ACQUA, FUOCO! IL REFERENDUM DEL 12 E 13 GIUGNO 2011 E IL LEGAME TRA CHIESA E SOCIETA’ IN ITALIA, OGGI: RITROVATA E RIPRESA LA MEMORIA DELLA LEGGE, DEL FUOCO, E DELL’ACQUA DELL’ALLEANZA ...

L’ALLEANZA! UN’ESPLOSIONE D’AMORE - LA PENTECOSTE, "LA DONAZIONE DI PIETRO", E IL CATTOLICESIMO ROMANO. Una riflessione di Jacques Noyer, con una nota di Federico La Sala

(...) Si potrebbe credere che l’esplosione d’Amore che è la Pentecoste sia da moltissimo tempo diventata inoffensiva. Lungo la storia, però, degli uomini e delle donne hanno buttato all’aria le tradizioni e le ovvietà per disegnare con le loro parole e con i loro gesti quel Regno di Dio che continua a rimbombare nelle profondità della nostra umanità.
mercoledì 15 giugno 2011.
 


La Pentecoste, un’esplosione d’Amore

di Jacques Noyer, vescovo emerito di Amiens

-  in “www.temoignagechretien.fr” del 12 giugno 2011
-  (traduzione: www.finesettimana.org)

La Chiesa nasce in un’esplosione. La Chiesa è esplosione. Il vecchio mondo crolla e uno nuovo sorge dalle rovine del primo. Questo nuovo mondo, lo si chiama il Regno di Dio. Non è più il mondo in cui ciascuno si rinchiude nel proprio passato e nelle proprie frontiere, in cui ogni identità si definisce per opposizione alle altre, in cui la storia ha distribuito i ruoli e i privilegi.

Il Regno di Dio è un mondo che è accompagnato dallo sguardo di un Padre che ama tutti ugualmente i suoi figli, che non ama solo quelli belli e buoni, quelli ricchi e in buona salute, ma tutti e con più attenzione ancora il malato, il piccolo, il mascalzone.

Perché l’amore di un padre e di una madre precede le qualità e le aspetta. Non è un giudice che separa i buoni e i cattivi. È un cuore che non smette di sperare che tutti si ritrovino. Si capirebbe con difficoltà l’estensione rapida del cristianesimo, nel bacino mediterraneo e oltre se si riducesse la Pentecoste alla nascita di una piccola setta religiosa nuova. Non è una nuova religione che nasce quel giorno, è una umanità nuova dove si aboliscono le frontiere, e con esse le gerarchie, i privilegi, le nazioni e le religioni. Non è vecchia del suo passato, ma giovane della sua promessa. Ricomincia con ogni aurora. Ricomincia con ogni bambino. Ricomincia con ogni perdono.

Perché allora la nostra Chiesa ha così velocemente, pare, ricreato delle frontiere tra i cristiani e gli altri, delle leggi che giudicano i buoni e i cattivi, delle appartenenze e una religione? Perché ha sostenuto che non c’era salvezza fuori di lei, visto che non c’è niente fuori di lei, poiché lei è l’umanità salvata? Perché ha presentato il battesimo come un’entrata in una comunità con le sue leggi e i suoi riti mentre è l’uscita da tutte le appartenenze che distribuiscono ad ogni bambino tare e privilegi?

Perché? Senza dubbio molto semplicemente perché la forza esplosiva della Pentecoste si è addormentata e si è fatta dimenticare. Allora i cristiani sono ridiventati dei cittadini docili, dei religiosi gelosi, degli ambiziosi di potere. Del vulcano, resta solo la lava raffreddata che è fiera di servire da concime alla terra. E la Chiesa, ancora calda dell’esplosione d’amore da cui proviene, invita i privilegiati a chinarsi verso i poveri, cerca delle vie di tolleranza con gli altri credenti, apre la sue porte con tutte le strategie della comunicazione moderna. Non ha dimenticato tutto, in lei dimora la promessa di un’esplosione futura.

Si potrebbe credere che l’esplosione d’Amore che è la Pentecoste sia da moltissimo tempo diventata inoffensiva. Lungo la storia, però, degli uomini e delle donne hanno buttato all’aria le tradizioni e le ovvietà per disegnare con le loro parole e con i loro gesti quel Regno di Dio che continua a rimbombare nelle profondità della nostra umanità. L’attualità stessa manifesta delle fumarole, testimoni di quel fuoco. I buoni cristiani sono in grado di riconoscere una nuova esplosione d’Amore? Niente è meno sicuro.

Perché se Paolo aveva l’audacia di pensare che nel Regno di Dio non c’era più né greco né ebreo, né schiavo né uomo libero, né uomo né donna, forse oggi aggiungerebbe, visto quello che sono diventati, né cristiano né non-cristiano. La Pentecoste non è una festa religiosa: è l’inizio di un’umanità nuova!


L’APOSTOLO ASTUTO MENTITORE, SENZA GRAZIA ("CHARIS") E SENZA AMORE ("CHARITAS")! UNA NOTA SULL’OPERAZIONE DI SAN PAOLO:


SUL TEMA, NEL SITO, SI CFR.:

-  IL "GRANDE RACCONTO" EDIPICO DELLA CHIESA CATTOLICO-ROMANA E’ FINITO.

-  VIVA L’ITALIA. LA QUESTIONE "CATTOLICA" E LO SPIRITO DEI NOSTRI PADRI E E DELLE NOSTRE MADRI COSTITUENTI. Per un ri-orientamento antropologico e teologico-politico.


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