Pac-man

Pacs, Don Gallo contro la Chiesa: intollerante* - a cura di pfls

mercoledì 24 maggio 2006.
 

Sui Pacs l’Osservatore Romano e la Curia fanno ’’acrobazie’’. Ma, soprattutto, con un atteggiamento simile si entra nel campo dell’ ’’intolleranza religiosa’’, perche’ ’’le religioni non devono dire al fedele come devono vivere e votare’’.

In un’intervista al quotidiano online ’Affariitaliani.it’, don Andrea Gallo risponde all’Osservatore Romano che ieri ha attaccato le posizioni del ministro della famiglia Rosy Bindi definendole ’’acrobazie dialettiche a danno della famiglia’’. ’’Se vuole qualificarsi, la maggioranza deve rispettare i diritti delle minoranze. Quindi, stando soprattutto alla Magna Charta che e’ l’art. 2 della Costituzione che sfocia nell’art. 3, devono essere affrontati i diritti di quelli che oggi chiamano Pacs - dice - chi fa la scelta per i piu’ poveri, per i diritti, non sbaglia mai: intanto li ascolta, e non li caccia’’.

L’amore, prosegue, ’’non ha bisogno di registri civili, religiosi, o, come nel matrimonio cattolico, la presenza particolare del prete o le note dell’organo. E’ un impegno veramente grande, di liberazione, di annuncio per tutti’’. Dunque i Pacs non minano la famiglia.

’’Ammesso e non concesso che ci sia l’attacco al matrimonio - spiega Don Gallo - la coerenza dei cristiani non viene toccata, perche’ devono rispondere con dei si’ agli impegni presi davanti all’altare’’. Il messaggio alla Curia e’ chiaro.

’’Siete voi a fare acrobazie, qua c’e’ solo sofferenza. Io la penso come l’Abbe’ Pierre, vecchio ma sempre lucido, mi piace la definizione che ho letto in un suo libro: alleanza civile’’.

Le religioni, prosegue il sacerdote genovese, ’’non devono dire al fedele come devono vivere o come votare al referendum. Questa e’ intolleranza religiosa, quando si parla di fondamentalismi si parla solo di quello islamico, che e’ falso. Qui c’e’ bisogno invece di moderazione religiosa, bisogna bacchettare quelli che vogliono imporre come si adora Dio’’.

La difesa dei principi cristiani, conclude Don Gallo, ’’non deve preoccuparsi di essere aggredita’’: piuttosto, ’’i cristiani devono impegnarsi a testimoniare nella realta’ politica e sociale la loro coerenza. Solo cosi’ potranno dare un messaggio di buona novella, nel rispetto tuttavia di altre scelte laiche’’

* (Fonte: ITALIA TV Notizie/News - ITALIA TV Home Page 23/05/2006 - 16:00; --- www.ildialogo.org, Mercoledì, 24 maggio 2006)


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