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PER I ROM E PER I MIGRANTI, PROSSIMI INTERVENTI DELL’EUROPA CONTRO LA DISCRIMINAZIONE. In allegato, la "presa di posizione" dei Giuristi Democratici - a cura di pfls

L’Italia ancora non ha ratificato la Convenzione europea sulla nazionalità del 1997 e la Convenzione sulla prevenzione della condizione di apolide.
martedì 10 giugno 2008.
 
[...] L’annuncio di un pacchetto di misure specifiche sulle questioni dei rom e delle norme europee anti discriminazione arriva dopo le recenti polemiche sulla situazione che si è venuta a creare in Italia che hanno investito l’Europa sia con la discussione straordinaria del Parlamento di Strasburgo sia con i moniti di Bruxelles al pacchetto sicurezza italiano e alla volontà più volte ribadita del governo italiano di voler istituire un apposito reato di clandestinità per gli immigrati [...]

Dalla Ue norme a tutela di migranti e rom *

Il commissario Ue per gli Affari sociali Vladimir Spidla ha annunciato lunedì a Lussemburgo ai ministri Ue un pacchetto di provvedimenti che prevede un documento sulla popolazione Rom ed una proposta di normativa anti-discriminazione. Lo ha riferito la sua portavoce Katharina Von Schnurbein precisando che il pacchetto sarà varato dalla Commissione europea il 2 luglio prossimo e non il 25 giugno come previsto in un primo momento. Il commissario, secondo quanto si è appreso, si è limitato ad un’informativa ai ministri sul provvedimento a cui non è seguito dibattito in Consiglio.

L’annuncio di un pacchetto di misure specifiche sulle questioni dei rom e delle norme europee anti discriminazione arriva dopo le recenti polemiche sulla situazione che si è venuta a creare in Italia che hanno investito l’Europa sia con la discussione straordinaria del Parlamento di Strasburgo sia con i moniti di Bruxelles al pacchetto sicurezza italiano e alla volontà più volte ribadita del governo italiano di voler istituire un apposito reato di clandestinità per gli immigrati.

A ciò si aggiunge più recentemente la denuncia del commissario per i diritti umani presso il Consiglio d’Europa, Thomas Hammarberg, che nel suo ultimo intervento tematico sulla popolazione apolide presente in Europa ha ricordato tra l’altro che l’Italia è uno dei paesi dell’Unione che ancora non ha ratificato la Convenzione europea sulla nazionalità del 1997 e la Convenzione sulla prevenzione della condizione di apolide. Gli apolidi - molti dei quali sono nomadi - sono tutelati infatti dalle leggi europee alla stregua di una particolare tipologia di rifugiati. Essere apolide significa non avere una nazionalità specifica.

Si calcola che vi siano dodici milioni di apolidi, dei quali 640.000 nel Vecchio Continente. Tra essi vi sono rifugiati e immigrati, ma anche coloro che dopo la disgregazione dell’Urss e dell’ex Jugoslavia hanno perso la cittadinanza. Hammarberg ha espresso rammarico per il fatto che solo pochi stati, fra questi non c’è l’Italia, abbiano ratificato la Convenzione europea sulla nazionalità del 1997 e la Convenzione sulla prevenzione della condizione di apolide in relazione alla successione di Stati, del 2006. Quest’ultima è stata recepita solo da due paesi del Consiglio d’Europa, che ne raccoglie 47.

* l’Unità, Pubblicato il: 09.06.08, Modificato il: 09.06.08 alle ore 21.13


Sul tema, nel sito, si cfr.:

-  LA "LINGUA" DELLA COSTITUZIONE E LA "PAROLA" DEI CITTADINI ITALIANI E DELLE CITTADINE ITALIANE. Mentre Firenze finalmente si prepara a riabilitare Dante, in tutta l’Italia i "guelfi neri" (laici e religiosi) minacciano la Sovranità della "Lingua" italiana.

-  "MI VERGOGNO DI ESSERE ITALIANO E CRISTIANO" (A. Z.).
-  CONTRO LA XENOFOBIA ITALIANA, L’APPELLO E LA DENUNCIA DI PADRE ALEX ZANOTELLI. Non possiamo stare zitti, dobbiamo parlare, gridare, urlare. E’ in ballo il futuro del nostro paese, ma soprattutto è in ballo il futuro dell’umanità anzi della vita stessa

-  CHIESA CATTOLICO-ROMANA, EMERGENZA EDUCATIVA E RIFLESSIONE TEOLOGICA E FILOSOFICA. Il prof. Giovanni Reale mette finalmente il dito nella piaga: è una crisi dei Padri, hanno perso la luce della Trinità!!!

-  RIFLESSIONI DEL CARDINALE MARTINI SUL "DEUS CHARITAS EST" DELL’EVANGELISTA GIOVANNI, NON SULLA "DEUS CARITAS EST" DI PAPA BENEDETTO XVI.

-

"Stato di emergenza" per gli insediamenti nomadici: una scelta irrazionale e discriminatoria.

(Giuristi Democratici).


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