Pianeta Terra. Rischio nucleare....

INCUBO CERNOBYL. ALLARME EUROPEO: LA CENTRALE NUCLEARE DI KRSKO "FA ACQUA". SPENTO IL REATTORE - a cura di pfls

giovedì 5 giugno 2008.
 

[...] ’’E’ giunta tramite il Sistema di notifica delle emergenze radiologiche e nucleari della Commissione Europea (Ecurie) la notizia della fine dell’emergenza causata dall’incidente avvenuto oggi nella centrale nucleare slovena di Krsko’’. Lo rende noto un comunicato dell’Apat, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente.

Il comunicato conferma che ’’la centrale e’ stata spenta in sicurezza; la situazione e’ pienamente sotto controllo in una condizione di impianto stabile. Non si e’ avuta alcuna conseguenza per l’ambiente esterno, ne’ vi e’ stata necessita’ di misure di emergenza esterna sul sito’’. ’’L’incidente, iniziato intorno alle ore 15,00 di oggi - aggiunge l’Apat - e’ consistito nella fuoriuscita di acqua di raffreddamento del reattore. L’acqua e’ rimasta comunque confinata all’interno dell’edificio di contenimento di cui la centrale, di progettazione americana, e’ dotata’’ [...]


Ansa» 2008-06-05 08:24

SLOVENIA, INCIDENTE A CENTRALE NUCLEARE DI KRSKO

LUBIANA - Per qualche ora ieri sera in tutta Europa è tornato l’incubo di Cernobyl, dopo che un incidente nella centrale nucleare slovena di Krsko, a circa 130 km da Trieste, ha indotto la commissione europea a Bruxelles a mettere in moto il sistema di allerta europea sui rischi radioattivi.

Secondo una portavoce della centrale, Ida Novak, la panne ha riguardato "una fuoriuscita di liquido nel circuito di raffreddamento primario" dell’impianto, ma non è stata riscontrata alcuna fuga radioattiva nell’ambiente circostante. La direzione ha precisato che la centrale è stata fermata a titolo precauzionale al fine di consentire al personale di stabilire le cause dell’inconveniente e di effettuare le opportune riparazioni. L’impianto restera’ fermo per alcuni giorni, secondo le previsioni dei responsabili sloveni.

Nonostante le rapide rassicurazioni, la paura si è rapidamente estesa per l’Europa, con gli ecologisti di Greenpeace che sono subito tornati alla carica, ribadendo il no al nucleare e parlando dell’incidente alla centrale di Krsko come di un ’avvertimento’ sui pericoli rappresentati dall’atomo. Il governo tedesco, che in serata aveva subito mobilitato i suoi servizi di monitoraggio, ha detto che non vi sarebbe stata alcuna fuga radioattiva. Stando alle informazioni raccolte - ha detto il portavoce del ministero dell’ambiente Michael Schroeren - sembra che il sistema di raffreddamento della centrale sia "sotto controllo", e che non vi stata stata alcuna fuga di radioattività. "Al momento non vi è alcun segnale che possa essersi trattato di un incidente grave", ha aggiunto il portavoce.

Aspre critiche alla Slovenia sono venute dalla vicina Austria, dove il ministro dell’ambiente Josef Proell ha chiesto spiegazioni a Lubiana per non essere stato informato correttamente sull’incidente alla centrale di Krsko. Secondo Proell, gli sloveni hanno dapprima segnalato l’incidente come una "esercitazione" e non come una panne reale. "Ciò mette seriamente in discussione la nostra fiducia nel sistema di allerta sloveno", ha detto Proell, aggiungendo che solleverà la questione al prossimo consiglio dei ministri della Ue a Lussemburgo. Il populista austriaco Joerg Haider, governatore della Carinzia - regione vicina alla Slovenia - ha chiesto da parte sua la chiusura della centrale di Krsko, che viene sfruttata unitamente alla Croazia. L’Autorità francese per la sicurezza nucleare ha detto di essere in stretto contatto con la sua omologa slovena.

L’Aiea, l’Agenzia internazionale dell’energia atomica con sede a Vienna, ha detto che è stata allertata dalla Slovenia alle 18:20 ora italiana riguardo a un "evento inusuale" alla centrale di Krsko. Sulla scala di allerta della Slovenia , un "evento inusuale" è il più basso dei quattro livelli di allerta. In Italia il ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali ha reso noto di aver avuto rassicurazioni dall’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente che per l’Italia non vi è nessun rischio di contaminazione nucleare.

La centrale di Krsko, cogestitata da Slovenia e Croaiza, è stata costruita da un consorzio guidato dall’americana Westinghouse ed è entrata in funzione nel 1983. L’energia prodotta dalla centrale copre il 20% dei consumi di energia elettrica sloveni e il 15% di quelli croati. Secondo gli esperti dell’Enea interpellati, eventuali perdite nel circuito di raffreddamento di questo tipo di centrali non sono pericolose.

APAT, UE COMUNICA FINE EMERGENZA

ROMA - ’’E’ giunta tramite il Sistema di notifica delle emergenze radiologiche e nucleari della Commissione Europea (Ecurie) la notizia della fine dell’emergenza causata dall’incidente avvenuto oggi nella centrale nucleare slovena di Krsko’’. Lo rende noto un comunicato dell’Apat, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente.

Il comunicato conferma che ’’la centrale e’ stata spenta in sicurezza; la situazione e’ pienamente sotto controllo in una condizione di impianto stabile. Non si e’ avuta alcuna conseguenza per l’ambiente esterno, ne’ vi e’ stata necessita’ di misure di emergenza esterna sul sito’’. ’’L’incidente, iniziato intorno alle ore 15,00 di oggi - aggiunge l’Apat - e’ consistito nella fuoriuscita di acqua di raffreddamento del reattore. L’acqua e’ rimasta comunque confinata all’interno dell’edificio di contenimento di cui la centrale, di progettazione americana, e’ dotata’’.

’’Ovviamente - conclude il comunicato - non vi e’ alcun rischio per il territorio italiano. L’Apat, che aveva ricevuto tramite il sistema Ecurie, del quale e’ punto di contatto nazionale, la notizia dell’incidente, prontamente comunicata alle autorita’ di protezione civile secondo le procedure previste, continua a seguire la situazione, anche al fine della ricostruzione delle cause tecniche dell’evento’’.

MINISTERO SALUTE, NESSUN RISCHIO ITALIA

ROMA - ’’Nessun rischio di contaminazione nucleare nel nostro Paese’’: il Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali rende noto di aver avuto rassicurazioni in tal senso dall’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente (Apat), in merito all’incidente nella centrale nucleare slovena di Krsko. ’’L’Apat - riferisce il ministero - conferma che l’incidente non ha riguardato emissioni nell’ambiente circostante di materiale radioattivo, ma si e’ trattato di una rottura dell’impianto di raffreddamento ad acqua del nucleo produttivo, con versamento dell’apposito liquido contaminato nella vasca esteriore al nucleo appositamente destinata. La vasca ha assorbito completamente il liquido di raffreddamento contaminato, senza alcuna emissione nell’ambiente esterno’’. ’’Si conferma - prosegue il comunicato - l’efficienza dei nostri sistemi di allerta nucleari permanenti’’. Il Ministero informa infine che ’’continuera’ a monitorare in tempo reale l’evoluzione del fenomeno in costante collegamento con le autorita’ responsabili dell’Unione europea e della Slovenia’’.

NUCLEARE: SLOVENIA; MINISTERO AMBIENTE, REATTORE SPENTO

Sono ’’pienamente tranquillizzanti’’ le notizie che giungono sull’incidente alla centrale nucleare di Krsko in Slovenia: lo assicura il Ministero dell’ambiente in una nota, in cui spiega che l’Agenzia Europea responsabile della vigilanza in questo settore ha comunicato all’Apat che il reattore e’ spento e che non sono segnalate emissioni di radioattivita’. Ogni eventuale allarmismo, secondo il Ministero, e’ quindi ’’fuori luogo’’. Dati tranquillizzanti, si aggiunge nella nota, sono arrivati anche dalla rete di monitoraggio della radioattivita’, presente su tutto il territorio nazionale con oltre 300 centraline, che non ha segnalato alterazioni della radioattivita’ in Italia, ed in particolare nelle zone di confine piu’ vicine al luogo dell’incidente. La situazione e’ stata e continua a esser seguita ad horas dai tecnici dell’Apat, che si stanno recando nelle localita’ di confine piu’ vicine al luogo dell’incidente per ulteriori e piu’ approfonditi rilevamenti.

Va tuttavia rilevato, si legge ancora, che l’allarme lanciato dalla Slovenia nasce da un meccanismo di tutela che obbliga tutti i paesi che ospitano centrali nucleari a segnalare ogni incidente. Il Ministero sottolinea che il reattore di Krsko e’ del 1991, di seconda generazione, e che si tratta di una centrale a doppio circuito ad acqua pressurizzata. L’incidente verificatosi e’ fra quelli ritenuti possibili e per i quali esistono sistemi di salvaguardia che sono entrati in funzione evitando ogni rischio. ’’Nel nostro paese - conclude il Ministero - la vigilanza resta comunque alta anche se, stando ai dati esistenti, non esiste alcuna forma di pericolo derivante dall’incidente in Slovenia’’.


Sul tema, nel sito, si cfr.:

-  GIAPPONE - ANGOSCIA ATOMICA Si aggrava l’allarme in Giappone Gli Usa: "Tokyo non dice la verità". Rischio black out generale.

-  Politica dell’atomo. Insegnamento dal Giappone. Adesso l’umanità deve cambiare modo di pensare (di "Die Zeit" - Editoriale)


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