"Tebe" del Vaticano - la peste!!!

MILANO, OTTO MARZO. MIMOSE NERE. "I PROMESSI SPOSI" DENUNCIANO: CHE FETORE DI MORTE - UMANA, CIVILE, CULTURALE, POLITICA, E RELIGIOSA!!! IN LOMBARDIA, PER IL FETO BISOGNA SCEGLIERE O IL FUNERALE PRIVATO O LA FOSSA COMUNE !!! Appello di "Usciamo dal silenzio"... E CORTEO FUNEBRE DELL’OVULO NON FECONDATO indetto dal Collettivo femminista Maistat@zitt@

mercoledì 9 gennaio 2008.
 

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Il collettivo femminista Maistat@zitt@, per rispondere alla delibera della Regione Lombardia sul funerale obbligatorio per i feti abortiti, indice un CORTEO FUNEBRE DELL’OVULO NON FECONDATO

-  giovedì 8 marzo 2007 ore 18
-  partenza da Corso Italia 19, Milano
-  (sede centrale dell’Asl di Milano)

Dopo aver consegnato all’Asl i nostri assorbenti usati perché vengano "degnamente" seppelliti, il corteo si snoderà per le vie del centro.

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Ingerenze Vaticane nella vita delle donne

FUNERALI DEI FETI O FOSSE COMUNI?

LA REGIONE LOMBARDIA CONTRO LE DONNE.

La mobilitazione di Usciamo dal Silenzio

Accade in Lombardia, ma non è certo una vicenda locale da esaurire con qualche botta e risposta e scomparire dai giornali in un battibaleno.

Accade in Lombardia, ma ha un tale impatto simbolico e concreto sulla vita delle donne e significa per ciascuna di noi essere ricacciata indietro sulla strada faticosa che continuiamo ostinatamente a voler pecorrere.

Accade in Lombardia, terra formigoniana, ma stavolta accade con il voto dei consiglieri regionali di opposizione.

E così il nuovo regolamento funerario della Regione Lombardia fa obbligo al personale sanitario di porre alla donna che ha appena effettuato un’interruzione di gravidanza e al suo compagno la scelta tra un funerale privato del feto anche sotto le venti settimane e l’invio, curato dalla Asl, in una fossa comune.

Usciamo dal silenzio ne ha discusso ieri sera in un laboratorio pieno di interventi e passioni: la colpevolizzazione, l’intimidazione che questo provvedimento porta con sè, ognuna di noi la sente come immediata e profonda offesa. Ci vogliono soggetti colpevoli e comunque soggetti minori: non possiamo non cogliere i nessi con ciò che sta accadendo, ancora una volta, sulla vicenda delle unioni civili, nella riproposizione costante di una subalternità intollerabile alle gerarchie cattoliche in tutti i temi che riguardano il nascere, il morire, le libere relazioni tra le persone. Quella che è stata la ragione d’essere di Usciamo dal silenzio, quello che ci ha portato in piazza il 14 gennaio, non tanto e non solo l’attacco alla 194, ma la messa in discussione della libertà femminile, si manifesta nella sua urgenza, e urgente ci appare decidere una pubblica strategia di risposta che non conosca timidezze anche rispetto al governo di centrosinistra.

Cominceremo a farlo nella nostra assemblea del 13 febbraio (alle 21 alla Camera del Lavoro), ma ci piacerebbe che questo nostro allarme trovasse risposte e proposte nella rete che in quest’anno ha continuato a lavorare.

Vi chiediamo dunque non solo di partecipare numerose all’assemblea, ma di coinvolgere le reti del ’messaggio in bottiglia’ di un anno fa, e di partecipare al dibattito sul sito www.usciamodalsilenzio.org, costruendo così insieme un percorso di iniziativa e di mobilitazione per rompere nuovamente il silenzio e dire con chiarezza che nel nostro paese c’è qualcuno che vuole contrastare la pericolosa deriva che la politica sta prendendo rispetto ai temi delle libertà individuali, della laicità dello stato e della libertà femminile.

Usciamo dal Silenzio



Sul tema, nel sito, si cfr.:

-  IN NOME DELL’EMBRIONE, UNA VECCHIA E DIABOLICA ALLEANZA

-  USCIAMO DAL SILENZIO: UN APPELLO DEGLI UOMINI, CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE. Basta - con la connivenza all’ordine simbolico di "Mammasantissima" (l’alleanza edipica della Madre con il Figlio, contro il padre e contro tutti i fratelli e tutte le sorelle)!!!.

-  "Deus caritas est": la verità recintata!!! Caro BENEDETTO XVI ... Messa in latino? Ma quale latino?! Faccia come insegna CONFUCIO: provveda a RETTIFICARE I NOMI. Segua FRANCESCO !!! E ri-mediti sulla ’sollecitazione’ ( Un "Goj") di Luigi Pirandello ... a Benedetto XV.

-  "TEBE": IN VATICANO NON C’E’ SOLO LA "SFINGE" - C’E’ LA "PESTE"!!! Caro Benedetto XVI ... DIFENDIAMO LA FAMIGLIA!? MA QUALE FAMIGLIA - QUELLA DI GESU’ (Giuseppe e Maria) O QUELLA DI EDIPO (Laio e Giocasta)?!

-  PEDOFILIA E POLITICA DELLA MENZOGNA. LA PERDITA TOTALE DI CREDIBILITA’ E LA CATASTROFE DEL VATICANO. "Come se Dio non ci fosse"!!! Gesù!!! Nel maggio del 2001, il Cardinale Joseph Ratzinger, attuale Papa Benedetto XVI, inviò una lettera confidenziale a tutti i vescovi cattolici per proteggere la Chiesa nascondendo gli abusi sessuali sui bambini !!! Un articolo di Jamie Doward, dal "Guardian".

-  LUCETTA SCARAFFIA E MARY ANN GLENDON: CONTRO IL FEMMINISMO, RILANCIANO LA VECCHIA "DIABOLICA ALLEANZA" CON LA CHIESA CATTOLICO-ROMANA. "NUOVA ALLEANZA"?!: A CONDIZIONE CHE ACCANTO A "MARIA" CI SIA "GIUSEPPE"!!! Uscire dallo "stato di minorità" non significa mangiare un "piatto di lenticchie" ... né "sposare" il figlio!!!


Otto marzo a Milano

CORTEO FUNEBRE DELL’OVULO NON FECONDATO *

di

Il collettivo femminista Maistat@zitt@, per rispondere alla delibera della Regione Lombardia sul funerale obbligatorio per i feti abortiti, indice un CORTEO FUNEBRE DELL’OVULO NON FECONDATO

-  giovedì 8 marzo 2007 ore 18
-  partenza da Corso Italia 19, Milano
-  (sede centrale dell’Asl di Milano)

Dopo aver consegnato all’Asl i nostri assorbenti usati perché vengano "degnamente" seppelliti, il corteo si snoderà per le vie del centro.

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ALTRO CHE FESTA DELLA DONNA: IN LOMBARDIA UN 8 MARZO DI MIMOSE NERE!

8 marzo 1908: dopo giorni di sciopero, 129 operaie di un’industria tessile di New York morirono nell’incendio della fabbrica in cui lavoravano e in cui il padrone le aveva rinchiuse.

8 marzo 2007: a Milano scendiamo in piazza con un corteo funebre per rispondere a Formigoni, che vorrebbe rinchiuderci nel suo orrendo integralismo.

Mentre strutture importanti come la Casa delle donne maltrattate di Milano si vedono tagliati tutti i finanziamenti da parte degli enti locali, ecco come usa i soldi pubblici la Regione Sagrestia: il 30 gennaio 2007 il consiglio regionale guidato dal ciellino Formigoni ha approvato col voto dell¹opposizione una delibera, mascherata sotto il nome di "Regolamento in materia di attività funebri e cimiteriali", che obbliga tutte le donne che abortiscono a decidere se seppellirsi da sé il proprio feto o farlo seppellire all’Asl, coi soldi pubblici, in una fossa comune.

Ai tempi della schiavitù i proprietari terrieri stupravano le schiave e chi nasceva da quegli stupri era considerato/a proprietà dello schiavista. Oggi, anno del dominio santo 2007, il feudatario della Regione Sagrestia si sente padrone dei prodotti abortivi nel suo territorio e, sfruttando la norma e nascondendosi dietro il linguaggio burocratico-amministrativo, obbliga a considerarli come già nati. Proprio come pretende la chiesa cattolica con le sue inaccettabili ingerenze nella politica italiana.

Questa delibera è molto grave e abbassare i toni del dissenso, come suggeriscono i consiglieri regionali DS per giustificare il loro voto favorevole al nuovo regolamento funerario, significherebbe tacere le rilevanti implicazioni che comporta. Con questa nuova manovra politica si sancisce per legge il principio, tanto caro agli integralisti cattolici, per cui prodotto abortivo e persona deceduta sarebbero la stessa cosa, obbligando la donna a fare i conti con la morale cattolica anche quando sia finalmente riuscita ad usufruire della legge 194 per l¹interruzione di gravidanza!

Si tratta infatti di un’ulteriore grave criminalizzazione che va ad aggiungersi ai tormenti che le donne devono subire per poter usufruire del diritto all¹interruzione volontaria di gravidanza: una contorta burocrazia prescritta dalla legge 194 che rappresenta di per sé un ostacolo ad una libera scelta che andrebbe invece pienamente rispettata e tutelata; la presenza indiscriminata e crescente di medici obiettori di coscienza che costringe le donne a subire in alcuni ospedali pubblici una vera e propria interruzione di pubblico servizio. Tutto ciò mentre si chiudono i consultori e si aprono le porte degli ospedali pubblici a bigotti volontari che dovrebbero far desistere le utenti dalla decisione presa.

Dietro a questo provvedimento c¹è, insomma, la stessa imposizione morale già vista nella legge 40/2004 sulla procreazione medicalmente assistita, laddove si riconoscono all’embrione ­ vera e propria new entry nel panorama dei soggetti giuridici del nostro ordinamento ­ diritti prevalenti rispetto a quelli della futura madre la quale, infatti, dopo l’impianto dell’ovulo fecondato non può più tornare indietro e deve sobbarcarsi la croce sacrificale della gravidanza!

Che cosa dobbiamo aspettarci ancora?

Se le cazzate sono incalcolabili come le stelle, il funerale dell’ovulo non fecondato è la rappresentazione del nostro rifiuto alle imposizioni passate, presenti e future da parte della Regione Sagrestia e dello Stato Etico Italiano, contro le quali ribadiamo la nostra libertà di autodeterminarci.

-  PER LA TOTALE DEPENALIZZAZIONE DELL’INTERUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA
-  FUORI GLI OBIETTORI DAGLI OSPEDALI PUBBLICI!
-  FUORI I PRETI E LA REGIONE SAGRESTIA DALLE MUTANDE!

* IL DIALOGO, Mercoledì, 07 marzo 2007


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