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ITALIA. OLTRAGGIO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, GIORGIO NAPOLITANO. Il senatore Francesco Storace indagato dalla Procura di Roma. Il Ministro della Giustizia ha concesso l’autorizzazione a procedere - a cura di pfls

giovedì 18 ottobre 2007.
 
[...] l’ex ministro della Salute ha detto: Il presidente della Repubblica "è indegno di una carica usurpata a maggioranza. Napolitano non ha titoli per distribuire patenti etiche per la disdicevole storia personale e per l’evidente faziosità istituzionale" [...]

-  Dopo la polemica sui senatori a vita aveva definito l’inquilino del Quirinale "indegno"
-  Aperto un fascicolo per "oltraggio al decoro o al prestigio del presidente della Repubblica"

-  La Procura di Roma indaga Storace
-  "Ha offeso il capo dello Stato"

ROMA - La polemica era iniziata dopo l’inziativa di dubbio gusto dei giovani della Destra di Storace che al senatore a vita Rita Levi Montalcini avevano recapitato una paio di stampelle. "I senatori a vita sono o no le stampelle di questo governo?", spiegò Fabio Sabbatani Schiuma, braccio destro dell’ex presidente della Regione Lazio. Un gesto che il premio Nobel alla Medicina definì in una lettera a Repubblica un "ignobile attacco che riconduce a sistemi totalitari di triste memoria". E insieme a lei e allo sdegno del centrosinistra, si espresse anche il presidente della Repubblica: "E’ una grande scienziata. Mancare di rispetto, infastidire o intimidire la senatrice Levi Montalcini, che ha fatto tanto onore all’Italia, è semplicemente indegno".

Frasi che anzichè zittire Francesco Storace lo hanno pungolato in un’escalation di violenza verbale che ha raggiunto l’apice ieri l’altro quando l’ex ministro della Salute ha detto: Il presidente della Repubblica "è indegno di una carica usurpata a maggioranza. Napolitano non ha titoli per distribuire patenti etiche per la disdicevole storia personale e per l’evidente faziosità istituzionale".

Parole eccessive che hanno indotto la Procura di Roma ad aprire un fascicolo contro Storace sospettato di aver "offeso l’onore o il prestigio del presidente della Repubblica". Storace sembra non scomporsi e replica secco: "Nel nome dell’amor di casta,viva la Procura della Repubblica di Roma". Aveva dichiarato nei giorni scorsi: "Ma quale fascista, è un’idea goliardica (inviare le stampelle, ndr), sò ragazzi. Io comunque non ce l’ho con la Levi Montalcini scienziata, anzi, da connazionale, ne sono orgoglioso. Provo pena, invece, per la sua attività al Senato. E’ intollerabile che questi (i senatori a vita, ndr), votino tutto, non solo la fiducia al governo, ma anche le mozioni e gli ordini del giorno".

Rischia da uno a cinque anni di reclusione il leader de La Destra ma il reato ipotizzato della Procura descritto nell’articolo 278 del codice penale, prevede l’autorizzazione a procedere del guardasigilli. Sarà Clemente Mastella a decidere se lasciar fare alla magistratura o far archiviare il procedimento. Si vedrà. Certo nei giorni scorsi il giudizio alle parole di Storace è stato unanime di condanna. Da Prodi a Marini, da Bertinotti a Veltroni, tutti hanno condannato le accuse del parlamentare. Dal centrodestra invece solo un imbarazzato silenzio con l’eccezione della ferma condanna di Casini e la critica di Alemanno di An.

* la Repubblica, 15 ottobre 2007.


Sul tema, nel sito, si cfr.:

ALL’ITALIA NEL MONDO. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA OFFESO E RIDOTTO AL SILENZIO...

ALL’ITALIA NEL MONDO. LA DIGNITA’ DELL’ITALIA E’ SCOMPARSA: "LA SOCIETA’ SPARENTE"....

SALVIAMO LA COSTITUZIONE E LA REPUBBLICA...


Il Guardasigilli dà parere favorevole in Senato alla richiesta del pm di Roma per le frasi contro Napolitano dopo la difesa di Rita Levi Montalcini

-  Mastella: sì al procedimento su Storace
-  "Frasi offensive al capo dello Stato"

ROMA - Mastella ha dato il via libera al procedimento giudiziario contro Francesco Storace per le dichiarazioni, considerate offensive, del senatore nei confronti del presidente della repubblica Napolitano. Le frasi di Storace furono pronunciate in più occasioni dopo che il capo dello Stato era intervenuto in difesa del premio Nobel Rita Levi Montalcini che era stata insultata proprio dal movimento di Storace alla fine di una votazione al Senato. Alla sentarice a vita giunsero minacce di vedersi recapitare un paio di stampelle. Un gesto che molti nella Destra considerarono una goliardata. Non così buona parte del mondo politico e istituzionale. E non a caso Mastella, nella nota, non manca di sottolineare che "gli apprezzamenti offensivi" di Storace "vanno ben oltre il diritto di critica".

Il comunicato del Ministero della Giustizia recita: "Il guardasigilli Clemente Mastella ha concesso l’autorizzazione a procedere nei confronti del senatore Francesco Storace per il reato di cui all’art. 278 c. p., richiesta dal Procuratore della Repubblica di Roma il 15 novembre 2007".

"Il ministro della Giustizia -si legge nella nota- ha ritenuto di non dover frapporre ostacoli all’autonomo e doveroso esplicarsi dell’attività giudiziaria, tenuto conto della manifesta lesione del bene giuridico tutelato dalla norma attraverso l’espressione di apprezzamenti offensivi nei confronti della persona e del ruolo del Capo dello Stato che vanno ben al di là del diritto di critica".

"Spetta ora all’Autorità Giudiziaria assumere in piena autonomia le proprie definitive valutazioni nel procedimento, nel cui ambito -conclude il comunicato- l’interessato potrà apportare ogni elemento che riterrà utile alla propria difesa".

* la Repubblica, , 17 ottobre 2007.


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