SONNO DOGMATICO, STATO DI MINORITA’, E INCAPACITA’ DI GIUDIZIO. DIO E’ AMORE ("Charitas") O MAMMONA ("Caritas")?! CARDINAL RAVASI, NON E’ POSSIBILE FARE CHIAREZZA? SI TRATTA DELLA PAROLA FONDANTE E DISTINTIVA DELLA FEDE CRISTIANA!!! Ha dimenticato l’esortazione di Papa Wojtyla ("Se mi sbalio, mi coriggerete")?!

LA FACOLTA’ DI GIUDIZIO E IL MAGISTERO DEI SANTI PADRI DELLA CHIESA CATTOLICA DI OGGI. Il cardinale Ravasi si rende conto che "è grave atrofizzare la facoltà, di cui è dotata la nostra mente, di sceverare tra vero e falso", ma continua a fare "sogni d’oro"! Un suo "mattutino" - con alcune note, a c. di Federico La Sala

GIUDICARE E VALUTARE. (...) Montaigne, nei suoi Saggi non esitava ad affermare che «la cura e la spesa dei nostri padri mirano solo a riempirci la testa di sapere; di giudizio e di virtù, non se ne parla nemmeno!»
martedì 19 luglio 2011.
 


GIUDICARE E VALUTARE

di Gianfranco Ravasi (Avvenire/Il Mattutino, 07/07/2011)

Il giudizio è la facoltà che acquisiamo più tardi e perdiamo più presto del necessario: i bambini non ne hanno ancora, i vecchi non ne hanno più.

Stiamo anche oggi, come abbiamo fatto ieri, nel perimetro della famiglia, ma secondo un angolo di visuale particolare. Ci affidiamo a questa considerazione del poeta francese ottocentesco Alfred de Vigny che troviamo citata in un saggio dedicato ai trapassi generazionali di questi ultimi decenni.

La capacità di giudicare è un po’ come il criterio: ognuno crede di esserne dotato a sufficienza. In realtà, le cose stanno in maniera un po’ diversa, come suggerisce lo scrittore francese. I bambini non l’hanno ancora, i vecchi ormai l’hanno persa con l’annebbiamento delle loro menti e - aggiungiamo noi - gli adulti non la esercitano. Anche all’interno della famiglia è ormai raro ritrovarsi insieme per valutare, vagliare, giudicare appunto le vicende e i comportamenti.

Certo, come insegnava l’Orlando furioso dell’Ariosto, «il giudicio uman spesso erra». Ma è grave atrofizzare la facoltà, di cui è dotata la nostra mente, di sceverare tra vero e falso, ossia la coscienza morale che ci aiuta a distinguere tra bene e male. È, questo, un esercizio che i genitori e gli educatori dovrebbero insegnare ai ragazzi.

Un altro autore francese che spesso abbiamo citato, Montaigne, nei suoi Saggi non esitava ad affermare che «la cura e la spesa dei nostri padri mirano solo a riempirci la testa di sapere; di giudizio e di virtù, non se ne parla nemmeno!». Pensiamo a quanto si investe giustamente in corsi di nuoto, in scuole di musica, in fitness e altro perché i figli siano addestrati e palestrati. Ma quanto poco si fa per una loro educazione civica, sociale e spirituale!


PER RATZINGER, PER IL PAPA E I CARDINALI, UNA LEZIONE DI GIANNI RODARI. L’Acca in fuga

MONSIGNOR RAVASI, MA NON E’ POSSIBILE FARE CHIAREZZA? SI TRATTA DELLA PAROLA FONDANTE E DISTINTIVA DELLA FEDE CRISTIANA!!! DIO E’ AMORE ("Charitas") O MAMMONA ("Caritas")?! Ha dimenticato l’esortazione di Papa Wojtyla ("Se mi sbalio, mi coriggerete")?!

KANT E SAN PAOLO. COME IL BUON GIUDIZIO ("SECUNDA PETRI") VIENE (E VENNE) RIDOTTO IN STATO DI MINORITA’ DAL GIUDIZIO FALSO E BUGIARDO ("SECUNDA PAULI"). Una pagina di Kant e una nota di Federico La Sala

RIPENSARE L’EUROPA. PER IL "RISCHIARAMENTO" ("AUFKLARUNG") NECESSARIO. ANCORA NON SAPPIAMO DISTINGUERE L’UNO DI PLATONE DALL’UNO DI KANT, E L’IMPERATIVO CATEGORICO DI KANT DALL’IMPERATIVO DI HEIDEGGER E DI EICHMANN !!!
-  FREUD, KANT, E L’IDEOLOGIA DEL SUPERUOMO. ALLA RADICE DEI SOGNI DELLA TEOLOGIA POLITICA EUROPEA ATEA E DEVOTA. Un breve saggio di Federico La Sala, con prefazione di Riccardo Pozzo.


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