KAKA’, LUCIO, IL SEGNO DI COSTANTINO, E LA RELIGIONE DELL’AVVENIRE.

giovedì 9 luglio 2009.

COSA SIGNIFICANO QUELLE MAGLIETTE SU GESÙ

di LUIGI TESTAFERRATA (Avvenire/Agorà, 03.07.2009)

Quanti miliardi di persone hanno guardato, domenica 28 giugno, la finale della Confederation Cup tra Brasile e Usa nello stadio di Johannesburg assordato e, più che assordato, travolto, alluvionato dal suono continuo delle trombette africane? Quanti miliardi di persone, allora, hanno visto quello che Kakà e Lucio, a vittoria ottenuta, hanno fatto vedere sollevando la maglia gialla della tenuta ufficiale ed esibendo sotto la luce piena dei riflettori le canottiere bianche? Non è stata una questione di pochi secondi.

Prima in campo e poi sulla tribuna dove avevano già ricevuto premi e coppa e dove il mondo calcistico presente e lontanissimo li acclamava, hanno mostrato, non più come indumenti secondari, ma come vetrine, come stendardi, come luoghi dove era scritta tutta l’anima della partita e della vita, due frasi stampate in nero e rosso.

Quella sul petto di Kakà diceva: «I belong to Jesus» (’io appartengo a Gesù’) ed era la frase che il ragazzo ha fatto vedere sempre, in ogni suo momento trionfale, a giro per il mondo. Quella sul petto di Lucio, che aveva segnato di testa il gol decisivo e continuava a piangere come un bambino nonostante i trent’anni e l’abitudine alle vittorie, diceva: «I love (ma il Love era un cuore rosso che spiccava sul bianco della maglietta e tra il nero delle parole), I love Jesus ».

Ma quanti telecronisti, commentatori, esperti di calcio, osservatori a cui non sfugge una mossa e discutono per interi quarti d’ora su un presunto fuorigioco, su un pallone sfiorato da un braccio in area di rigore, su un gol segnato o non segnato, quanti dispensatori di verità calcistiche, quanti predicatori di un ’credo’ che ha caterve di seguaci osannante, hanno letto le due frasi, hanno detto che c’erano? Non parlo degli stranieri che non ho ascoltati, mi riferisco agli italiani che ci travolgono con i loro discorsi per ore incredibilmente lunghe.

Tutti hanno certamente guardato (perché guardare è il loro mestiere), tutti hanno senza dubbio visto (perché vedere è la loro passione, la loro raffinata specialità), tutti hanno avuto il tempo di farlo e nessuno ha detto che sulla maglietta di Kakà di cui raccontano le quisquilie della vita, sulla canottiera di Lucio di cui conoscono tutti i segreti, nessuno ha avuto la voglia, o il coraggio, o il pudore, o la passione cristiana di scandalizzare, a nessuno è venuto in mente che le frasi dei due campioni erano quelle che dicevamo quando eravamo bambini, prima che le nonne e le mamme fossero cancellate dalle trombette dei sudafricani.

Eppure sarebbe stata l’occasione buona per dire che Gesù non è completamente sparito dalla storia quotidiana degli uomini, che non sono soltanto i fedeli delle altre religioni a sentire il bisogno orgoglioso di pregare in qualsiasi posto si trovino, magari davanti al Duomo di Milano: sarebbe stata l’occasione giusta, oltre che per dire giornalisticamente le cose come stavano, per far notare che anche in un torneo calcistico nella lontana punta meridionale dell’Africa ci sono giovani che sentono il bisogno di toccare l’erba del campo da giuoco e farsi il segno della croce come se vedessero da qualche parte da scritta: «In hoc signo vinces» .


Sul tema, nel sito, si cfr.:

T-Shirt I BELONG TO JESUS S, M, L, XL KAKA’(eBay).

IN HOC SIGNO VINCES (Wikipedia).

"Deus caritas est". Sul Vaticano, in Piazza san Pietro, il "Logo" del Grande Mercante!!!

TUTTO A "CARO-PREZZO": QUESTO "IL VANGELO CHE ABBIAMO RICEVUTO". IL VANGELO DI RATZINGER, BERTONE, RUINI, BAGNASCO E DI TUTTI I VESCOVI.

-  LA VERITA’ NON E’ NEGOZIABILE. ELEZIONI... LA MAFIA E I CATTOLICI. LETTERA DI DON PAOLO FARINELLA...

-  PER TUTTA L’ITALIA, L’ANTROPOLOGIA E’ ANTROPOLOGIA.
-  PER I VESCOVI CATTOLICI DELL’"AVVENIRE" E’ "ANDRO-POLOGIA" E "ANDRAGATIA": L’ORDINE SIMBOLICO DI "MAMMASANTISSIMA".

-  LA CHIESA DEL SILENZIO E DEL "LATINORUM". Il teologo Ratzinger scrive da papa l’enciclica "Deus caritas est" (2006) e, ancora oggi, nessuno ne sollecita la correzione del titolo. Che lapsus!!! O, meglio, che progetto!!!

-  IN PRINCIPIO ERA IL LOGOS. Per un riorientamento antropologico, e teologico-politico....
-  IL SOGNO "INFANTILE", DEVASTANTE E GOLPISTA, DI "FORZA ITALIA" E DELLA CHIESA "CATTOLICA" E’ FINITO!!! 1948- 2008: LA COSTITUZIONE ITALIANA E’ GIOVANE E SALDA E, CON LE SUE RADICI DANTESCHE ED ETERNE, NON HA PAURA DELLE SFIDE DELL’AVVENIRE!!!


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