Nonostante le lezioni di Benigni, non abbiamo ancora capito le ragioni dantesche di Ulisse all’inferno. E la cultura italiana continua a navigare in uno "stato" sonnambolico....

GLI ESEMPI TAROCCATI DI BARICCO E DI SCALFARI E L’ITALIA STRETTA NELL’ABBRACCIO MORTALE DEL "CAVALEONTICO" ULISSE DI ARCORE. Una nota di Federico La Sala

E io non credo affatto che gli italiani e le italiane abbiano già ’ucciso’ dentro di loro il loro padre-presidente, né che vogliano perdere la loro corona di cittadini-sovrani e cittadine-sovrane!
venerdì 27 febbraio 2009.
 


-  IL SONNO DELLA RAGIONE COSTITUZIONALE GENERA MOSTRI.


L’ESEMPIETTO DI ALESSANDRO BARICCO:

nella crescita culturale dei cittadini le democrazie fondano la loro stabilità. Giusto. Ma ho un esempietto che può far riflettere, fatalmente riservato agli elettori di centrosinistra. Berlusconi. Circola la convinzione che quell’uomo, con tre televisioni, più altre tre a traino o episodicamente controllate, abbia dissestato la caratura morale e la statura culturale di questo Paese dalle fondamenta: col risultato di generare, quasi come un effetto meccanico, una certa inadeguatezza collettiva alle regole impegnative della democrazia. Nel modo più chiaro e sintetico ho visto enunciata questa idea da Nanni Moretti, nel suo lavoro e nelle sue parole. Non è una posizione che mi convince (a me Berlusconi sembra più una conseguenza che una causa) ma so che è largamente condivisa, e quindi la possiamo prendere per buona. E chiederci: come mai la grandiosa diga culturale che avevamo immaginato di issare con i soldi dei contribuenti (cioè i nostri) ha ceduto per così poco?

Bastava mettere su tre canali televisivi per aggirare la grandiosa cerchia di mura a cui avevamo lavorato? Evidentemente sì. E i torrioni che abbiamo difeso, i concerti di lieder, le raffinate messe in scena di Cechov, la Figlia del reggimento, le mostre sull’arte toscana del quattrocento, i musei di arte contemporanea, le fiere del libro? Dov’erano, quando servivano? Possibile che non abbiano visto passare il Grande Fratello? Sì, possibile. E allora siamo costretti a dedurre che la battaglia era giusta, ma la linea di difesa sbagliata. O friabile. O marcia. O corrotta. Ma più probabilmente: l’avevamo solo alzata nel luogo sbagliato. (Alessandro Baricco, Basta soldi pubblici al teatro meglio puntare su scuola e tv. In questi tempi di crisi non si può più pensare che tutta la cultura sia finanziata con i fondi statali. L’intervento pubblico ha prodotto stagnazione).

L’ESEMPIO DI EUGENIO SCALFARI:

Noi possiamo soltanto ripetere l’incitamento dell’Ulisse dantesco ai suoi compagni: "Fatti non foste a viver come bruti / ma per seguir virtute e canoscenza". Altro non possiamo fare, ma questo sì, possiamo e dobbiamo. (Eugenio Scalfari, L’Ulisse di Dante e i soldi alla cultura. Una risposta alla provocazione di Baricco: lo Stato non può imporre una propria linea. ma non può neanche essere privo di un pensiero).


EDIPICHE AVANCES DI "UNA VECCHIA SIRENA" E L’ITALIA DEVASTATA DA "PESTE E COR_NA"

(Un omaggio a René Girard e) Una presa di posizione per l’Unità

di Federico La Sala [15 ottobre 2003] *

L’UNITA’ (il quotidiano diretto da Furio Colombo, fondato da Antonio Gramsci, e - non si sottovaluti la cosa - l’UNITA’ stessa) della nostra DEMOCRAZIA sta subendo in questi giorni un durissimo attacco.

Cosa c’è al fondo e dietro? C’è la forza, l’astuzia, la volontà di potenza e la menzogna di chi non vuole rispettare le REGOLE DEL GIOCO democratico e costituzionale e pretende di imporre la SUA legge e il SUO dominio. Di qui il boicottaggio e la rabbia contro chi ha il coraggio di servirsi della propria intelligenza senza essere guidati da un altro.

Ripartiamo (dalla caverna e) dalle figure! La vignetta di DM, sull’Unità del 3.10.2003 in prima pagina - in riferimento alla votazione alla Camera sulla legge Gasparri e ai 36 "franchi tiratori" - registra un fatto fondamentale. VALE UNA LEZIONE di Filosofia e di Politica per tutti i cittadini e per tutte le cittadine, oltre che per i tutti i cittadini e per tutte le cittadine Parlamentari:

-  "Signore A: QUALCUNO HA VOTATO SECONDO COSCIENZA...;
-  Signor B: DOVEVATE PERQUISIRLI... AVEVO DETTO DI NON PORTARLA IN AULA".

Evidenzia il legame circolare che esiste tra la libertà della coscienza e la sovranità democratica e ci sollecita ulteriormente e ancor di più a SVEGLIARCI e a ricordare che la COSTITUZIONE è la nostra carta d’identità e il nostro passaporto (su questo, cfr. il commento di Furio Colombo sull’Unità del 2.06.2002) di cittadini e cittadine libere - sovrani e sovrane, come insegnava don Lorenzo Milani. E ancor di più e meglio - al di fuori del sonnambulismo mediatico e mediasetico - mette in risalto il l-e-g-a-m-e tra l’art. 1 ([...] LA SOVRANITA’ appartiene al POPOLO, che la esercita nelle forme e i limiti della COSTITUZIONE) e l’art. 67 (OGNI MEMBRO del PARLAMENTO rappresenta la NAZIONE ed esercita le sue funzioni SENZA VINCOLO DI MANDATO); e quanto PREZIOSO - se non vogliamo non cadere o nella confusione e il caos o nella dittatura AZZURRA!!! - sia questo L-E-G-A-M-E.

In democrazia e per la democrazia, bisogna averlo caro. Preoccupiamocene.... Abbiamone cura: I CARE, come scriveva don Milani nella sua Scuola di Barbiana. Ricordiamoci di ricordarlo. La nostra stessa sana e robusta Costituzione dipende da QUESTO LEGAME, perderlo significa essere pronti ad ogni avventura - senza più bussola e altro strumento d’orientamento - e passare da un presidente-padre di tutti gli italiani e di tutte le italiane a un presidente padrone di tutto e di tutti e di tutte: da cittadini-re e cittadine-regine con in testa la CORONA a sudditi e a suddite di una società sempre più segnata dalla "rivalità mimetica"(René Girard) e piena di PESTE e di COR_NA, non più figli e figlie di una relazione democratica ma figli e figlie di una relazione astuta, autoritaria, menzognerae violenta. Significa ritornare indietro alla dialettica padrone-servo!

Al contrario, democraticamente, e come profondamente aveva capito Holderlin (e, sulla sua strada, non Hegel, non Marx e nemmeno Heidegger, ma Feuerbach ... e il maestro del nostro presidente Ciampi, Guido Calogero), noi siamo un dialogo! Negare questo, significa porsi fuori da questo orizzonte e auto-accecarsi. Il risultato è la rabbia, contrassegno di ogni idealismo e di ogni autoritarismo, che porta alla negazione dell’altro ..e "a Siracusa" (Platone-Heidegger) o, in ultimo, solo alla pace perpetua (e non nel senso e nella direzione indicata da Kant!).

Contro tutte le menzogne, si tratta di NON NEGARE e non spezzare IL LEGAME: ne va di ognuno e di ognuna di noi stessi e stesse, in prima persona, e tutti e tutte insieme. Chi vuole la morte dell’Unità (della libertà di stampa, del quotidiano diretto da Furio Colombo e fondato da Antonio Gramsci, e del nostro stesso legame politico-sociale... e personale!) che ci lega e ci fonda, CANTA solo vecchie canzoni e dice solo vecchie menzogne, non sopporta la differenza e vuole fare L’ALTRO a immagine e somiglianza di se stesso. Una semplice diavoleria - nient’altro!

***

"Berlusconi MI E’ SEMBRATO- così Bruno Vespa ha commentato (La Stampa, 29 settembre 2003) il messaggio del Presidente del Consiglio a reti unificate, all’indomani del blackout nazionale - davvero in forma, è tornata la VECCHIA SIRENA, il SOLITO comunicatore dei tempi migliori. SEMBRAVA un un padre di famiglia che torna a casa e racconta alla moglie e i figli come è andata". QUESTA è la verità, nient’altro che la verità!

Se si fa attenzione, Vespa ha PARAGONATO il signor B. a una VECCHIA SIRENA e, in quanto tale, ad ULISSE. Il messaggio è più sottile e dice e non dice: accenna, come l’oracolo di Apollo a Delfi. Il signor B. non è il padre di tutti gli italiani e di tutte le italiane e non è lo sposo di Penelope-ITALIA e il re di ITACA-ITALIA.

Il signor B. si è presentato da VECCHIA SIRENA e da signor B., presidente di FORZA Italia, si è CAMUFFATO da Ulisse, sposo della Regina e re (del partito-azienda) di FORZA Italia, all’ITALIA agli italiani e alle italiane. Che gli italiani e le italiane vogliano diventare tutti figli e tutte figlie dell’edipico e falso Ulisse e essere tutti e tutte parte del partito "forza italia" ... questo è un problema dei cittadini e delle cittadine d’ITALIA e del Presidente della Repubblica d’ITALIA .... non di Vespa - ovviamente!

E io non credo affatto che gli italiani e le italiane abbiano già ’ucciso’ dentro di loro il loro padre-presidente, né che vogliano perdere la loro corona di cittadini-sovrani e cittadine-sovrane!

* www.ildialogo.org.filosofia, Mercoledì, 15 ottobre 2003


Sul tema, in rete e nel sito, si cfr.:

-  ITALIA. UN CITTADINO-PIFFERAIO RUBA IL NOME DI TUTTO UN POPOLO, NE FA LA BANDIERA DEL PROPRIO PARTITO PERSONALE E REALIZZA LA PIU’ GRANDE BOLLA SPECULATIVA DELLA STORIA POLITICA ITALIANA...
-  VIVA VERDI, VIVA PUCCINI: NESSUN DORMA!!! CONTRO LA POLITICA DI UNA MAGGIORANZA CHE INFANGA IL NOME DELL’ITALIA, NEL NOSTRO PAESE E NEL MONDO, LA PROTESTA DEI MUSICISTI E DEGLI ARTISTI DEI TEATRI E DELLE COMPAGNIE STABILI.

-  POLITICA E RELIGIONE. AL DI LA’ DI OGNI DECENZA ...
-  NELLE VESTI DEL "PADRE NOSTRO", L’ULTIMA "USCITA" DEL PRESIDENTE DEL PARTITO DI "FORZA ITALIA" CONTRO L’ITALIA INTERA E CONTRO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA!!!
-  Una nota di Ida Dominijanni

-  DOPO L’ACCORDO NUCLEARE CON LA FRANCIA, UN BEL "CAPPOTTO DI LEGNO" PER L’ITALIA ...
-  LA CULTURA AL LAVORO PER LA NUOVA IDENTITA’ ("Tautotes", in greco) ITALIANA: UNA BARA ("Taùto", in greco-napoletano) PER L’ITALIA.
-  Grandi contributi (più che decennali) di filosofi, giuristi, matematici, scrittori ... Appunti per i posteri
-  LA MONNEZZA AL POTERE. VENDUTA L’ANIMA E FATTOCI RUBARE IL NOME STESSO "ITALIA" DELLA NOSTRA CASA, ABBIAMO GIA’ PERSO TUTTO ...

-  CINEMA E STORIA. LO "STATO" SONNAMBOLICO DELL’ITALIA E LA CULTURA CHE SERVE PER UN CAMBIO DI SCENA.... E DI REGIA!!!
-  LA LEZIONE DI ROBERTO FAENZA. La politica italiana nel dopoguerra e negli anni del miracolo economico: "Forza Italia!" (1977-78)

-  BLOB!!! CHE BEL COLPO DI STATO DOLCE!!!
-  IL POPOLO D’ITALIA IPNOTIZZATO, GIORGIO NAPOLITANO CHE GRIDA "FORZA ITALIA", E SILVIO BERLUSCONI CHE RIDE E RIDE A CREPAPELLE!!!
-  A vergogna del nostro presente, a futura memoria - note e appunti

-  IL SONNO DELLA RAGIONE COSTITUZIONALE GENERA MOSTRI.


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