CENTRO STUDI TEOLOGICI
MILANO, 9 novembre 2007 - AUGURI ALL’ONOREVOLE GIANFRANCO FINI PER IL NUOVO FIGLIO: SI RICORDI DI TUTTE LE ALTRE COPPIE DI FATTO CHE IN ITALIA NON HANNO NE’ DIRITTI NE’ RICONOSCIMENTI - LA SINISTRA ITALIANA E’ LA BRUTTA COPIA DELLA SINISTRA EUROPEA
NOTA ALLA STAMPA
Stamane il Vescovo Mons. Giovanni Climaco MAPELLI, Primate della Chiesa Antica Cattolica ed Apostolica di Monza - Milano e Lombardia ha inviato un augurio di felicitazioni per la notizia della prossima nascita di un figlio all’Onorevole Presidente di A.N. Gianfranco Fini.
Nell’augurio il Vescovo - la cui Chiesa celebra fino al secondo e terzo matrimonio con dispensa vescovile, al pari delle Chiese Ortodosse e Anglicane - e accoglie le stesse coppie di fatto, ha esortato il Presidente di Alleanza Nazionale a non dimenticarsi delle coppie di fatto, perchè non tutti come l’augusto presidente hanno la fortuna di diventare onorevole, capo di un partito, ed avere un grosso stipendio, che copra i vuoti di una legge ad hoc per i conviventi e i loro figli nati fuori dal matrimonio, come poi aver la fortuna di nascere etero-sessuale in un paese, non normale, dove l’omofobia imperversa da Destra a Sinistra.
I cittadini conviventi infatti (non sposati in matrimonio) non sono parte di una CASTA privilegiata come i Deputati conviventi, e se omosessuali va ancora peggio! Questa Sinistra poi, che nell’impresa del PD Partito Democratico, ha del tutto buttato a mare i diritti dei conviventi, (PACS, DICO, CUS) per non creare dissidi con l’area ostile dei cattolici della Margherita,dopo tante promesse mai mantenute, ha perso ogni credibilità agli occhi del suo elettorato.
Per le coppie omosessuali tutto è divenuto difficile, se non impossibile in questo arretrato Paese, ormai ai margini del diritto europeo.
I leaders della Sinistra italiana e lo stesso Premier Prodi hanno promesso "diritti civili" agli omosessuali, la parte più debole della socetà, di cui dopo circa due anni di Governo non si vede neppure l’ombra.
NON E’ GIUSTO CHIEDERE I VOTI DI MILIONI DI CITTADINI OMOSESSUALI E DELLE LORO FAMIGLIE E POI SNOBBARE IN QUESTO MODO LE LORO ISTANZE.
Questo comportamento non è onesto nè leale e pone a sfavore per un successivo gesto di credito a questa compagine politica, comunque vada chiamadosi in futuro. E’ mancata del tutto la passione e la convinzione, ed ancor più la coscienza della posta in gioco, in una assenza pressochè totale di cultura dei diritti di una minoranza sociale e del valore civile generale di una battaglia: un ritardo culturale della Sinistra italiana - guardando all’Europa - che non ha giustificazioni nè attenuanti.
Certamente anche la Destra Italiana è pure anomala, poichè tra cattolici integralisti e leghisti reazionari, è più simile al partito di Le Pen in Francia o di Heider in Austria, con venature razziste, che non ad una Destra europea moderata liberale e civile.
+ Giovanni Climaco MAPELLI
Vescovo
presidente del CENTRO STUDI TEOLOGICI di MILANO
CENTRO ECUMENICO
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Il presidente della Camera alla cerimonia di auguri con la stampa parlamentare
"Non si possono attribuire responsabilità sul degrado del clima politico"
Fini: "Superato livello di guardia
Napolitano è una stella polare" *
ROMA - Il presidente della Camera ha due certezze. La prima è che "si è superato il livello di guardia". La seconda è che "Napolitano è una stella polare". Parole chiare quelle del presidente della Camera all’incontro per gli auguri natalizi con la stampa parlamentare.
Sullo scontro totale il numero uno di Montecitorio si rifà al presidente della Repubblica. "Non è il caso di aggiungere altro a ciò che ha detto, in modo ripetuto e meditato, il capo dello Stato - ha detto Fini - sarebbe sufficiente che i suoi richiami fossero l’orientamento di tutte le forze politiche per compiere un significativo passo avanti". "Che il presidente della Repubblica abbia dovuto ripetere più volte il suo invito - sottolineato durante la cerimonia di auguri alla stampa parlamentare - è segno che si è superato il livello di guardia".
Fini ritiene che "non sia corretto", soprattutto per il presidente della Camera, "attribuire responsabilità a questo o a quello" sul clima politico. Ma invita, per un confronto in condizioni politiche diverse, a prendere gli inviti del presidente della Repubblica come "stella polare".
Quanto all’altro tema all’ordine del giorno, ovvero come fermare una possibile escalation di violenza il presidente della Camera dice: "Non credo ci sia necessità di norme aggiuntive, ma solo dell’applicazione di quelle che ci sono". Dunque niente leggi speciali come pure era venuto in mente in un primo momento al ministro degli Interni Roberto Maroni. "Abbiamo il dovere - continua Fini - di stroncare sul nascere qualsiasi forma di violenza o di istigazione alla violenza. E’ questo un dovere che dovrebbe essere avvertito da tutti". D’altra parte, spiega il presidente della Camera "una democrazia è tale quando combatte ogni atteggiamento everviso e riesce a garantire tutte le libertà , a partire dal massimo della libertà di espressione che uno dei suoi pilastri".
* la Repubblica, 16 dicembre 2009
Laconica dichiarazione dell’avvocato Bongiorno: «Confermo»
Fini sarà di nuovo papà
È incinta la fidanzata del leader di An, la show girl Elisabetta Tulliani
ROMA - Nuova fiamma trentacinquenne e bebè in arrivo per Gianfranco Fini. La notizia destinata a far rumore nelle cronache rosa di Palazzo Montecitorio è già ufficiale. Anticipata dal giornale Diva e donna di Silvana Giacobini e rilanciata da Striscia la notizia ha già ricevuto il crisma dell’ufficialità da una laconica dichiarazione dell’avvocato e deputato di An, Giulia Bongiorno: «Confermo». Proprio lei il 16 giugno scorso aveva dato notizia della separazione consensuale avvenuta tra il leader di An e la moglie Daniela Di Sotto. Scatenando ipotesi e sospetti di nuove liason.
I maligni tornarono a sussurrare anche del rapporto politico preferenziale instaurato con l’ex ministro Stefania Prestigiacomo. Ma un’altra bionda ora irrompe sulla scena, e le voci che circolavano trovano conferma. Si chiama Elisabetta Tulliani. Ha capelli lunghi, labbra volitive, occhi nerissimi. A descriversi ci pensa lei stessa in un sito internet. «Brillantemente laureata in Giurisprudenza» «decide allora di diventare docente universitario di Diritto penale internazionale, durante questo cammino però la passione per lo spettacolo diventa prevalente, ed intraprende così il suo percorso artistico». E dal 2004 si dedica alla tv. Conduce rubriche e servizi per i programmi Robin Hood, Unomattina, Unomattina Estate. Conduce con Barbara Chiappini in Tintarella di Luna, e con Giancarlo Magalli una serata per Alighiero Noschese. In Mattina in famiglia ha una rubrica: Ricette e Cucina. Giornalista pubblicista collabora con Il Tempo. E dice di sè: «Insieme alla moda, alla musica e all’arte, ed alla sua professione di avvocato, che svolge quotidianamente con grande passione e coinvolgimento, è lo sport che ricopre un ruolo di primissimo piano». Nel 2002 le fu attribuita anche una storia con l’ex presidente del Perugia Luciano Gaucci. Fini che ha già superato i 55 anni ha una figlia, Giuliana, di 21 anni. La notizia giunge a pochi giorni di distanza dal matrimonio di un altro leader della Cdl, Pierferdinando Casini con Azzurra Caltagirone. Una cerimonia nella quale è circolata con insistenza la voce di una nuova maternità della figlia del costruttore romano.
Virginia Piccolillo
* Corriere della Sera, 09 novembre 2007
Ormai anche la vita pubblica si misura con scelte
e stili di vita personali, amori, disamori e pettegolezzi
Fini, la soubrette, il figlio in arrivo
e la politica si fa sempre più gossip
di FILIPPO CECCARELLI *
ROMA - Il bello il brutto dell’intimate politics, ossia della politica come proseguimento del gossip e viceversa, è che c’è sempre una novità di troppo, ogni volta all’altezza della situazione e dei suoi protagonisti.
Quest’ultima riguarda Gianfranco Fini. E a quello specifico comparto mediatico dove ormai è impossibile distinguere tra vicende pubbliche e private converrà riconoscere che il non più tanto gelido leader di An ha già offerto parecchi spunti: prima le vicissitudini proto-coniugali dell’ex moglie Daniela; poi le voci, anzi il coro sul presunto flirt interministeriale con la Prestigiacomo; quindi, non senza essere stato lambito da un certo trambusto per via di un inchiesta ribattezzata "Vallettopoli", la separazione con Daniela, annunciata l’estate scorsa dall’avvocato e onorevole Bongiorno. La stessa figura che dopo il trionfo del processo Andreotti alimenta la rubrica "Doppia difesa" con Michelle Hunziker su "Chi" e a cui si deve lo sdoganamento del prelibato bocconcino per il pubblico dei gossipivori: Elisabetta è incinta.
Bene. Non ha torto chi pensa che si tratti di un evento, anche gioioso, ma che non ha o non dovrebbe avere immediata influenza sui destini collettivi - per quanto da tempo la tv, l’editoria e una massiva produzione on line ripropongano questo genere di faccende con qualche significativa ostinazione e sintomatico successo (vedi l’ultimo Vespa, L’amore e il potere, appunto, Mondadori).
E tuttavia, ricollocando gravidanza e paternità in un ambito più strettamente politico, e perciò nel piccolo mondo antico di Fini, vale forse la pena di insistere ricordando che la rivelazione si deve al rotocalco Diva e donna e al rimbalzo che gli hanno impresso i comici Greggio e Iacchetti nella rubrica "Spetteguless" di Striscia la notizia. Ieri Sorrisi e canzoni ha fornito nuovi particolari, con eloquente testimonianza di Tiberio Timperi. E’ tutto molto lontano, insomma, da ciò che un tempo si indicava come l’universo anche umano della Fiamma (tricolore).
Anche lei, la nuova fiamma, pardòn, Elisabetta Tulliani, non c’entra niente con la tradizione, la patria, il fascismo, il post-fascismo, la destra, An, tantomeno con i suoi pretesi e proclamati Valori. Ha 35 anni, possiede tutti i requisiti per potersi presentare come "bella", è avvocato ed ex compagna di quel grande mattatore della commedia italiana, Lucianone Gaucci, grazie al quale Ely è pure divenuta amministratrice e poi presidentessa della Sambenedettese calcio. Ma soprattutto proviene dal pianeta dell’immagine più o meno artefatta e della visibile notorietà di ordine e canone vippaiolo.
Personaggio ardentemente televisivo, è stata valletta della Domenica sportiva e ha partecipato a programmi come Tintarella di luna o Mattina in famiglia. Resta inteso che la famiglia in questione è quella, tutta immaginaria e generalmente sdolcinata, per non dire ipocrita, che viene fuori nei palinsesti delle reti Rai, nelle parole infuocate di parecchi politici e un po’ anche in certe manifestazioni che tanto piacciono alla Cei.
Ora, di sicuro i media cercheranno di intervistare lei, e anche lui, che magari reagirà malamente come Sarkozy (e a questo proposito si coglie l’occasione per segnala il recente volume Il tabù della destra. La Francia ha Sarkozy, e l’Italia?, Castelvecchi, a cura di Angelo Mellone, uno degli intellettuali che proprio a Fini stanno più a cuore). Del resto Daniela, la ex del presidente di An, è già stata da poco ampiamente intervistata, rivelando una avversione per la chirurgia estetica: "Mi limito a nutrire la pelle con micropunture di vitamina. Tutto qui. Per il resto mangio in modo genuino privilegiando pesce, verdura e frutta" e così via, giacché la politica parla e parla e parla, ma gli individui sono diventati centrali e i loro corpi ancora di più.
C’è poco e insieme troppo da dire. Intanto i fuoriusciti di Storace e Buontempo fanno commenti grevi; l’onorevole Grillini trova il modo di collegare la vicenda a un certo suo progetto di legge; e Fini, informano le agenzie, ha evitato le telecamere. Ma ormai la vita pubblica si misura con questo: scelte e stili di vita, modelli di relazioni e famiglie, esempi, sentimenti, comportamenti, amori, disamori e sì, anche figli in arrivo, al di là di qualsiasi schieramento - e si ricorderà il precedente a sinistra di "Adamo ed Eva", lui sposatissimo dignitario ds, lei sindaco socialista single di Cosenza, fecero il "ribaltone", poi anche il piccolo Filippo, e il presidente della Camera spedì rose rosse. Sono cose che succedono.
Ma quando succedono al vertice, pur sempre, di un partito entrano inesorabilmente in quel mondo implicito di visioni, figure, tensioni e simboli che ha il nome di immaginario. E allora, smarrita la fede, disperse le credenze, erosi o addirittura rinnegati i riferimenti, il gran deserto progettuale via via si riempie di larussismi e santancherie autopromozionali, vacanze esotiche, tribune Vip, feste con Malgioglio, gelosie, paparazzate, squinzie, ruffiani, veline e portavoci infoiati. Con i suoi piaceri e le sue magagne, la vita nuda irrompe di prepotenza nel tepidarium di An. Sono gli effetti meno scontati della secolarizzazione nera. E un po’ viene anche da chiedersi se e quanto ha un senso istituire la fondazione "FareFuturo", quando fare un figlio, rispetto al futuro, vuol dire molto di più.