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Campi elettromagnetici a San Giovanni in Fiore: il Comune, che non ha risposto al consigliere Militerno, rende nota una misurazione del Consorzio Elettra 2000, nato con fondi Tim, Omnitel e Wind

domenica 1 giugno 2008.
 

"Il sospetto è l’anticamera della verità" è la famosa frase di Leoluca Orlando, già sindaco di Palermo.

Noi sospettavamo fortemente che in municipio, a San Giovanni in Fiore, si stessero muovendo, sensibili all’inquinamento elettromagnetico, per stimare e rendere pubblici i valori dei campi prodotti dalle antenne di telefonia mobile e televisione immobile.

E, stamani, leggendo Ebeteinfiore, apprendiamo che il Comune ha provveduto a una misurazione gratuita dei campi elettromagnetici, effettuata da privati.

"Alcuni - recita il comunicato pubblicato su Ebeteinfiore - fra questi anche qualche consigliere comunale di minoranza, nelle settimane scorse avevano interrogato il primo cittadino sull’argomento".

Sicuramente, e non solo sull’inquinamento elettromagnetico, il sindaco è stato interrogato dal consigliere comunale Marco Militerno e, come cittadino, dal sottoscritto.

La predetta misurazione ci conforta, essendo i risultati della medesima indicativi di valori al di sotto della soglia limite prevista dalla legge.

Ma, per il nostro rigore kantiano, preferiremmo una misurazione dell’Arpacal, giusto per avere il crisma istituzionale.

La misurazione avvenuta è del Consorzio Elettra 2000 - non dell’Arpacal, per fedeltà alla cronaca - ed è del 22 maggio 2008. Il Consorzio Elettra 2000, solo per informazione, fu costituito negli anni ’90 con un versamento di 1,8 miliardi di lire da parte di Tim, Omnitel e Wind. Qui un link utile per approfondimenti sulla questione dell’inquinamento elettromagnetico.

Peccato che il sindaco di San Giovanni in Fiore non abbia fatto in tempo, dopo la misurazione del 22 maggio 2008, a rispondere nel consiglio comunale del 26 maggio 2008 all’interpellanza di Militerno, articolata in 17 punti, uno dei quali proprio sull’inquinamento elettromagnetico. Gli altri riguardano la tassa sui rifiuti, la discarica del Vetrano, le concessioni edilizie, le politiche sociali e per i giovani, il cimitero, il commercio, la Consulta degli emigrati, la sanità locale, lo Sportello unico, l’Urp, la casa di riposo in abbazia.

La mia istanza, analoga nei contenuti, è del 16 aprile 2008. Non ho mai ricevuto risposta, forse non potendo invocarsi la normativa sull’accesso agli atti.

Ma a Militerno, che è consigliere comunale, una risposta doveva essere data nel termine di 30 giorni dalla presentazione della sua interpellanza.

Oggi il web permette di fornire notizie quasi in tempo reale. E’ significativo notare come, nel caso di specie, abbia utilmente sostituito - o almeno sia valso ad anticipare - la risposta orale o verbale dovuta dal municipio al consigliere Marco Militerno e mai pervenuta.

Restano aperte tutte le altre questioni dell’interpellanza di Marco Militerno e dell’istanza del sottoscritto.

Roma, 29 maggio 2008

Emiliano Morrone


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