Per la Costituzione - la Legge dei nostri "Padri" e delle nostre "Madri" Costituenti!!!

"DUE PIAZZE" ("GUELFI" E "GHIBELLINI") O ... "DUE SOLI" (Dante)?! In Italia, a Roma, in Piazza Navona, il "Coraggio Laico" e, in Piazza San Giovanni , il "Family Day". Al centro, la Divina Commedia!!! VIVA L’ITALIA, W o ITALY - a cura di pfls

domenica 13 maggio 2007.
 

ROMA, DUE PIAZZE PER LA FAMIGLIA E I DIRITTI *

ROMA - Dodici maggio romano, piazza contro piazza. Due manifestazioni che si sono fronteggiate a distanza, a cominciare dai numeri: da una parte il Family Day (un milione secondo organizzatori, 250 mila secondo questura), dall’altra il Coraggio Laico (circa 10.000 secondo gli organizzatori). Per una famiglia declinata in modi diversi celebrata in due luoghi di grandi adunate, piazza San Giovanni presa in prestito dalle associazioni cattoliche per sostenere la famiglia tradizionale; e piazza Navona, dove Radicali, Verdi e Sdi hanno voluto ricordare la vittoria laica nella battaglia per il divorzio del 12 maggio di 33 anni fa. Sono due piazze che in un qualche modo ’’dividono’’ la maggioranza di governo che ha visto i suoi parlamentari in entrambe. E se il premier Romano Prodi, da Bergamo fa sapere che la religione ’’non va’ strumentalizzata’’ dall’altra Silvio Berlusconi, da piazza San Giovanni replica, ’’i cattolici non possono stare a sinistra’’. Pero’ il ministro della Giustizia Clemente Mastella, pure presente a piazza San Giovanni obietta: ’’Si puo’ essere buoni cattolici sia votando per il centrosinistra, sia votando per il centrodestra’’.

SAN GIOVANNI

Invasa dal popolo delle parrocchie, dai militanti di Comunione e liberazione, dagli appartenenti a decine di altre associazioni cattoliche, e anche molti immigrati. Tantissimi i bambini affianco ai genitori, in piazza anche vedove e orfani ’’la famiglia resta tale anche dopo la morte del papa’, e anzi ha bisogno di maggior tutela’’. Non e’ una manifestazione contro il governo, ripetono gli organizzatori da settimane ma gli slogan e gli striscioni ’’contro’’ non mancano: uno su tutti ’’Rosy Bindi, D.I.C.O. vergogna’’. Presenti tutti i leader Cdl, oltre Berlusconi, Fini, Casini, Buttiglione, Letizia Moratti, ma anche due ministri, Mastella e Fioroni. Nessuna voce alla politica dal palco, ma tante cosidette dichiarazioni a margine: Mastella per esempio: ’’Se Rutelli fosse stato qui con le sue gambe era meglio’’. E a sua volta il presidente della Margherita commentando la manifestazione dice: ’’Forte e serena la voce di piazza San Giovanni. La ascolteremo’’. Dello stesso avviso il ministro Rosy Bindi che commenta: una bella manifestazione da ascoltare’’. Sgabelli da campeggio, pranzo al sacco e idee chiare: i valori della famiglia, concepita ad immagine di quella di Nazareth. In piazza , portata a braccio da alcuni volontari, ha sfilato anche la statua copia della madonna di Fatima. La stessa che, itinerante, viene custodita, a turno, in varie diocesi in tutta Italia. Sul palco l’orchestra di Pirazzoli e il cantante Povia, ma non Antonella Ruggiero che ha dato forfait in per andare invece alla manifestazione ’Coraggio Laico’.

PIAZZA NAVONA

Qualche chilometro piu’ in la’, stesso orario di partenza, ma si tirera’ avanti fino a mezzanotte. ’Piu’ laicita’, piu’ liberta’’’ come recitano molti striscioni. Sono questi i sentimenti che animano la manifestazione-concerto ’’Coraggio laico’’ promossa da Rosa nel pugno, Radicali, Sdi e Verdi. Non e’ una contromanifestazione - ci tengono a dire gli organizzatori che aggiungono ’’la politica si occupi dei reati, di far rispettare lo stato di diritto ma non sta a lei dare dei giudizi di valore’’. Con i politici - presenti due ministri, Bonino e Mussi, e diversi parlamentari del Partito radicale e della Rosa nel Pugno - una sfilza di aderenti e sostenitori e tanti esponenti del mondo dello spettacolo, da Simone Cristicchi a Marco Masini ai Red Onions e appunto la Ruggiero che si e’ presentata a sorpresa a piazza Navona. Non sono mancate le frasi di provocazione come quella del comico Andrea Rivera che prendendo la parola dal palco ha detto:’’Ringrazio per l’appellativo terrorista che mi ha dato l’Osservatore Romano, perche’ cosi’ sono sicuro che daranno i funerali religiosi anche a me’’. ’’Troppa ipocrisia sulla famiglia’’, sottolinea il ministro Emma Bonino:’’Loro hanno i diritti di fare le loro scelte di vita, non sta a me giudicarli, ma non accetto che una pagella sulla famiglia’’. Per il leader dello Sdi, Enrico Boselli ’’ci vuole passione per difendere un valore importante, la laicita’ dello Stato, che e’ universale’’. E Alessandro Cecchi Paone ha sintetizzato cosi’ lo spirito della manifestazione:’’ricordare a tutti che senza liberta’ del cuore, liberta’ del corpo, non c’e’ neanche liberta’ del cervello’’. Mentre Marco Pannella argomenta:C’e’ ’’un’antica tentazione umana di risolvere tutto scomunicando gli altri, lanciando anatemi contro le diversita’.Nelle due piazze c’e’ il trionfo del potere mondano, che ci convoca come italiani a celebrare la famiglia quale l’hanno ridotta loro’’. A piazza Navona il ministro dell’Universita’ Mussi, che commentando l’assenza di esponenti della Quercia rileva ’’non rispondo di loro, ma mi rammarico che non siano qui’’. Tra le curiosita’ anche un letto a baldacchino con i colori del partito e delle donne sedute che lavorano la tela di Penelope dei diritti civili.

* ANSA» 2007-05-12 21:05



-  L’IDEOLOGIA CATTOLICO-FASCISTA DEL MAESTRO UNICO E L’ART. 7 DELLA COSTITUZIONE, UN BUCO NERO CHE DISTRUGGE L’ITALIA E LA STESSA CHIESA CATTOLICA.
-  Per un ri-orientamento teologico-politico


Family Day, Romano Prodi: Basta lotte tra guelfi e ghibellini

Ma ai Dico non manca il Coraggio

di Wanda Marra *

«Basta con le lotte tra Guelfi e Ghibellini. Hanno rovinato l’Italia per secoli». Il giorno dopo l’attacco di Ratzinger ai Dico alla vigilia del Family Day e del Coraggio Laico, Romano Prodi dice la sua sulle tensioni tra cattolici e laici. «La laicità dello Stato è indispensabile per chi ha responsabilità politiche - dice il presidente del Consiglio - Non si deve mai strumentalizzare la religione. Ho cercato di evitare in tutta la mia vita divisioni tra Guelfi Ghibellini».

Prodi ribadisce poi che «la famiglia e il cattolicesmo sono per me importantissimi, ma il principio della laicità dello Stato è essenziale per chi fa politica». «Anche per questo nasce il Pd, per finirla con questa lotta che ha rovinato l’Italia per secoli -dice il Professore-. Per mettere insieme cattolici e non cattolici per programmi dedicati alla gestione della cosa pubblica. La modernità del cristianesimo è riuscire a separare Dio da Cesare come dice il Vangelo».

Intanto, Roma si prepara ad ospitare le due manifestazioni. Si è messa in moto la macchina faraonica dell’organizzazione. Tremila pullman, treni speciali da tutta Italia, 450 associazioni nazionali che hanno aderito al manifesto, 30 milioni di volantini distribuiti per pubblicizzare l’evento. E ancora: 1500 volontari che saranno in piazza, oltre 400 accrediti giornalistici, copertura integrale dell’evento garantita da Skytg24 e Sat2000, speciali con collegamenti e finestre in diretta da Piazza San Giovanni del Tg2, di La7, e del programma di Rai1 «a sua immagine». Copertura mediatica garantita anche in rete sul sito del Forum famiglie, sul portale web di sat2000, e diretta trasmessa anche da Radio radicale.

Continuano le discussioni nell’Unione. Due i ministri che saranno in piazza, nonostante l’appello di Rosy Bindi a non partecipare: Fioroni e Mastella. Va all’attacco di chi nella maggioranza lo critica per la sua partecipazione, il Guardasigilli: «Se proprio vogliono sarei capace di dimettermi da ministro e riprendere la carica lunedì». E conferma: «Andrò tra la gente, con accanto mia moglie e la mia famiglia in coerenza con la mia posizione di sempre. Non ho firmato il programma dell’Unione sui Dico e non ho partecipato al Consiglio dei ministri in cui il tema veniva discusso». Intanto, c’è stata non poca maretta nel costituendo Partito Democratico, dopo l’annuncio di Rutelli, il quale ha dichiarato che da semplice deputato avrebbe scelto di scendere in piazza. A replicargli a distanza è stato Massimo, dichiarando che lui, invece, al Family Day non andrebbe neanche da deputato. E spiegando che compito del governo è quello di agire a sostegno «della famiglia» e, inoltre, «penso che difendendola non significa scagliarsi contro quei cittadini italiani che convivono senza essere sposati i cui diritti debbono essere riconosciuti come in tutti i paesi civili». Lo stesso Presidente del Senato, Franco Marini, era sceso in campo nel dibattito: il ddl sulle unioni di fatto «non mette in discussione la visione della famiglia così come è prevista dalla Costituzione».

Le polemiche e gli appelli dell’ultima ora si moltiplicano. «Bisogna evitare di contrapporre le due piazze perché abbiamo bisogno di guardare ai temi evocati cercando le ragioni del dialogo, dell’incontro, dell’ascolto, della sintesi e non dello scontro», dichiara Fassino. E la Pollastrini: «Se quella di piazza San Giovanni sarà una manifestazione contro la legge per i Dico sarà un’occasione sprecata». Il Ministro del Prc, Ferrero, ci tiene a chiarire: «Non parteciperò domani al Family Day perché la piattaforma con cui è stata convocata la manifestazione è contro una legge voluta da questo Governo. Non prenderò parte nemmeno a Coraggio Laico, di cui condivido invece pienamente la piattaforma, perché impegnato nella campagna elettorale per le amministrative in Piemonte».La CdL sarà presente in blocco. Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini ritiene che «il Family day sarà un momento di libertà, di serenità, di gioia». «È una manifestazione che dovrebbe essere concepita come a difesa della famiglia, al di là del fatto di essere laici o ossequiosi al dettato della Chiesa», dice anche Fini che dovrebbe essere a San Giovanni. Silvio Berlusconi, che ha esortato alla partecipazione, non ha sciolto la riserva sulla sua presenza.

Sui numeri della partecipazione prevista, gli organizzatori non si sbilanciano, anche se si aspettano di certo più di 100mila persone. Si parla addirittura di 200-300mila. L’evento inizierà verso le 15: sul palco sono attesi, tra gli altri, i cantanti Povia e Antonella Ruggero, l’attore Giulio Base e Claudio Madia, storico conduttore di "Albero azzurro", oltre che famiglie e bambini. Alle 18, ci saranno gli interventi degli organizzatori, Giacobbe, Roccella e Pezzotta. Resta confermato che nessun politico prenderà la parola.

* l’Unità, Pubblicato il: 11.05.07, Modificato il: 12.05.07 alle ore 11.02


-  La Repubblica - Foto: Piazza San Giovanni 1, 2, e dall’alto.

-  La Repubblica - Foto: Piazza Navona

-  La Stampa - FOTO: Piazza San Giovanni

-  La Stampa - FOTO: Piazza Navona



-  Il Family Day contro i Dico
-  Rutelli: «Ascoltiamo la piazza»
-  Ma il Coraggio Laico non tace

di Luigina D’Emilio, Luca Domenichini, Gaia Rau, Alessia Grossi, Paola Zanca *

Alla fine l’intenzione si rivela. «Non Fate i Dico» chiede Pezzotta al Parlamento e dal mezzo milione di piazza San Giovanni sale un boato. Gli risponde subito Rutelli che dice: «Ascolteremo la piazza». Mezzo milione che hanno risposto all’appello degli organizzatori del Family Day. Soprattutto gruppi parrocchiali, ma anche gli organizzatissimi neocatecumenali con sei, otto figli al seguito. Fortissima la presenza delle destre, con Berlusconi. A Piazza Navona in contemporanea una testimonianza festosa di rivendicazione laica di diritti per tutti.

-  Dicono a San Giovanni

-  Dicono a piazza Navona

* l’Unità,Pubblicato il: 12.05.07, Modificato il: 12.05.07 alle ore 20.27


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