ELEZIONI
Le indicazioni del Vaticano e la ‘indicazione’ del Vescovo di Ivrea
L’AMORE NON E’ LO ZIMBELLO DEL TEMPO!
Un omaggio alla “claritas” di mons. Bettazzi
di Federico La Sala
L ‘impero’ cattolico-romano, è ormai al disastro ... e la sua gerarchia continua a ‘folleggiare’ alla grande! Sono duemila anni che cerca di occupare tutta la Terra e di farsi Chiesa (assemblea, comunità) di tutta (cattolica = universale) l’umanità ... sbaglia, ma continua imperterrita nel suo progetto. Si è appropriata del buon-messaggio (eu-angelo!), ha costruito la sua ‘macchina da guerra’ e da sempre continua a ripetere sempre la stessa cosa: vangelo, vangelo ...
Alla fine ci stanno ‘portando’ davvero tutti e tutte ... all’inferno e nel gelo: van-gelo, van-gelo! Come il vecchio impero sovietico, i suoi burocrati, riprendono e ripetono le stesse formule della ‘vulgata’, ma non vogliono affatto ...aprire le porte a Gesù Cristo - pensano di essere “Dio” in carne e ossa!!! Deus caritas est, si grida, ma tutti capiscono una sola cosa - quello che essi vogliono dire.... e il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana ha subito tradotto, per l’occasione delle prossime elezioni, in “ soldoni” [caritas = caro-prezzo]: votate e votate come “noi” vi indichiamo: votate i “nostri” candidati, i “nostri” politici, quelli che ci hanno fatto tanto tanto “carità” (pensate solo alla Scuola e all’ora di religione)!!!
Qualcuno, come Mons. Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea (Ansa, 20 marzo 2006), ad altre ‘indicazioni’ e ‘sollecitazioni’ inviate alle parrochhie di tutta Italia, che indicano “chi” votare, così ha dichiarato con grande dignità civile, umana e critiana: «Più che sulla dottrina sociale della Chiesa la politica dell’attuale governo si è modellata sul programma della loggia massonica P2... Votiamo secondo coscienza, valutando ciò che è più utile alla gente... ma diffidiamo e contestiamo chi si atteggia a difensore della fede, mentre in realtà è al servizio dei propri interessi».
Chiarezza, chiarezza: Deus claritas est! Finalmente una parola di buon-senso (eu-angelo!!!)!!! Un invito prima di tutto a se stesso e poi per chi - altrettanto - è capace di stare sveglio e di ascoltare se stesso: svegliarsi e, semplicemente e serenamente, ascoltare la propria coscienza! Da semplice cittadino italiano e da cristiano, cosa vuol dire e cosa dice: non dice altro se non quello che tutta la nostra tradizione (Socrate, Gesù, Francesco, Dante) ha sempre detto - ubbidire alla Legge, a Dio [Charitas = Amore], e non agli uomini (per di più e per lo conniventi con logiche e loggie segrete)!!!
D’altra parte, se ben ci riflettiamo, Giuseppe e Maria, chi hanno ascoltato ... la Commissione episcopale, per metter al mondo Gesù? E Gesù chi ha ascoltato i sacerdoti del Tempio, per comportarsi come si è comportato? Non hanno detto all’Amore, allo Spirito Santo, al Padre Nostro, "fiat voluntas tua"? Allora cerchiamo di non tradire la nostra coscienza, lo Spirito di Dio... e cerchiamo di non offendere tutti i cittadini e tutte le cittadine di Italia e la nostra stessa Costituzione!!! Che l’Italia viva .. e che la Chiesa viva, nello spirito dell’eu-angelo - della pace e del dialogo (23.03.2006).
Federico La Sala
La Cei interviene: «No a chi nega vita e famiglia» *
Esistono una serie di «rischi non negoziabili, in quanto minano il bene costitutivo della persona» e sono rappresentati da «tutto ciò che è contro la vita stessa, come ogni specie di omicidio, il genocidio, l’aborto, la eutanasia e lo stesso suicidio volontario», tutto ciò, ossia, che «offende la dignità umana, come le condizioni disumane di vita, le incarcerazioni arbitrarie, le deportazioni, la schiavitù, la prostituzione, il mercato delle donne e dei giovani, o ancora le ignominiose condizioni di lavoro», afferma il presidente della Cei.
E non solo: all’indomani del voto, ci sia una «spinta convergente, nel rispetto dei ruoli che il corpo elettorale vorrà assegnare, per affrontare realmente» emergenze quali i salari, le pensioni, la casa. È ciò che afferma il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, aprendo i lavori del Consiglio episcopale permanente, secondo ciò che riporta il Sir, servizio di informazione religiosa, l’agenzia promossa dai vescovi italiani.
«Le attese più urgenti e i problemi indilazionabili che la popolazione avverte con crescente disagio, e per i quali attende risposte credibili, concrete e rapide» osserva Bagnasco, sono relativi al "problema della spesa", vale a dire «l’aumento dei salari minimi, la difesa del potere d’acquisto delle pensioni, l’emergenza abitativa, le iniziative di sostegno della maternità, le misure per una maggiore sicurezza nei posti di lavoro», nonché il «miglioramento di alcune fondamentali infrastrutture a servizio anche dei pendolari».
Il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, giudica così l’intervento del presidente della Cei: «L’Italia è un paese laico, e credo che l’appello elettorale del cardinale Angelo Bagnasco cadrà nel vuoto o produrrà un effetto simile a quello spagnolo. Effetto che ha condotto la società civile a tutelare la laicità dello stato e alla vittoria elettorale di Zapatero».
* l’Unità, Pubblicato il: 10.03.08, Modificato il: 10.03.08 alle ore 19.00