermeneutica ebraica, spiega la Genesi attraverso le domande della ventenne Avigail

di Riccardo Maccioni(Avvenire, 23.09.2006)

Sul palcoscenico del teatro gremito, solo lui e la figlia, mentre la grande sala lievemente in penombra partecipa assorta. Lui, Haim Baharier, maestro di ermeneutica ebraica, a sminuzzare il testo, dando voce ora all’esegeta e ora al padre, consapevole che i due ruoli non possono essere divisi. Lei, Avigail, la figlia ventenne, a leggere i versetti biblici e a interrogare il padre-maestro.

Nelle domeniche della scorsa primavera, questo singolare dialogo, ha riempito il Teatro Dal Verme di Milano, risultando uno degli appuntamenti culturali più originali della stagione. Ora da quegli incontri è nato un agile libro: La Genesi spiegata da mia figlia. Si, non «a» ma «da» mia figlia, a sottolineare che nel pensiero ebraico le interpretazioni non sono mai definitive e porre le domande è importante almeno quanto cercare le risposte.

Ma la scelta editoriale tradisce anche un di più, che interpella l’uomo oltre che lo studioso. È l’omaggio del padre ad Avigail, la figlia affetta da sindrome di Down, ma non per questo meno intelligente e felice, che incarna l’idea della debolezza, filo conduttore degli studi biblici di Baharier. «Ci pensai anche quel giorno in ostetricia, nell’ospedale dove nacque mia figlia - scrive l’autore -. Il dottore mi prese per un braccio, mi disse che quel "più" che aspettavo sarebbe stato un "meno". E lì, non so come, con quella fredda passione che piace all’editore, avevo risposto che tanto, tanto più mi sarebbe venuto da quel meno».

Molto della riflessione di Baharier del resto riguarda il concetto di identità claudicante che è insieme carenza e ricchezza. Non un handicap su cui piangere ma la coscienza della propria finitezza e quindi una strada maestra, privilegiata, per orientarsi nella via dello spirito. Baharier la percorre con profondità e leggerezza facendosi guidare dal testo biblico. Pochi versetti per volta, miscelando sapienza ebraica e umana saggezza.

Così il midrash sul sole e la luna che furono creati uguali e solo dopo la luna venne diminuita, serve a Baharier per spiegare il rapporto dell’identità ebraica verso le altre identità, verso le altre civiltà.

E il racconto dell’uccisione di Abele da parte di Caino supera i confini del buono e del cattivo, del debole e del forte, per diventare una riflessione sull’accoglienza, sul senso di colpa che nasce dal non sapere custodire la fratellanza. Cioè il compito che Dio affida all’omicida.

La narrazione non assume mai il tono cattedratico, non è mai lezione in senso tradizionale. Baharier guida il lettore al recupero di qualcosa che ha dentro anche se crede di non conoscerlo.

Secondo una leggenda midrashica infatti «un angelo insegna tutta la Torà alla creatura che attende di nascere. Poi al momento del parto, l’angelo sfiora con un dito il bambino, tra la base del naso e la bocca e cancella tutto il suo sapere. Il bambino nasce puro e ignaro, recando però il segno di quel tocco: il leggero solco in mezzo al labbro superiore, il cosiddetto "filtro"».

Su iniziativa del Franco Parenti, Haim Baharier terrà un nuovo ciclo di conferenze al teatro Dal Verme di Milano, a partire dal gennaio prossimo.

-  Haim Baharier
-  La Genesi spiegata
-  da mia figlia

-  Garzanti. Pagine 98.
-  Euro 10


Sul tema, nel sito, si cfr.:

LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO DEI "DUE SOLI"...

DAL "CHE COSA" AL "CHI":NUOVA ERMENEUTICA E NUOVO PRINCIPIO DI "CARITÀ"! DELLA TERRA, IL BRILLANTE COLORE.

FLS


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