ASTRONOMIA E FILOSOFIA. In memoria Dante Alighieri e di Immanuel Kant....

ORIENTAMENTO. CONTINUARE A SEGUIRE LA STELLA POLARE, BRILLERA’ ANCORA DI PIU’. Contrariamente a quanto ipotizzato, la sua attività aumenta. Ad accorgersene è stato un gruppo di ricercatori australiani, scozzesi e statunitensi - a cura di pfls

Abbiamo trovato qualcosa che dobbiamo capire. Questo significa che possiamo fare dei progressi. E’ molto emozionante scoprire che ci si stava sbagliando
mercoledì 23 luglio 2008.
 

[...] I curatori della ricerca, che sarà anche pubblicata nel prossimo numero di The Astrophysical Journal, per ora fanno solamente delle ipotesi. La stella, ad esempio potrebbe essere all’inizio di una nuova fase di instabilità. In alternativa, potrebbe essere soggetta a due diverse oscillazioni dal ciclo simile ma non perfettamente identico, il che spiegherebbe cambiamenti che si sviluppano nel corso di diversi anni.

L’unico modo per chiarire il comportamento della Stella Polare sarà probabilmente andare avanti con le osservazioni. "La terremo sotto controllo per altri 100 anni per vedere come si comporterà - dichiara a The Scotsman Alan Penny dell’Università di St. Andrews, un altro degli astronomi coinvolti nella ricerca - Abbiamo trovato qualcosa che dobbiamo capire. Questo significa che possiamo fare dei progressi. E’ molto emozionante scoprire che ci si stava sbagliando" [...]


-  Studio internazionale: improvvisamente più intense le variazioni cicliche nella luminosità
-  In declino da un secolo, si pensava che presto si sarebbero fermate. Cause ignote

-  La Stella Polare sorprende
-  "Il suo respiro riprende vigore"

-  di ANDREA BETTINI *

ROMA - Il respiro della Stella Polare, in declino da un secolo, sta aumentando di intensità. Anche un simbolo di immobilità come l’astro che è stato il principale punto di riferimento per generazioni di navigatori può riservare delle sorprese. Un team internazionale di astronomi ha scoperto che le cicliche variazioni nella sua luminosità, da tempo sempre più lievi, si sono accentuate. Un cambiamento per il quale, al momento, non ci sono spiegazioni certe.

La stella del Nord, distante dalla Terra più di 430 anni luce, è una variabile Cefeide. Per una serie di fenomeni che avvengono al suo interno, cioè, i gas che compongono l’atmosfera stellare si espandono e si comprimono, modificando così la sua luminosità. Nel suo caso questa variazione periodica avviene nel giro di pochi giorni. L’oscillazione nella lucentezza si era però ridotta dal 10% di 100 anni fa al 2% della fine degli anni ’90, lasciando supporre che il corpo celeste stesse uscendo dall’instabilità e che, a breve, questo fenomeno si sarebbe interrotto.

Contrariamente a quanto era stato ipotizzato, invece, questa tendenza si è invertita. La Stella Polare sta aumentando nuovamente la propria attività, tanto che la differenza tra i punti di maggiore e minore luminosità è risalita al 4%. Ad accorgersene è stato un gruppo di ricercatori australiani, scozzesi e statunitensi, che presentano in anteprima i risultati delle proprie osservazioni al meeting internazionale "Cool Stars 15" a St. Andrews, in Scozia.

In realtà gli astronomi, utilizzando due piccoli telescopi spaziali e un telescopio posto in Arizona, stavano cercando esattamente il contrario: speravano cioè di cogliere l’ultima pulsazione della Stella Polare. "Il suo ciclo dura quattro giorni, come se stesse respirando - dice Dennis Stello dell’Università di Sydney ad Abc Science - Si pensava che si sarebbe interrotto intorno al 2000 o poco dopo. I nostri dati mostrano chiaramente che la variazione sta tornando ad avere un’ampiezza maggiore. Non ce lo aspettavamo assolutamente".

A questo punto, il problema è spiegare questa inversione di rotta e soprattutto la rapidità di questi fenomeni. "Ogni stella attraversa varie fasi evolutive, quindi cambiamenti nella variabilità sono normali - afferma il direttore dell’osservatorio astronomico Inaf di Collurania (Teramo), Oscar Straniero - Si tratta però di cambiamenti che avvengono in molti milioni di anni. Se i dati dello studio sono questi e le rilevazioni effettuate un secolo fa sono affidabili, si tratta sicuramente di un’anomalia che va studiata, magari facendo osservazioni in diverse bande dello spettro elettromagnetico".

I curatori della ricerca, che sarà anche pubblicata nel prossimo numero di The Astrophysical Journal, per ora fanno solamente delle ipotesi. La stella, ad esempio potrebbe essere all’inizio di una nuova fase di instabilità. In alternativa, potrebbe essere soggetta a due diverse oscillazioni dal ciclo simile ma non perfettamente identico, il che spiegherebbe cambiamenti che si sviluppano nel corso di diversi anni.

L’unico modo per chiarire il comportamento della Stella Polare sarà probabilmente andare avanti con le osservazioni. "La terremo sotto controllo per altri 100 anni per vedere come si comporterà - dichiara a The Scotsman Alan Penny dell’Università di St. Andrews, un altro degli astronomi coinvolti nella ricerca - Abbiamo trovato qualcosa che dobbiamo capire. Questo significa che possiamo fare dei progressi. E’ molto emozionante scoprire che ci si stava sbagliando".

* la Repubblica, 22 luglio 2008


* Sul tema, sul versante filosofico, nel sito e in rete (cliccare sulle parole rosse per leggere gli art.), si cfr.:

L’ILLUMINISMO, OGGI. LIBERARE IL CIELO.

-  LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO DEI "DUE SOLI". Con la morte di Giovanni Paolo II, il Libro è stato chiuso. Si ri-apre la DIVINA COMMEDIA, finalmente!!! DANTE "corre" fortissimo, supera i secoli, e oltrepassa HEGEL - Ratzinger e Habermas!!! MARX, come VIRGILIO, gli fa strada e lo segue. Contro il disfattismo, un’indicazione e un’ipotesi di ri-lettura.

-  DANTE ALIGHIERI (1265-1321)!!! LA LINGUA D’AMORE: UNA NUOVA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO. CON MARX E FREUD, AL DI LA’ DELL’EDIPO E DEI VECCHI HEGEL HEIDEGGER HABERMAS E RATZINGER.
-  Una "ipotesi di rilettura della DIVINA COMMEDIA" di Federico La Sala (in un "quaderno" della Rivista "Il dialogo"), con prefazione di Riccardo Pozzo.
-  Nel 200° anniversario della pubblicazione della "Fenomenologia dello Spirito" di Hegel (1807)


Ansa» 2008-07-22 14:47 ASTRONOMIA: STELLA POLARE STA RIPRENDENDO VIGORE

(ANSA) - ROMA, 22 LUG - La stella polare, che sembrava destinata a imminente morte, ha ricominciato d’improvviso a brillare con un vigore mai visto nel secolo scorso. La scoperta, presentata alla conferenza Cool Stars 15 che si è svolta in Scozia e anticipata dalla radio australiana Abc, si deve a un gruppo di ricerca australiano, scozzese e americano. La stella polare, punto di orientamento per i naviganti sin dall’antichità per la sua posizione sempre fissa sul Polo Nord si trova nell’Orsa Minore a oltre 433 anni luce dalla Terra. Appartiene al gruppo delle Cefeidi, astri variabili giunti alla fine della loro vita che devono le variazioni di luminosità all’espansione e alla compressione dei gas che compongono la loro atmosfera. Nel caso della stella polare la variazione avviene nel giro di pochi giorni. Il fenomeno però si era ridotto dal 10% di 100 anni fa al 2% della fine degli anni ’90, lasciando supporre che fine della stella fosse vicina. Per osservare in diretta lo spegnersi definitivo della sua luce era stata avviata da piu’ continenti una fitta campagna di osservazioni sia da telescopi basati a terra sia spaziali. Con grande sorpresa, i dati raccolti hanno dimostrato che la stella del nord ha invertito ’la sua rotta’ incrementando la sua attività e la sua luminosità fino a mostrare una variazione di brillantezza del 4%, "come se stesse respirando" ha osservato Dennis Stello dell’università di Sydney che ha contribuito allo studio. Le ragioni del fenomeno sono ancora inspiegabili, per chiarirle il gruppo di ricerca autore della scoperta che sarà pubblicata sulla rivista The Astrophysical Journal, ha programmato di incrementare le osservazioni. (ANSA).


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