Dio è "amore" ... ma "solo Dio è buono"!!! Allora "Chi è come Dio?"!!!

TERRA E CIELO. "DICO" E ANCORA "DICO": PACS !!! PER IL PRESENTE E L’AVVENIRE, RICORDARE "IL ROSPO NEL POZZO"!!! AI VESCOVI E A TUTTA LA GERARCHIA DELLA CHIESA IN UN VICOLO CIECO, UNA PICCOLA E BELLA LEZIONE DI SAGGEZZA MONGOLA ... E DI MANZONIANA MEMORIA di Gianfranco Ravasi - a cura di pfls.

“Dio sembra quasi disgustato dalle azioni dell’umanità” (Giovanni Paolo II).
martedì 13 febbraio 2007.
 


IL ROSPO NEL POZZO

di Gianfranco Ravasi ( Avvenire/Mattutino, 09.02.2007)

Un rospo che vive in fondo a un pozzo giudica la vastità del cielo sulla base del bordo del pozzo.

Leggo che questo è un proverbio mongolo, legato quindi a una cultura remota rispetto alla nostra, eppure testimone di una verità che tutti ci accomuna. Quel rospo che è laggiù nel fondo melmoso di un pozzo immagina il cielo solo coi contorni del bordo che da quel punto di vista riesce a intuire. È una lezione costante: per molte persone il loro angolo di visuale è l’unica possibilità di interpretare tutta la realtà. Nasce, così, una particolare ostinazione che si trasforma in supponenza: si diventa convinti che solo quella è la verità, opponendosi a ogni altra prospettiva.

È per questo che la grettezza e la chiusura mentale diventano pericolose. Forse affermano un aspetto genuino della realtà ma ignorano che esso è parziale e che deve confrontarsi con altri punti di vista. Ma chi è così isolato nella sua autosufficienza non vuole uscire dal suo guscio, anzi, teme l’ampiezza degli orizzonti, come è attestato da coloro che ai nostri giorni hanno paura di tutto ciò che è diverso sia a livello etnico o sociale sia a livello religioso o culturale.

Essi sono incapaci di dialogare con l’altro perché sospettano di perdere la loro fragile identità fatta di quel piccolo e quieto orizzonte, e non solo perché rigettano sempre e comunque chi è differente da loro.

Ecco, allora, la necessità di non relegarsi in un pozzo e di non ridurre il cielo della verità a quel modesto cerchio che sta sopra la nostra testa. L’anima umana è come il vento che passa sopra le frontiere e corre verso i cieli, nella rincorsa dell’infinito.

Gianfranco Ravasi



IL CIELO E IL CERVELLO

Un’ottima riflessione, valevole sia per gli esseri umani sia per le Istituzioni ­- compresa la stessa Chiesa cattolico-romana!!! (fls)

di Gianfranco Ravasi (Mattutino: Avvenire, 24.06.2005)*

Tutto lo studio di donna Prassede era di secondare i voleri del cielo: ma faceva spesso uno sbaglio grosso, che era di prendere per cielo il suo cervello.

L’ironia manzoniana è spesso fulminante. Lo è soprattutto quando lo scrittore vuole colpire i luoghi comuni, le figure ipocrite, le banalità paludate. È il caso di questa battuta su donna Prassede, la moglie del dotto (e altrettanto supponente) Ferrante, a cui è affidata in custodia Lucia dall’Innominato. Manzoni, poi, continua puntualizzando l’errore di questa signora: «Con le idee donna Prassede si regolava come dicono si deve fare con gli amici: n’aveva poche; ma a quelle poche era molto affezionata. Tra le poche ce n’era per disgrazia molte delle storte; e non erano quelle che le fossero meno care».

Un po’ di donna Prassede abita in tutti noi. Certo, il nostro cervello è una realtà mirabile, una sorta di "micro-cielo", se pensiamo che è costituito da un centinaio di miliardi di neuroni, tante quante sono le stelle della Via Lattea. Ma rimane pur sempre una realtà circoscritta e limitata, se consideriamo l’enorme massa di misteri che ci circonda e soprattutto l’infinita grandezza di Dio e del suo pensiero. Di fronte alla tentazione di scambiare il nostro cervello per il cielo, cadendo nell’illusione della superbia, bisognerebbe certo esercitare umiltà, modestia, semplicità, discrezione, virtù un po’ ignorate ai nostri giorni. Ma forse basterebbe un po’ di auto-ironia...

Gianfranco Ravasi

* www.ildialogo.org/filosofia, Sabato, 25 giugno 2005


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-  DOPO 500 ANNI, PER IL CARDINALE RAVASI LA PRESENZA DELLE SIBILLE NELLA SISTINA E’ ANCORA L’ELEMENTO PIU’ CURIOSO. Materiali sul tema, per approfondimenti


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